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SINTESI IN PRIMO PIANO – 18 marzo 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Coronavirus, stretta verso chi vìola le misure di contenimento
– Coronavirus, varato il decreto Cura-Italia
– L’Italia propone un covid eurobond
– Coronavirus, l’Europa blinda i confini esterni

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza 
Titolo: «Troppi in giro, li puniremo» – Punizioni più severe per chi continua a uscire
Tema: Coronavirus, le misure di contenimento

Ieri mattina il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ha dato indicazione al capo della polizia Franco Gabrielli e ai prefetti di tutta Italia per una nuova stretta sui controlli di chi viene sorpreso in strada e non può giustificarsi, alla luce del costante incremento del numero di denunciati per violazione del divieto di uscire di casa. Cambia anche il modulo di autocertificazione, con l’inserimento di una nuova voce in cui la persona fermata deve dichiarare di “non essere in quarantena”. In caso di falsa dichiarazione, si rischia la denuncia per procurata epidemia, che prevede fino a 12 anni di carcere. Il rischio è fin troppo chiaro: rimanere in questa situazione di «isolamento» ancora per settimane o — peggio — costringere il governo a prendere misure ancora più drastiche. Dall’11 marzo scorso — giorno dell’entrata in vigore del decreto che impone di non uscire — sono state controllate un milione e 250 mila persone e più di 415 mila negozi. Sono oltre 35 mila i denunciati: soltanto ieri 7.890, il 13,5% in più rispetto al giorno precedente.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: Retroscena – Virus, Conte studia la chiusura a oltranza
Tema: Coronavirus, le misure di contenimento
Continua a salire il numero di vittime del coronavirus in Italia. Aumenta anche il numero di contagiati, con le terapie intensive ormai allo stremo. Tuttavia l’andamento della curva della diffusione del virus induce il governo ad un leggerissimo ottimismo. La speranza è che l’incremento di positivi giornalieri possa presto diminuire, con un picco massimo che dovrebbe arrivare intorno a domenica. “Questa è la settimana decisiva”, ripete Conte che ha già chiaro quello che gli esperti sanno da sempre: il 3 aprile nulla o quasi verrà riaperto. Salvo miracoli, la data di scadenza fissata nei decreti non sarà rispettata. La chiusura delle scuole sarà prorogata e così i divieti per attività non essenziali. L’esempio cinese suggerisce di diluire nel tempo le riaperture, per evitare di scatenare una nuova e incontrollata diffusione del virus. Le immagini della metropolitana di Milano affollata, anche a causa della riduzione delle corse che sta costringendo i pendolari ad ammassarsi, sono la fotografia di un Paese che non ovunque riesce a fermarsi come dovrebbe. E così il Viminale è costretto a minacciare di irrigidire i controlli. Mentre diversi governatori prendono iniziative individuali: Zaia deciso a fare il tampone a tappeto, De Luca che dichiara zona rossa altri 4 comuni della Campania e chiede l’intervento dell’esercito, la Sandelli che riduce il trasporto pubblico calabrese.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gressi Roberto 
Titolo: Analisi&Commenti – L’egoismo non deve vincere – La strada giusta
Tema: Coronavirus, le misure di contenimento

Restiamo a casa. Senza scuse, senza sotterfugi, senza egoismi. Restiamo a casa. Le percentuali dei contagi rallentano un po’, ma i numeri assoluti crescono, le persone muoiono. Ma gli scienziati ci ripetono che la strada è quella giusta, come testimoniano anche le scelte del resto del mondo, sulla scia delle decisioni italiane. Ma non stiamo ancora facendo abbastanza.
Gli appelli del Viminale, simili a quelli del sindaco di Milano Giuseppe Sala e del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ci raccontano una verità che conosciamo tutti: non stiamo rispettando le regole. Basta affacciarsi alla finestra: molti passeggiano, corrono, vanno in bicicletta. Non è vietato, è vero. Ma serve spirito di comunità per battere il virus.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia – Rogari Marco 
Titolo: Voto a distanza: pressing Pd-Lega L’ipotesi commissione speciale
Tema: Lavori parlamentari

