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SINTESI IN PRIMO PIANO – 2 febbraio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Renzi: sostegno al governo Conte
– Scontro sulla prescrizione
– Strappo di Abu Mazen con Stati Uniti e Israele

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia 
Titolo: Renzi: sostegno totale a Conte Ma rilancia su giustizia e Aspi
Tema: Renzi: sostegno a Conte

Sostegno totale al governo guidato da Giuseppe Conte e allo stesso premier. Nel suo discorso di apertura della due giorni di Italia Viva nella location di Cinecittà, studio 10, Matteo Renzi vuole sgombrare il campo dai sospetti degli alleati circolati in queste ore nei Palazzi: nessuna intenzione di spodestare il premier in carica ne tantomeno nessuna intenzione di uscire dal govemo passando all’appoggio esterno. «Si discute che tipo di appoggio dare al governo. Appoggio totale affinché il governo vada avanti, con Bellanova, Bonetti, Scalfarotto».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M. T. M. 
Titolo: I segnali di Renzi al governo dal palco di Cinecittà: non siamo tasse e manette
Tema: Renzi: sostegno a Conte
«Appoggio totale». Sì, proprio così. Dal palco dello studio 10 di Cinecittà dove si svolge la prima assemblea di Italia viva Matteo Renzi conferma il sostegno al governo. Dietro il palco, con i suoi, il ragionamento è un po’ diverso: «Io non voglio indebolire il governo, ma è chiaro che se non cambiano la prescrizione noi siamo costretti all’appoggio esterno. Non possiamo stare in una maggioranza che è più giustizialista degli stessi magistrati». Nello studio di Cinecittà (la location l’ha scelta lui, questa volta Lucio Presta non c’entra) Renzi dà dunque il suo via libera condizionato al governo Conte, con un ammonimento: «Sì a stabilità ma no a immobilismo e rinvii».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Martini Fabio 
Titolo: Retroscena – “Appoggio totale al governo” E Renzi chiede di aderire al gruppo di Macron in Europa
Tema: Renzi: sostegno a Conte

Dallo Studio 10 di Cinecittà, luogo di reminiscenze felliniane lontane e inattuali, Matteo Renzi lancia il messaggio più significativo dalla prima riunione del “parlamentino” di Italia Viva: «Appoggio totale al governo Conte», purché «la stabilità non significhi immobilismo e rinvii». E pur tenendo il punto sui dossier aperti (prescrizione, Autostrade, reddito di cittadinanza), Renzi ha lanciato un messaggio tranquillizzante, che spiazza chi se lo aspettava nel ruolo dello sfasciacarrozze. Certo, Renzi dice che per quanto lo riguarda Conte non può certo «diventare il punto di riferimento dei progressisti» e che lui non lo riconoscerà come tale, ma questa indisponibilità era più che nota.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Vitale Giovanna 
Titolo: La sfida di Renzi “Avanti col governo detteremo l’agenda’
Tema: Renzi: sostegno a Conte

«Appoggio totale al governo, ma basta immobilismo», avverte Matteo Renzi, in piedi, al centro del palchetto allestito per celebrare la prima assemblea nazionale di Italia viva nello studio 10 di Cinecittà. Più piccolo del 5, che fu il preferito di Federico Fellini, molto citato nella relazione d’apertura: 1.200 posti di capienza massima ma stipato a dovere, effetto sardine, mai però nominate neanche per sbaglio, non sia mai a qualcuno venga in mente di proporre un confronto. Alle sue spalle, seduti nel banchetto d’onore che certifica l’immutabilità della catena di comando, i due capigruppo Faraone e Boschi, accanto alle ministre Bellanova e Bonetti: donne, in maggioranza, «che da noi contano davvero, non sono solo figurine».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferrarella Luigi 
Titolo: Giustizia, è scontro sulla prescrizione A Milano gli avvocati contestano Davigo – Prescrizione, la legge finisce sotto attacco E a Milano gli avvocati contestano Davigo
Tema: Prescrizione