Cresce il pressing per permettere ai parlamentari il “voto a distanza”, per salvaguardare i processi parlamentari nel caso in cui le camere dovessero chiudere per un numero troppo alto di onorevoli positivi. “L’alternativa – è l’allarme del deputato del Pd e costituzionalista Stefano Ceccanti – è lo svuotamento di fatto del Parlamento con la reiterazione dei decreti legge”. Ceccanti propone l’istituzione di “una commissione speciale per l’esame dei decreti legge in corso di conversione che operi in sede redigente in videoconferenza seguita poi dal voto a distanza dell’Aula sugli articoli e sul testo finale”. Favorevoli Pd e Lega, perplesso invece il M5S: “II Parlamento è nelle condizioni di fare il suo mestiere, vedo i parlamentari che si riuniscono online, poi prenderemo le decisioni fisicamente con le dovute cautele”, ha detto il ministro D’Incà. “Per ora andiamo avanti con il lavoro delle commissioni e con la presenza ridotta in Aula”, gli fa eco il presidente della Camera Roberto Fico. Anche Matteo Renzi si dice contrario alla modalità del voto a distanza: “Il coronavirus c’è anche per le infermiere di Bergamo, per i trasportatori campani, per le cassiere fiorentine, per i medici in tutta Italia. Loro lavorano, noi no?”.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Cuzzocrea Annalisa 
Titolo: Intervista a Roberto Fico – Roberto Fico:”I parlamentari sono come i medici, no al voto digitale”
Tema: Lavori parlamentari

Roberto Fico, presidente della Camera, si esprime sul tema dei lavori parlamentari messi a rischio dalla diffusione del coronavirus: “II Parlamento non può chiudere. La Camera, il Senato, devono fare tutto quel che è necessario per aiutare malati, i dottori, gli infermieri, i trasportatori, i panettieri: le persone che più di tutte sono i prima linea o stanno subendo il peso di un’epidemia che ha sconvolto le vite di tutti”. Prosegue Fico: “L’articolo 64 della Costituzione fa riferimento alla presenza dei deputati e senatori in Aula: è fondamentale per la pienezza del ruolo” e ancora: “Non possiamo essere superficiali. Peraltro il voto a distanza non esiste quasi in nessun ordinamento. In Spagna è limitato a ipotesi e condizioni specifiche”. Il presidente Fico conclude: “La Camera non ha abdicato al suo ruolo e non intende farlo. Abbiamo piuttosto deciso di concentrare le attività sulle questioni collegate all’emergenza Covid-19 e stiamo cercando il modo più giusto per proseguire i lavori con tutte le precauzioni. Come avvenuto col voto sullo scostamento di bilancio con un’ampia e responsabile intesa tra le forze”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Palmerini Lina 
Titolo: Politica 2.0 – Camere operative, la sponda del Colle
Tema: Lavori parlamentari

Fatto il decreto”Cura Italia” ora si passa all’approvazione in Parlamento ma proprio qui è nata la discussione su come debba funzionare, se far votare online, se addirittura tenerlo aperto dopo i casi di contagio e quarantena. Il dibattito coinvolge aspetti costituzionali, ma in realtà il tema è politico e riguarda il rapporto con i cittadini in un momento delicato come questo. Le immagini di un’Aula vuota con i parlamentari che votano da casa con un clic avrebbe un effetto pesante su quei lavoratori, anche pendolari, che sono costrettia recarsi nei posti di lavoro pur nel rispetto delle norme di sicurezza. Inoltre il Parlamento è il luogo della discussione, del confronto, non è solo un “votificio”. E qui sta il nodo perché al momento – come spiegano negli uffici del presidente Fico – non esiste una piattaforma online in grado di garantire il dibattito, la presentazione e voto sugli emendamenti.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: Mattarella: l’Italia saprà restare unita, il Parlamento non può chiudere
Tema: Quirinale
Il Quirinale garantisce la funzionalità dei servizi essenziali (gli uffici giuridici sono presidiatissimi per monitorare l’intensa attività di decretazione del governo), ma a ranghi ridotti, come imposto dalla crisi sanitaria. Così, le riunioni quotidiane sono sostituite da incontri più rarefatti e brevi, tenendo le distanze di sicurezza. Il Presidente Mattarella è poi in costante contatto con i governatori di Lombardia e Veneto, le due regioni più colpite dell’epidemia, e con Palazzo Chigi, per conoscere passo passo le iniziative del governo, oltre che con i vertici di Palazzo Madama e Montecitorio, per valutare le ricadute politiche dell’emergenza. A questo proposito si registra la contrarietà del Capo dello Stato all’ipotesi di “chiudere” le Camere e ricorrere a soluzioni di voto telematiche.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: L’appello di Mattarella “Restiamo uniti anche nella sofferenza”
Tema: Quirinale