Da Milano a Reggio Calabria, così come è stato a Roma, inaugurazione dell’anno giudiziario con polemiche. Sotto la Madonnina gli avvocati sono usciti dall’aula all’arrivo del consigliere del Csm ed ex pm di Mani pulite Piercamillo Davigo in segno di protesta per la riforma della prescrizione. Pervasività nel tessuto sociale «della ‘ndrangheta e baby gang» i nodi di Milano, ha detto tra l’altro il procuratore generale Roberto Alfonso nella sua relazione. Quando tocca a Davigo sono 121 i penalisti a lasciare per imbracciare cartelli con gli articoli 24, 27 e 111 della Costituzione.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Poletti Fabio 
Titolo: Prescrizione, le toghe bocciano la riforma Gli avvocati lasciano l’aula contro Davigo
Tema: Prescrizione

Un’apertura di anno giudiziario pirotecnico, come forse non si era mai vista. A Milano il Procuratore Generale Roberto Alfonso, davanti al Guardasigilli Alfonso Bonafede, tira un siluro sulla prossima riforma della prescrizione: «La norma appare confliggere con le norme costituzionali. Il processo è garanzia e tale deve rimanere». Poco dopo, mentre prende la parola Piercamillo Davigo, componente del Csm e magistrato storico di questo distretto, gli avvocati che sono più di cento lasciano l’aula magna inalberando cartelli che inneggiano alla Costituzione, ad un processo giusto e in tempi definiti. Un magistrato urla a un avvocato che non è a capo scoperto come prevede il cerimoniale: «Vergogna!».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Negri Giovanni 
Titolo: La prescrizione divide anche giudici e avvocati – Anno giudiziario, la prescrizione divide anche giudici e avvocati
Tema: Prescrizione

La riforma del processo penale, e la nuova prescrizione in particolare, divide le forze politiche ma anche avvocati e magistrati. Tensioni e proteste in diverse città alle cerimonie per il nuovo anno giudiziario: a Napoli avvocati in manette; a Milano contestato Davigo (Csm).
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Ainis Michele 
Titolo: Tutti contro Bonafede
Tema: Prescrizione

Diceva Andreotti: non basta avere ragione, bisogna anche trovare qualcuno che ti dia ragione. Il ministro Bonafede lo sta ancora cercando. L’ultimo dissenziente è il presidente della Corte di cassazione, Giovanni Mammone. Inaugurando l’anno giudiziario, ha suonato una campana d’allarme: con la riforma Bonafede — che abolisce la prescrizione dopo la sentenza di primo grado — arriveranno in Cassazione 25 mila processi in più ogni anno, con un incremento del 50%. E i giudizi penali andranno in tilt. Dunque, dopo gli avvocati, i giudici. Perché i penalisti hanno indetto già tre scioperi contro la nuova legge (a ottobre, a dicembre, a gennaio), oltre a varie manifestazioni in piazza e ieri nelle aule di mezza Italia. E dopo giudici e avvocati, anche le Regioni. Fa da apripista la Sicilia, con la proposta annunciata dal presidente dell’Assemblea legislativa regionale: un referendum abrogativo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Di Matteo Alessandro 
Titolo: Intervista a Maria Elena Boschi – Boschi: “Sospendere per almeno un anno la legge Bonafede” – “La legge Bonafede deve essere sospesa per almeno un anno”
Tema: Prescrizione

Maria Elena Boschi è soddisfatta della prima giornata di assemblea di Italia viva. La sala e piena, i militanti la cercano per i selfie e lei si presta volentieri. «E’ la prova che non siamo un partito di plastica». Chiarisce subito che l’ipotesi di un appoggio esterno al governo non è all’ordine del giorno, ma incalza il premier Conte: «Abbiamo confermato anche oggi appoggio pieno. Ma il governo si muova. Subito!». Lei parla di appoggio pieno, ma Renzi ha anche detto che la legislatura dura di sicuro, mentre la sorte del governo dipende da quello che fa.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Severino Paola 
Titolo: Volare alto: la giustizia che servirebbe – La giustizia che servirebbe
Tema: Giustizia