Sergio Mattarella torna a fare sentire la sua voce agli italiani, nel giorno dei 159 anni dell’Unità d’Italia, e lo fa con un messaggio pubblicato sul sito del Quirinale: “Si celebra in tutta Italia la giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera. Nel rispetto delle norme di sicurezza per l’emergenza sanitaria la Presidenza della Repubblica ha annullato le previste cerimonie pubbliche. ll clima di difficoltà, di incertezza e di sofferenza che stiamo vivendo rende ancora più stringente la necessità di unità sostanziale di tutti i cittadini attorno ai valori costituzionali e ai simboli repubblicani”. Il monito verso l’unità è rivolto anche alle forze politiche, chiamate a non lacerarsi dietro a polemiche eccessive. Il Capo dello Stato fa sapere di non essere favorevole a forme di chiusure del Parlamento, né pensa che si possa prendere troppo alla leggera l’ipotesi di votazioni telematiche. Sulla delicata questione gli stessi costituzionalisti sono divisi. Sulla coesione del Paese è intervenuto ieri anche il presidente del consiglio Conte: “Mai come adesso l’Italia ha bisogno di essere unita. Sventoliamo orgogliosi il nostro tricolore. Intoniamo fieri il nostro inno nazionale. Uniti, responsabili, coraggiosi. Tutti insieme per sconfiggere il nemico invisibile”.
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Testata:  Tempo 
Autore:  Bisignani Luigi 
Titolo: L’analisi – Le carceri «infette» saranno la prossima bomba – Le carceri saranno la prossima bomba
Tema: Carceri

Dopo la rivolta nelle carceri in concomitanza con l’esplosione del contagio da coronavirus, il premier Conte, il ministro Bonafede e l’ex ministro Salvini hanno ritrovato concordia nel dirsi contrari ad ogni forma di provvedimento umanitario verso i detenuti. Ma di fronte al rischio di un dilagare del Covid-19 e alla totale assenza di misure di prevenzione sanitaria, le nostre carceri sono una polveriera pronta ad esplodere nuovamente. Il Dipartimento dell’Amministrazione Giudiziaria (DAG) lo ha scritto riservatamente, ben sapendo che una nuova rivolta nelle carceri non sarà più controllabile come la precedente. All’attuale sovraffollamento (130% della capienza), si aggiungono poi i nuovi detenuti, che secondo gli esperti dovrebbero essere tenuti nelle celle di sicurezza delle Forze di Polizia o delle strutture militari per rigorosi controlli sanitari, almeno per 14 giorni. E’ poi di ieri la notizia del primo detenuto positivo. Se c’è una pandemia, e dunque una situazione straordinaria di necessità e di urgenza, bisogna avere il coraggio e la competenza di adottare provvedimenti seri e radicali.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Mobili Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Stop agli sfratti fino al 30 giugno Bonus per tutti i professionisti
Tema: Decreto Cura-Italia

Dopo un’altra giornata di spola tra ministero dell’Economia, Palazzo Chigi e i tanti ministeri coinvolti, il decreto “Marzo” con tutti gli interventi contro le ricadute economiche della crisi sanitaria approda finalmente in Gazzetta Ufficiale. Tra le novità dell’ultima ora viene definita la proroga degli sfratti, abitativi e non, fino al 30 giugno. Slitta a fine giugno anche il termine per l’approvazione delle tariffe Tari. Si allungano anche i termini per lo scioglimento dei comuni e per la gestione delle crisi finanziarie locali. Sul fronte delle carceri: estesa ad ampio raggio la detenzione domiciliare alternativa al carcere, si allungano al 30 giugno le licenze per i detenuti in semi libertà, arrivano nuovi fondi (6,2 milioni) per la polizia penitenziaria. Nel testo finale è chiarito che l’una tantum da 600 euro istituita come reddito di ultima istanza è rivolta anche ai professionisti iscritti agli ordini e che sono sospese per tutto il 2020 le rate di restituzione dei prestiti legati al Fondo per l’export istituito con la legge del 1981. Infine slitta ufficialmente all’autunno il referendum confermativo per la riduzione del numero dei parlamentari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Verderami Francesco 
Titolo: Cura Italia, nodo sicurezza nazionale
Tema: Decreto Cura-Italia

Dopo giorni di intensi dibattiti e una ultima notte convulsa, solo a tarda ora il decreto “Cura Italia” – che contiene anche il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari – è stato firmato dal Presidente della Repubblica. Il ritardo è stato causato dalla mole dei provvedimenti, ma anche da problemi economici (le poste di bilancio da far quadrare), problemi tecnici (i poteri da affidare al commissario straordinario che hanno provocato la reazione della Protezione civile) e dalla questione politica, che tocca la sicurezza nazionale e la collocazione internazionale del Paese. Tra i nodi, il provvedimento per favorire il lavoro agile della Pubblica Amministrazione, che ha posto la questione dell’operatore di forniture high-tech da selezionare, per evitare di riaprire la questione di sicurezza nazionale legata alle aziende cinesi, già sorta ai tempi del dibattito sul 5G.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  An.Duc. – Marro Enrico – Enr.Ma. 
Titolo: Decreto, come richiedere gli aiuti
Tema: Decreto Cura-Italia

Queste le modalità per accedere agli aiuti disposti dal decreto Cura-Italia varato dal governo: la richiesta per ottenere una moratoria su un prestito, un mutuo o una linea di credito dovrà essere presentata alla banca o all’intermediario finanziario che ha erogato il credito; per il fronte relativo all’Agenzia delle Entrate imprese e professionisti possono beneficiare della sospensione dei termini di versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, oltre che degli avvisi di accertamento, in scadenza tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020. Non occorre alcuna richiesta ma tutti i pagamenti sospesi dovranno essere effettuati entro ilio giugno 2020. Automatica anche la sospensione del versamento Iva per imprese e attività sotto i 2 milioni di fatturato. Tutte le domande per gli ammortizzatori sociali e gli altri strumenti messi in campo dal governo col decreto legge dovranno essere presentate all’Inps. Sarà lo stesso istituto a stabilire le modalità operative per accedere al nuovo congedo parentale o al voucher baby sitter.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Conte Valentina 
Titolo: Intervista a Pasquale Tridico – Tridico “Usate il sito Inps per avere il bonus baby sitter Noi operativi in due settimane”
Tema: Decreto Cura-Italia

Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico: “In due settimane saremo operativi per assicurare i 10 miliardi di aiuti stanziati dal governo a 11 milioni di persone, tra lavoratori e famiglie. Uno sforzo immane che ricade sui 30 mila dipendenti dell’Inps per l’85% in smartworking, che ringrazio per il loro sacrificio e lavoro. L’Inps non è chiusa, l’Inps c’è. Ma chiedo a chi ne ha bisogno di restare a casa e di usare call center e canali telematici che abbiamo potenziato”. Aggiunge Tridico: “Siamo in prima linea nel garantire protezione e sicurezza sociale. Dare precedenza a cassa integrazione, bonus babysitter e indennità ai lavoratori autonomi in questa crisi così grave non significa trascurare il resto. Anzi, anticipiamo – su richiesta del ministero del Lavoro – l’erogazione delle pensioni dal 1 aprile al 26 di marzo per consentire alle Poste di scaglionare per cognome i molti anziani che ancora ritirano lì i soldi e non creare affollamenti”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Intervista a Nunzia Catalfo – Catalfo: misure a difesa di 14 milioni di lavoratori, pronti a nuovi interventi
Tema: Decreto Cura-Italia

Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro, illustra i provvedimenti contenuti nel decreto Cura-Italia, a partire dal bonus una tantum per i liberi professionisti: “I 600 euro sono mensili, quelli stanziati in questo decreto sono per marzo. Se l’emergenza dovesse continuare li rifinanzieremo per aprile. Quanto alle categorie che restano fuori, le loro casse hanno dei meccanismi di intervento. E nel decreto c’è un fondo di ultima istanza che servirà a indennizzare, tendenzialmente con 600 euro al mese, chi è rimasto fuori”. Sulla cassa integrazione: “E’ estesa a tutti, anche dalle aziende che hanno un solo dipendente, anche per chi ha un solo giorno di anzianità”.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Tria Giovanni 
Titolo: Liquidità, i dettagli del decreto ora saranno determinanti
Tema: Decreto Cura-Italia

La lunga gestazione del decreto del governo per definire i provvedimenti di intervento a sostegno delle famiglie e delle imprese colpite dall’emergenza sanitaria è spiegabile con la necessità di studiare i minimi dettagli che non riguardano tanto le somme stanziate, che probabilmente dovranno aumentare ancora, quanto piuttosto la rapidità di erogazione effettiva degli aiuti a chi ha subìto perdite, la natura di questi aiuti e la definizione attenta dei criteri per l’individuazione di chi dovrà riceverli e in che misura. Il decreto del governo è complesso, ma dal punto di vista economico gli interventi si possono distinguere in due categorie: gli interventi di ristoro immediato delle perdite subite dai vari percettori di reddito e gli interventi diretti a far fronte a problemi di liquidità di imprese e famiglie. Alla prima tipologia appartengono l’estensione della cassa integrazione in deroga e altri sussidi per autonomi e altre categorie. Sono invece interventi sulla liquidità quelli che rimandano i pagamenti di tasse, contributi, rate di mutuo e altre scadenze connesse ai mediti bancari.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Friedman Alan 
Titolo: Mille euro anti crisi per tutti
Tema: Decreto Cura-Italia