A chi abbia avuto la fortuna di presenziare, venerdì mattina, all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario presso la Corte di Cassazione, non sarà sfuggita una atmosfera davvero speciale. n’atmosfera che è bello ed opportuno condividere con i lettori, perché l’impressio- ne che ne ha tratto chi era in quell’aula con mente scevra da preconcetti, da pregiudizi e da animosità ideologiche è stata quella di «volare alto». Ci è sembrato di tornare a quella stagione felice, ben nota a noi vecchi avvocati, in cui si veniva ricevuti nelle stanze dei Pubblici ministeri e dei Giudici sicuri che si sarebbe aperto un dialogo certamente rispettoso dei reciproci ruoli, ma altrettanto costruttivo. Consapevoli, inoltre, che la dialettica processuale nel dibattimento, pur connotata dalla doverosa contrapposizione tra accusa e difesa, sarebbe stata limitata ai temi strettamente processuali. Ad analoga ispirazione mi sembra di poterascrivere il coraggioso discorso del Procuratore generale Giovanni Salvi, ricco di spunti sulla tutela dell’autonomia e dell’indipendenza della «giurisdizione».
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Testata:  Corriere della Sera 

Autore:  Bianconi Giovanni 
Titolo: Salvini rischia un altro processo «Ma sui migranti non cedo» – «Open Arms, blocco illegale» Nuove accuse a Salvini
Tema: Salvini: caso Open Arms

Il Senato non ha ancora deciso se far processare o meno Matteo Salvini per il sequestro di 116 migranti trattenuti a bordo della nave militare Gregoretti a fine luglio, che da Palermo arriva a Palazzo Madama una nuova richiesta di autorizzazione a procedere: sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per il caso Open Arms, nave dell’omonima organizzazione non governativa spagnola, lasciata con 164 profughi al largo di Lampedusa dal 2 al 20 agosto scorso. L’annuncio, come di consueto, arriva dallo stesso ex ministro dell’interno.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Albanese Fabio 
Titolo: Salvini, sul caso Open Arms un’altra richiesta di processo
Tema: Salvini: caso Open Arms
L’annuncio anche questa volta lo ha dato lui stesso via social: «Mi è arrivata un’altra richiesta di processo perché ad agosto ho bloccato lo sbarco di clandestini dalla nave di una Ong spagnola. Ormai le provano tutte per fermare me e impaurire voi». Matteo Salvini rischia ancora un processo: il tribunale dei ministri di Palermo ha chiesto al Senato l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio. La vicenda è quella della nave Open Arms, della omonima Ong catalana, rimasta bloccata per giorni davanti a Lampedusa, lo scorso agosto, con 164 migranti che riuscirono a sbarcare solo quando il procuratore della Repubblica di Agrigento Luigi Patronaggio, dopo un sopralluogo a bordo, decise di sequestrare la nave. Ciò che determinò lo sbarco immediato dei profughi, 19 giorni dopo il loro salvataggio.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Scalfari Eugenio 
Titolo: L’editoriale – Il trionfo dell’Io da Salvini alla Brexit – Il trionfo dell’Io
Tema: Salvini

Naturalmente l’Io è il padrone che sovrasta giorno dopo giorno la realtà quotidiana. Matteo Salvini impersona l’attuale realtà: ha fatto l’errore che va ad aumentare la massa di frescacce che va mettendo insieme senza riuscire ad agire con saggezza politica: ha suonato a un citofono e ha accusato la persona che rispondeva di aver venduto della droga tramite il figlio diciassettenne. Attorno a quel citofono Salvini aveva radunato varie persone sue seguaci che ne avrebbero potuto testimoniare la corruzione diffusa e quindi la necessità d’un mondo pulito e fatto in paca Quel gesto di propaganda gli si è rovesciato addosso, contribuendo alla sconfitta in Emilia-Romagna, termometro di un’opinione pubblica che sta abbandonando politicamente la Lega e dell’insoddisfazione dei suoi alleati. Salvini perde terreno, alleanze e campo da gioco. Il sovranismo non gli porta bene.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Zapperi Cesare 
Titolo: Foto di gruppo con Benetton, bufera social contro le Sardine
Tema: Sardine

«Avete abboccato come sardine alla rete dei pescatori». Chi di immagine ferisce, di immagine perisce e non c’è nulla di più semplice dell’evocare la pesca per rendere l’idea della gaffe (o passo falso, o ingenuità che dir si voglia) di cui sono stati accusati i quattro fondatori delle Sardine incontrando a Treviso Luciano Benetton e Oliviero Toscani. A partire da venerdì notte, la pagina Facebook «6.000 sardine» è stata letteralmente tempestata di commenti e reazioni come quello sulla rete da pesca. Ieri sera se ne contavano oltre 1.800, numeri da record. La fotografia con Toscani e, soprattutto Benetton, azionista di quell’Atlantia finita nel mirino per il crollo del ponte Morandi e la cattiva gestione delle concessioni autostradali, ha scatenato vivaci reazioni nel mondo social in cui il movimento nato a Bologna il 14 novembre si è sviluppato.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zingaretti Nicola 
Titolo: Lettera. La lettera – Un’esigenza di partecipazione che merita una risposta
Tema: Sardine

La lettera delle 6000 sardine è uno straordinario contributo politico e civile. Che un movimento così vasto si ponga l’obiettivo di rafforzare la democrazia italiana con idee e valori così netti e moralmente alti e con una partecipazione così grande di persone è davvero una novità nella società italiana. Naturalmente questo tentativo di rigenerazione delle istituzioni repubblicane, fondato sulla sobrietà sulla valorizzazione delle persone dà fastidio a chi pratica una cattiva politica o cavalca l’antipolitica.
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Em.Pa. 
Titolo: Conte prepara la nuova agenda 2023 delle riforme – Gualtieri: confermo il Pil 2020 Via al tavolo per la riforma Irpef
Tema: Agenda riforme in Italia

Sul dato del Pil – precisa il ministro dell’Economia – hanno pesato alcuni elementi non ricorrenti. «Con la fase 1 abbiamo evitato una deriva drammatica e messole condizioni per il rilancio dell’economia – rivendica Gualtieri -. Pensate che cosa sarebbe successo senza la disattivazione delle clausole Iva da 23 miliardi di euro…». Finita la fase 1, saranno il rilancio degli investimenti nell’ambito del Green New deal e la riforma dell’Irpef i protagonisti della fase 2 per la quale il premier Giuseppe Conte ha già avviato le “consultazioni” con i capidelegazione dei quattro partiti della maggioranza. «Innovazione, formazione, inclusione sono al centro di quella che abbiano definito “agenda 2023” che si dipanerà dalla prossima settimana – ha ribadito proprio ieri Conte.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pogliotti Giorgio – Tucci Claudio 
Titolo: Un milione di posti ma il 30% è vacante: manca il know how – In arrivo 1 milione di assunzioni ma 350mila profili sono introvabili
Tema: Occupazione

La mancata corrispondenza tra domanda e offerta sul mercato del lavoro, denunciata a più riprese dalle imprese, comincia ad assumere dimensioni preoccupanti. Nel primo trimestre, da Milano a Palermo, le aziende offriranno oltre 1,1 milioni di opportunità lavorative, il 30,6% delle quali 355mila posizioni – potrebbero rimanere vacanti per mancanza di profili adatti. Secondo i dati di Unioncamere Excelsior, tra i giovani il mismatch è ancora più alto e raggiunge picchi del 65%, specie per specialisti in scienze informatiche, fisica e chimica, mentre sono praticamente introvabili tecnici, diplomati e Its e laureati nelle discipline «Stem». Tra le nuove professioni, legate soprattutto all’innovazione e al 4.0, sono richiestissimi tra gli altri data scientist e data analyst, ingegneri con preparazione digitale, operai specializzati, chimici ed esperti in marketing.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Boccia: «Recuperare la fiducia per ridare slancio al Paese»
Tema: Confindustria

Recuperare la fiducia per ridare slancio al Paese. Con un piano di medio termine che poggi su tre assi: infrastrutture, formazione e piano inclusione giovani, semplificazioni. Il presidente di Confindustria Boccia si è rivolto al governo, chiudendo l’evento ieri a Torino per i 110 anni di Confindustria davanti al Pil che frena «occorre pensare a una politica di medio termine e a un’operazione massiva a partire da infrastrutture e giovani, costruendo una grande stagione riformista, in Italia e in Europa». Boccia ha rilanciato la mission di Confindustria, «sindacato d’impresa ma anche attore sociale».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Querzè Rita 
Titolo: Confindustria, Boccia al governo: priorità a giovani e infrastrutture
Tema: Confindustria