Tempi disperati possono richiedere misure anch’esse all’apparenza disperate, o radicali. Con la crisi del coronavirus, l’Italia e il resto del mondo si trovano a dover fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti, con ricadute economice inedite. Ci si chiede se, terminata l’emergenza, ci sarà abbastanza domand ainterna per aiutare l’economia a tornare alla normalità. Considerando le sfide economiche che aspettano l’Italia e gli altri governi del G7, appare possibile che in molti adottino, in una forma o in un’altra, la politica economica più estrema: il versamento di una somma di soldi direttamente dalle casse del Tesoro a milioni di cittadini. È il massimo sostegno monetario immaginabile. Denaro gratuito per tutti, come se fosse caduto dal cielo.I n questi giorni si parla molto di una misura simile, ma fiscale, non monetaria, cioè che non prevede di stampare moneta. Il più grande esperimento in questo senso lo sta facendo Hong Kong. E negli Usa, proprio ieri, il segretario al Tesoro Steve Mnuchin ha promesso di “spedire un assegno a ogni americano entro due settimane”. L’Italia potrebbe fare altrettanto.  25 miliardi stanziati dal governo non basteranno, e già si parla di un nuovo maxi-decreto di importo simile ad aprile. Sarebbe così folle immaginare di allargare la platea a tutti i lavoratori con un’operazione bazooka, da mettere in campo non appena il Paese sarà finalmente uscito dall’emergenza?
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Santilli Giorgio 
Titolo: Dalle infrastrutture la Fase 2 dell’Italia – La fase 2 riparte dai cantieri con commissari e deroghe
Tema: Decreto “aprile”

Saranno le infrastrutture il primo e più robusto capitolo del nuovo decreto legge che il governo dovrebbe varare fra fine marzo e inizio aprile per rilanciare l’economia. Creata la diga antivirus con aiuti per 25 miliardi con il decreto appena approvato, nel prossimo mese l’obiettivo sarà dare una spinta all’economia. Per sapere quante risorse saranno disponibili bisogna attendere le decisioni europee, considerando che il governo ha già esaurito il deficit accettato finora da Bruxelles. Un pacchetto di norme è comunque già pronto, altre si aggiungeranno fra la fine di questa settimana e la prossimacon ulteriori proposte dei ministeri. La priorità assoluta è il rilancio degli investimenti infrastrutturali. È prevista la creazione di una decina di commissari per accelerare circa 25 opere in deroga al codice degli appalti norme.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Conte: ora i Covid bond europei La Ue studia nuovi interventi – Ue, l’Italia propone un covid eurobond
Tema: Ue, le misure economiche per l’emergenza Covid

La riunione della Commissione Europea svoltasi ieri per fronteggiare l’emergenza Covid-19 non ha ancora prodotto misure concrete sul fronte economico. “Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere la nostra popolazione e la nostra economia”, ha detto la presidente Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa, confermando una proposta in vista dell’uso della clausola d’emergenza prevista dal Patto di Stabilità. Quest’ultima permette in caso di recessione grave di deviare in via generale e a livello di zona euro dal percorso di risanamento dei conti pubblici. Secondo Palazzo Chigi, durante la riunione di ieri il premier italiano Giuseppe Conte ha suggerito tra gli strumenti possibili di utilizzare in questo frangente nuove obbligazioni europee o un fondo di garanzia europeo. Ma la proposta avrebbe riscontrato freddezza di molti partner. Già la riunione dei ministri delle Finanze dello scorso lunedì aveva evidenziato notevoli divergenze politiche sul fronte economico e sull’ipotesi di utilizzo del Mes.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Lombardo Ilario 
Titolo: La proposta di Conte Coronavirus-bond e fondo di garanzia
Tema: Ue, le misure economiche per l’emergenza Covid

Il premier Conte ieri ha chiesto ai colleghi europei connessi in videoconferenza di fare di più sul fronte dell’emergenza economica legata all’epidemia di Covid-19. La risposta “deve essere comune”, per evitare di esporre l’Europa alle reazioni dei mercati. Ed è una risposta che vadata subito: “Un ritardo sarebbe da questo tsunami economico-sociale letale per tutti e per questo irresponsabile”. L’idea dell’Italia è di utilizzare due possibili strumenti: i coronavirus-bond e un fondo di garanzia europeo ad hoc, “in modo da finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi per proteggere le proprie economie”. Conte prende a prestito le parole dell’economista Lucrezia Reichlin e invita a considerare la pandemia anche «un’opportunità» per creare un meccanismo di gestione delle crisi proiettato verso una politica fiscale coordinata. Un «nuovo patto» chiede il premier, sul quale Un ritardo sarebbe letale per tutti e per questo motivo sarebbe irresponsabile fondare l’Europa che uscirà dalla guerra contro il Covid-19.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Franceschi Andrea – Longo Morya 
Titolo: La Bce compra, ma lo spread sale
Tema: Ue, le misure economiche per l’emergenza Covid