Confindustria celebra i suoi 110  anni. Ieri, sul palco delle officine Ogr di Torino, protagonista è stato il passato dell’associazione. Paolo Mieli ne ha ripercorso i momenti salienti. Mentre il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, con il discorso di chiusura, ha fatto un bilancio del suo mandato. Nel contempo in platea prendeva forma il futuro di viale dell’Astronomia. Lo si costruiva nei capannelli in cui si delineavano gli appoggi ai candidati. Che intanto sono passati da quattro a tre. Il presidente di Federlegno-Arredo, Emanuele Orsini, si è sfilato. Restano in campo il milanese Carlo Bonomi, la torinese Licia Mattioli e il bresciano Giuseppe Pasini. Il futuro ha anche il profilo cupo del calo del Pil e delle crisi aziendali che scuotono la struttura industriale del Paese come quella dell’Ilva.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Tropeano Maurizio 
Titolo: Allarme Confindustria: la psicosi del contagio spaventa gli imprenditori, serve una reazione – La psicosi Cina spaventa l’industria E la Brexit diventa un’opportunità
Tema: Confindustria

Nei capannelli all’interno delle Ogr di Torino dove Confindustria celebra i suoi primi 110 anni di attività c’è chi definisce il coronavirus un’arma di «distrazione» che pero può diventare di «distruzione economica per colpa della psicosi»: blocco della produzione anche negli stabilimenti «italiani», fiere internazionali annullate, stop al turismo. «È evidente che se rallenta la Cina, anche per una causa come questa, un effetto sull’economia globale arriva – commenta il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia – ma a maggior ragione dobbiamo reagire in chiave di mercato europeo e domestico perché potrebbe essere una causa esterna che accelera un rallentamento dell’economia, ma abbiamo tutti gli strumenti per reagire». La Brexit, ieri era il primo giorno del divorzio tra Londra e l’Ue, invece fa meno paura.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cerati Francesca 
Titolo: Virus, Banca centrale cinese a sostegno dei mercati – Virus, la Cina chiede aiuto alla Ue Pechino pronta a tagliare i tassi
Tema: Coronavirus ed economia in Cina

Per far fronte alla crisi economica generata dal coronavirus e in vista della riapertura delle Borse dopo la lunga pausa del Capodanno lunare, la Banca centrale cinese annuncia che abbasserà in «modo appropriato» i tassi sui prestiti per sostenere le società colpite dal virus e assicurare che «la liquidità sui mercati resti ragionevolmente ampia». Sempre lunedì, potrebbero entrare in sciopero migliaia di membri dello staff medico pubblico di Hong Kong, se il governo della Regione speciale non acconsentirà alla chiusura del confine con la Cina continentale. Dei 13mila dipendenti ospedalieri, quasi 9mila hanno firmato una petizione online in questo senso.
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Testata:  Messaggero 
Autore:  Cisnetto Enrico 
Titolo: Miseria e nobiltà – Il risparmio è una miniera parte la terza fase dei “Pir”
Tema: Pir

In Italia c’è un tesoro enorme, che potrebbe contribuire in modo decisivo allo sviluppo dell’economia, e che invece è fermo e inutilizzato. Si tratta del risparmio degli italiani, che con lo sviluppo boccheggiante per via degli investimenti ridotti al lumicino, se fosse smobilizzato e convogliato verso impieghi produttivi, rappresenterebbe quella svolta rivoluzionaria che per davvero ridarebbe fiato all’anemica crescita italiana, certificata dall’Istat anche nell’ultimo trimestre del 2019. Eppure ce ne sarebbero tutte le condizioni che questo accadesse, visto che alla minima iniziativa,i risultati arrivano immediati. e netti. Per esempio, a fine 2019 è stata lanciata la “terza generazione” dei piani individuali di risparmio (Pir), strumento con cui i patrimoni individuali possono essere veicolali collettivamente verso le piccole imprese. E per quest’anno dovrebbero raccogliere 3 miliardi, arrivando a coprire 1’8%del listino Aim.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Cimmarusti Ivan – Monaci Sara 
Titolo: «Popolare Bari, soci prigionieri dei loro titoli»
Tema: Popolare di Bari