Ieri si è registrato un forte attivismo di Banca d’Italia e Bce sui titoli di Stato italiani. Ma questi interventi non sono stati sufficienti per contenere l’ondata di vendite e di speculazione: anche ieri i rendimenti sono infatti risaliti e il BTp decennale ha chiuso gli scambi al 2,37% con lo spread sui Bund a 280 punti base. Così oggi sarà anche il Tesoro a scendere in campo per difendersi e cercare di “tagliare le gambe”alla spculazione ribassista: con un’operazione di concambio fino a 4 miliardi, toglierà infatti dal mercato una fetta importante di BTp con scadenza nel luglio del 2022, che sono i titoli più convenienti da usare per chi specula al ribasso sui nostri BTp brevi attraverso i futures.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Bassi Andrea 
Titolo: Intervista a Pierpaolo Baretta – «E’ come fossimo in guerra, la Bce dia soldi ai cittadini»
Tema: Ue, le misure economiche per l’emergenza Covid

Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta illustra le mosse del governo a contrasto dell’emergenza Covid-19n sul fronte economico: “Venticinque miliardi non risolvono il problema. Quello che decideremo ad aprile dipenderà dal livello dell’emergenza e dall’andamento dell’epidemia. Se ci trovassimo ancora in una situazione simile la risposta stanzieremo ancora risorse ingenti. Ma noi abbiamo deciso di affidarci pienamente alla cotnunità scientifica, e l’attesa è di un miglioramento nei prossimi giorni”. Poi una riflessione sull’Europa: “Dobbiamo tutti comprendere una cosa. C’è un cambio di paradigma. Non c’è più una discussione delle regole dell’Europa, ormai è una discussione dell’Europa su se stessa”. E ancora: “L’intero continente si troverà a dover fronteggiare lo stesso problema che oggi sta affrontando l’Italia. II tema non sarà più la flessibilità, ma il livello comune di intervento del quale ci si doterà. Gli interventi della Banca centrale europea, gli investimenti comuni e persino gli eurobond non sono più confinati ad una sofisticata discussione accademica”. Prosegue Baretta: “Dovremmo chiedere con forza uno strumento come l’helicopter money. E dobbiamo chiederlo come assunzione da parte dell’Europa della responsabilità di una risposta ad una crisi comune, un problema che coinvolge tutti i cittadini del Vecchio continente”.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caizzi Ivo 
Titolo: Unione chiusa per un mese Trattativa «intensa» per salvare Sehengen
Tema: Coronavirus all’estero

Nel Consiglio straordinario dei 27 capi di Stato e di governo sul coronavirus, in teleconferenza, è arrivato il via libera alla proposta della Commissione europea di bloccare i viaggi non necessari verso l’Ue da altri Paesi per almeno 30 giorni. Il presidente del summit, il belga Michel, ha chiarito che i leader hanno concordato di rafforzare il confine esterno e che i singoli governi si sono impegnati ad attuare la nuova restrizione “prima possibile”. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha invece definito “intensa” la ben più difficile trattativa per lasciare aperte le frontiere interne dell’Ue, dopo che Germania, Austria, Ungheria, Repubblica Ceca, Danimarca, Polonia, Lituania, Spagna e Portogallo hanno notificato a Bruxelles la sospensione temporanea dell’accordo di libera circolazione di Schengen. Nel meeting, il premier italiano Conte avrebbe proposto misure straordinarie per attenuare il contraccolpo economico della crisi, evocando l’uitlizzo di “coronavirus bond” e di un “fondo di garanzia europeo per finanziare con urgenza tutte le iniziative dei singoli governi”. Michel ha confermato che i leader hanno condiviso la linea di fare “tutto quello che serve”, delegando ai ministri finanziari dell’Eurogruppo di definire nuovi interventi.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Montefiore Stefano 
Titolo: Parigi, la grande fuga prima dell’isolamento – Giorno uno, la grande fuga da Parigi Accuse a Macron: sapeva tutto, non agì
Tema: Coronavirus all’estero