I soci della Banca Popolare di Bari erano «irrimediabilmente prigionieri dei loro titoli clamorosamente svalutati». Era una precisa «volontà del Consiglio di amministrazione», che pur bloccando le «richieste di recesso e di liquidazione delle azioni» per evitare che sipregiudicasse la stabilità patrimoniale dell’istitutoormai sulla soglia del default, aveva però triplicato i propri compensi fino a oltre 1,4 milioni di euro. Gli atti investigativi della Procura di Bari restituiscono retroscena di un «sisterna» di gestione «illecito» della Bari, banca utilizzata dalla famiglia Jacobini per riflettere il proprio potere di relazioni sul mondo politico e imprenditoriale. Venerdì il procuratore aggiunto Roberto Rossi ha ottenuto l’arresto dell’ex governance, il patron Marco Jacobini, il figlio Luigi, ex condirettore, e il responsabile della Sezione Bilancio Elia Circelli, mentre per l’ex adVincenzo De Bustis è stata disposta l’interdizione.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Salvia Lorenzo 
Titolo: Dal digitale alle nuove imprese «Sette obiettivi per l’Italia»
Tema: Sviluppo

«Siete una fonte di ispirazione, un esempio che dobbiamo valorizzare. E allora vi sfido pubblicamente: come governo abbiamo creato un cantiere per Taranto, cimentatevi anche su questo. Ben vengano la vostra sensibilità e la vostra creatività per sviluppare nuove iniziative imprenditoriali ad alto impatto sociale». Dal palco del terminal 3 di Fiumicino il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si rivolge direttamente ai «giovani adulti» di ItaliaCamp, fabbrica delle idee nata per mano di 20 studenti universitari che pian piano è cresciuta ed oggi è qui all’aeroporto di Roma per festeggiare i suoi primi dieci anni di vita.
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Testata:  Giornale 
Autore:  De Francesco Gian_Maria 
Titolo: Battaglia a Nord-Est A2a e Hera si sfidano sul dossier Ascopiave
Tema: Mondo energia

La linea del Piave è l’ultima frontiera della battaglia tra le utility di Milano e Brescia riunite in A2a contrapposte all’asse Bologna-Padova-Trieste di Hera. A recitare il ruolo dell’arciduca Francesco Ferdinando è stato il fondo attivista Amber (recentemente salito alla ribalta delle cronache per la contestata esclusione al libro soci di PopSondrio). Ebbene, l’organismo di investimento ha deciso di liquidare in poco tempo la partecipazione nell’utility del Trevigiano Ascopiave, ma con una modalità particolare. Giovedì sera ha annunciato la cessione di un 2,5% circa a Hera a un prezzo di 3,98 euro per azione (9 milioni circa il controvalore). Venerdì mattina A2a ha reso noto di aver acquisito, sempre dal medesimo venditore, il 4,16% a 4,30 euro (41 milioni la spesa totale). Mentre la società guidata dall’ad Valerio Camerano ha comprato a premio (giovedì Ascopiave aveva chiuso a 4,06 euro), i «concorrenti» presieduti da Tomaso Tommasi di Vignano a sconto.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferrara Maurizio 
Titolo: Politica senza visione – La politica senza visione che beffeggia gli studiosi
Tema: Politica economica

Si sa che la prossima legge di Bilancio scatenerà il solito tira e molla fra tutti contro tutti per far quadrare i conti. E qui arriviamo al nodo della questione. il vincolo di bilancio (per giunta appesantito dalle famigerate clausole di salvaguardia) è la spada di Damocle che da lungo tempo condanna l’Italia al piccolo cabotaggio. Siccome per la Ue ciò che conta è il rapporto fra deficit, debito e Pil, l’unica via di uscita è far crescere il denominatore, cioè il Pil. La sfida è imponente, certo. Ma diventa insuperabile senza una visione generale e ampia che prenda di petto i famosi nodi strutturali di questo Paese, quelli che ci portiamo dietro da decenni: il ristagno della produttività, il calo della fertilità, i livelli di partecipazione al mercato del lavoro (drammaticamente bassi, soprattutto per quanto riguarda donne, giovani e anziani), la fuga dei giovani, l’arretratezza del Mezzogiorno (la lista è notoriamente più lunga).
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Agnoli Stefano 
Titolo: La Lente – Burocrazia e tasse, un fardello da 138 miliardi
Tema: Politica economica