Primo giorno di confinamento per i cittadini francesi, ma sono accese le polemiche nei confronti di Macron per la scelta di non sospendere le elezioni della scorsa domenica. “Quando ho lasciato il ministero piangevo perché sapevo che l’onda dello tsunami era davanti a noi”, ha detto ieri Agnès Buzyn, la stimata ematologa che avrebbe dovuto condurre la battaglia contro l’epidemia ed ex ministro della sanità. In Francia l’epidemia avanza, i morti sono 175 (lunedì erano 148) e i primi pazienti gravi vengono trasferiti con gli elicotteri militari dagli ospedali dell’Alsazia, ormai al collasso, verso Tolone. Allo scattare delle misure di blocco delle città, ieri alle 12, migliaia di parigini affollavano ancora le stazioni, in particolare quella di Montparnasse verso Bretagna, Normandia e costa atlantica, nella speranza di prendere gli ultimi treni disponibili.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bongiorni Roberto 
Titolo: L’Iran può sperare solo nella giovane età della popolazione
Tema: Coronavirus all’estero

E’ l’Iran il Paese in cui il coronavirus potrebbe provocare più danni, in termine di vite umane ma anche in termini economici. Al di là di qualche cargo di aiuti peraltro inadeguati, la Repubblica islamica è infatti completamente isolata dal resto del mondo e la situazione ha ormai raggiunto dimensioni drammatiche: i dati ufficiali parlano di oltre 16mila contagiati e mille morti, ma le cifre potrebbero essere fino a cinque volte più alte. Mancano tamponi, respiratori, farmaci di base. Gli ospedali sono al collasso. Ci sarebbe un drammatico bisogno di attrezzature mediche. Male sanzioni hanno reso quasi impossibili le transazioni internazionali per un sistema bancario che già viveva grandissime difficoltà.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  A.G. 
Titolo: Il modello Italia Tutti a casa, il mondo si adegua L’Oms: “Dobbiamo imparare da voi”
Tema: Coronavirus all’estero

A poco a poco, anche i governi più recalcitranti si convertono alle misure scelte dall’Italia per combattere l’epidemia di Covid-19. Dopo la Spagna, la Danimarca, la Repubblica Ceca, il Canton Ticino, è arrivata anche la Francia, con il premier Macron che ha cambiato radicalmente strategia nel corso degli ultimi giorni. Il Belgio si è convertito ieri era alla zona rossa totale, mentre il governo tederale tedesco ha dato le stesse indicazioni ai land con esiti diversi: in molte regioni i ristoranti possono ancora aprire in certi orari e non c’è divieto di circolazione. “Abbiamo da imparare dall’Italia”, ha detto Richard Pebody, dirigente dell’Oms. Gli italiani hanno avuto in Europa “l’approccio più serio, globale”. In Gran Bretagna il premier Boris Johnson sembra essersi convinto a fare una virata in senso restrittivo, ma finora si è limitato a consigliare di non frequentare locali pubblici. Infine il caso dell’Olanda, dove da domenica sono stati chiusi bar, ristoranti, bordelli e coffee shop anche se il primo ministro Mark Rutte ha spiegato il suo rifiuto di un lockdown totale appellandosi alla teoria dell’immunità di gregge.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Trump prepara un bazooka da un trilione di dollari – Trump teme il virus “Mille miliardi contro la recessione”
Tema: USA

L’amministrazione Trump prepara un pacchetto di stimoli per l’economia da un trilione di dollari, più grande di quello adottato dopo la crisi del 2008, sommato a 300 miliardi di alleggerimenti fiscali e nuovi interventi della Federal Reserve pergarantire la liquidità. Le misure straordinarie per contenere l’impatto economico del coronavirus allo studio nella Casa Bianca prevedono anche l’invio di assegni per 250 miliardi di dollari ai cittadini. I dettagli vanno definiti col Senato e la Camera, dove le due maggioranze repubblicana e democratica dovranno accordarsi su un testo di compromesso. Il resto del pacchetto comunque dovrebbe comprendere una cifra compresa tra 250 e 300 miliardi di agevolazioni fiscali; tra 200 e 300 miliardi di aiuti per le piccole e medie imprese; e un cifra tra 50 e 100 miliardi per salvare le compagne aeree e i settori più colpiti dalla crisi, come il turismo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: L’Ohio rimanda le primarie: troppo rischioso
Tema: USA