Il mix tra tasse e burocrazia preleva ogni anno alle imprese 138 miliardi di euro. Quasi 8 punti di prodotto interno lordo che hanno l’effetto di «zavorrare le aziende e di frenare l’economia». Il costo che grava ogni anno sui bilanci delle imprese italiane, penalizza in particolar modo le realtà di piccola e media dimensione. A fotografare lo spaccato in cui vivono tante pmi è l’Ufficio studi della Cgia.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferraino Giuliana 
Titolo: Intervista a George Soros – Soros: «La sfida più grande è sul clima» – «La società aperta va difesa Con il clima è la sfida più grande»
Tema: Green economy

«Credo che stiamo vivendo un momento rivoluzionario. Di conseguenza, in pratica tutto è possibile e la fallibilità regna sovrana», scrive George Soros nell’introduzione del suo nuovo libro, Democrazia! Elogio della società aperta, pubblicato in Italia da Einaudi e in libreria da martedì. Si tratta di una raccolta degli scritti recenti del miliardario filantropo, personaggio odiato e invidiato, in passato spesso attaccato per i suoi raid finanziari, oggi nel mirino per le sue prese di posizioni pubbliche. Ma, a 89 anni e un patrimonio stimato di 8,3 miliardi di dollari, Soros non rinuncia a essere in prima linea per combattere le tendenze autoritarie, che minacciano «la sopravvivenza delle società aperte».
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Panorama – Palestina, Abu Mazen rompe con gli Usa – Abu Mazen chiude le relazioni diplomatiche con Israele e Usa
Tema: Palestina-Usa

I palestinesi chiudono ogni relazione diplomatica – compresa quelle relative alla sicurezza e all’intelligence – con Stati Uniti e Israele. Lo ha annunciato Malimoud Abbas (Abu Mazen), presidente palestinese, alla Lega Araba, che si è riunita al Cairo e si è schierata con l’Anp nel respingere il piano di pace per il Medio Oriente presentato dagli Usa. «Abbiamo informato Israele che non ci sarà alcuna relazione con loro e con gli Stati Uniti, comprese quelle relative alla questione della sicurezza», ha detto Abbas.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Frattini Davide 
Titolo: Dopo il «piano» Abu Mazen rompe i rapporti con Washington
Tema: Palestina-Usa

Abu Mazen e i suoi consiglieri da due anni non incontrano Jared Kushner. Pochi giorni fa il presidente palestinese si è rifiutato di parlare al telefono con Donald Trump. Adesso il rais sembra ufficializzare la rottura dei rapporti: «Interromperemo tutte le relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti», proclama dal Cairo durante una riunione d’emergenza della Lega Araba. II leader succeduto a Yasser Arafat dichiara anche di voler annullare qualunque legame con Israele e cancellare la firma apposta proprio da Arafat sotto gli accordi di Oslo con il premier israeliano Yitzhak Rabin. «Non passerò alla Storia come l’uomo che ha svenduto Gerusalemme». Lo sfogo rabbioso del presidente palestinese arriva dopo che martedì Trump ha presentato la «Visione per la pace», al suo fianco il premier Benjamin Netanyahu: gli israeliani hanno da subito abbracciato il piano Usa, molto favorevole alle loro richieste.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Nigro Vincenzo 
Titolo: Lo strappo di Abu Mazen “Stop ai rapporti con gli Usa”
Tema: Palestina-Usa

Il presidente palestinese Abu Mazen alza i toni dello scontro politico con l’Amministrazione Trump. A un vertice della Lega araba al Cairo, Abu Mazen annuncia che l’Autorità nazionale palestinese «interromperà ogni rapporto con gli Stati Uniti e con Israele: non sarò io il presidente palestinese che svende Gerusalemme». Il leader ha scelto il palcoscenico del vertice straordinario dei ministri degli Esteri della Lega per un’operazione politica in reazione al “piano del secolo” presentato martedì scorso dal presidente arnericano assieme al premier israeliano Benjamin Netanyahu.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Tomasello Maria_Rosa 
Titolo: Stop ai visti dalla Cina Controlli anche nei porti
Tema: Emergenza coronavirus