Ieri tre Stati sono andati alle urne per le primarie democratiche, Florida, Illinois eArizona, mentre l’Ohio ha rimandato l’appuntamento a giugno, tra i sospetti che il governatore repubblicano DeWine abbia preso questa decisione per complicare la vita agli avversari di Trump, e fare il possibile per frenare la corsa di Biden. Ma se i risultati confermeranno i numeri dei sondaggi, la candidatura di Sanders sarebbe arrivata praticamente al capolinea. L’esercizio elettorale di ieri è stato un esperimento importante, perché ha dovuto bilanciare da una parte l’obbligo di salvaguardare la democrazia, e dall’altra quello di proteggere la salute dei cittadini. Tre Stati hanno deciso di procedere. Il problema però riguarda anche le elezioni di novembre, perché ieri Trump ha detto che il suo piano per tenerle comunque è battere il virus, e questo va bene, ma se fra 8 mesi la situazione non sarà migliorata servirà una strategia alternativa.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Pompetti Flavio 
Titolo: Usa, Biden a un passo dalla nomination dem
Tema: USA

La tornata elettorale delle primarie democratiche ieri in Florida, Illinois e Arizona di fatto blinda la candidatura di Joe Biden a prossimo sfidante di Donald Trump alla Casa Bianca. Il suo rivale Sanders appare ormai irrimediabilmente staccato nel conteggio dei delegati e nel consenso nei sondaggi. La strada che porta ad una eventuale rinuncia di Sanders non è comunque rettilinea. Parte della forza della sua candidatura è il sostegno capillare che i volontari offrono alla campagna, e la radicalizzazione nel territorio di sostenitori agguerriti è oggi un ostacolo contro quella che molti di loro vedono come una resa prematura. Nel frattempo però è un fattore esterno che si sta configurando come il possibile sparigliatore della contesa: il fantasma del coronavirus incombe sulle primarie. La prima defezione si è avuta ieri, con il governatore dell’Ohio Mike DeWine che ha cercato prima di ottenere un rinvio della data al due di giugno, e di fronte al rifiuto della direzione del partito, ha fatto sigillare i seggi per proteggere la popolazione dal contagio.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  … 
Titolo: Stretta sui reporter americani Pechino revoca le credenziali
Tema: Cina

Il governo di Pechino ha deciso di revocare le credenziali giornalistiche a diversi reporter americani in servizio in Cina per New York Times, Wall Street Journal e Washington Post: entro 10 giorni dovranno restituire i tesserini in quanto non più autorizzati a continuare a lavorare come giornalisti nella Repubblica Popolare, a Hong Kong e Macao. La mossa è una risposta a un analogo provvedimento imposto dall’amministrazione Trump ai media cinesi che hanno uffici negli Stati Uniti.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Rodari Paolo 
Titolo: Intervista a Jorge Mario Bergoglio – Il Papa: “Non sprecate questi giorni difficili” – L’intervista – “Abbracci e carezze a figli e familiari in casa riscoprite i piccoli gesti”
Tema: Papa Francesco

“In questi giorni difficili possiamo ritrovare i piccoli gesti concreti di vicinanza e concretezza verso le persone che sono a noi più vicine, una carezza ai nostri nonni, un bacio ai nostri bambini, alle persone che amiamo. Sono gesti importanti, decisivi. Se viviamo questi giorni così, non saranno sprecati”. Queste le parole di Papa Francesco, che due giorni fa è andato in pellegrinaggio nella basilica di Santa Maria Maggiore e nella chiesa di San Marcello al Corso, a Roma, per pregare per la fine dell’epidemia di coronavirus. “Ringrazio chi si spende in questo modo per gli altri. Sono un esempio di questa concretezza. E chiedo che tutti siano vicini a coloro che hanno perso i propri cari, cercando di Ho chiesto al Signore di fermare l’epidemia: fermala con la tua mano. Ringrazio chi si spende per salvare accompagnarli in tutti i modi possibili. La consolazione adesso deve essere impegno di tutti”, aggiunge il Santo Padre.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ricci Sargentini Monica 
Titolo: Il grido di Zaki: «Fatemi uscire»
Tema: Caso Zaki
Patrick Zaki, lo studente egiziano iscritto ad un master sugli studi di genere all’Università di Bologna e detenuto in patria dal 7 febbraio, lancia un appello accorato al mondo: “Fatemi uscire il prima possibile da qui, voglio tornare all’università a studiare”. Il suo grido di aiuto è raccolto dal presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di Giulio Regeni, Erasmo Palazzotto e da Riccardo Noury, portavoce della Ong in Italia, che dice: “Le condizioni di sovraffollamento e di scarsa igiene sono l’ambiente ideale per il proliferare del coronavirus; l’Iran, per esempio, ieri ha scarcerato quasi 80 mila prigionieri. Speriamo che l’Egitto faccia lo stesso al più presto”. Che la situazione in prigione stia precipitando lo testimoniano gi amici, gli stessi che hanno diffuso il suo appello. L’altroieri, raccontano, a Patrick è stata perfino negata la consegna di prodotti per l’igiene personale e di cibo da parte della famiglia.
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