Il cordone sanitario tiene, ma per evitare la diffusione del virus arrivano nuove contromisure. È sospesa da ieri, e almeno fino al 10 febbraio, la concessione dei visti d’ingresso dalla Cina per l’Italia da parte delle agenzie autorizzate (restano quelle concesse dai consolati per motivi familiari o casi urgenti), ma il blocco degli ingressi (nel 2018 erano stati 474.782 i visti rilasciati ai cittadini cinesi dalla nostra rete consolare) rischia di trasformarsi in una valanga per il turismo italiano.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M.D.B. 
Titolo: Virus, stretta sui controlli – Medici nei porti e stop ai visti Altri casi sospetti ma zero contagi
Tema: Emergenza coronavirus
Nuove misure sono state decise ieri dal Comitato operativo della Protezione civile per quanto riguarda porti e aeroporti. A partire da oggi a tutte le navi in transito, sia quelle mercantili che quelle da crociera, verrà estesa la procedura di «libera pratica sanitaria» prevista per le imbarcazioni extra Ue. In sostanza, i medici potranno salire a bordo per fare analisi ed esami sia se verranno segnalati casi sospetti sia agendo autonomamente, su disposizione delle Asl. Gli aeroporti restano però i luoghi a maggior rischio. E per questo si e stabilito che le procedure sanitarie già in vigore verranno estese a tutti i voll provenienti dalla Cina passando per scali intermedi. Ma non solo. Visto che si tratta di controllare migliaia di persone, spiega Borrelli, «stiamo immaginando ulteriori misure. Organizzeremo negli aeroporti delle aree attrezzate con termoscanner in cui tutti i passeggeri in entrata e In uscita dovranno transitare».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Attanasio Ghezzi Cecilia 
Titolo: La Cina è in ginocchio e chiede l’aiuto dell’Europa
Tema: Emergenza coronavirus

Oltre 12mila casi, 260 decessi e 27 Paesi coinvolti. Nonostante le misure straordinarie messe in campo e l’incredibile capacità di mobilitare le masse, il gigante asiatico non riesce ad arginare i contagi e chiede aiuto all’Europa. Il premier Li Keqiang ha chiamato ieri la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen chiedendole di agevolare l’arrivo di forniture mediche. Detto fatto: 12 tonnellate tra tute, guanti, mascherine e disinfettanti sarebbero già in dirittura di arrivo. Ed è paradossale perché alla Cina fa capo quasi la metà della produzione mondiale e quelle fabbriche sono le uniche ad aver riaperto i battenti. Anche la guerra dei dazi con gli Stati Uniti è stata messa in pausa fino al 31 marzo, almeno su «tutto ciò che può aiutare a combattere il coronavirus».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Piccolillo Virginia 
Titolo: Intervista ad Angelo Borrelli – «Ponte incrociato per i rimpatri I nostri arrivano, i cinesi partono»
Tema: Emergenza coronavirus

Il Capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, commissario per l’emergenza della diffusione in atto del coronavirus, è tranquillo. È l’ottimismo di chi è stato nominato da meno di 24 ore? «No. Lo credo davvero. Ci sono solo due persone per le quali è stato accertato con certezza il contagio da coronavirus. Stanno abbastanza bene. Non ci sono ulteriori casi. Stiamo organizzando tutte le precauzioni. Quindi non c’è da preoccuparsi». CI sono italiani in Cina dove il contagio Invece è forte. Cosa farete? «Li faremo tornare, se vorranno». Ma c’è il blocco dei voll. Come farete? «Stiamo pensando a un metodo incrociato per risolvere sia il problema degli italiani che sono in Cina, che quello dei cinesi che sono in Italia». Ovvero? «Le compagnie cinesi che 99 Non possiamo fermare un Paese e lapparci in casa nel panico Occorre un po’ di buonsenso verranno a riprendere i connazionali ci metteranno a disposizione i velivoli per imbarcare gli italiani diretti qui. A partire da domani cominceranno i primi arrivi».
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Zunino Corrado 
Titolo: Cina, un ponte aereo per tutti gli italiani – Fuga dalla Cina Via al ponte aereo per portare a casa gli altri italiani
Tema: Emergenza coronavirus

Cinque aerei di linea, in deroga al blocco aereo da e per la Cina. Sono il centro del piano di rientro degli italiani residenti a Pechino e nelle altre aree della crisi clinica cinese, gli italiani che hanno chiesto di lasciare il grande Paese nella fase di emergenza più acuta. Nel piano avviato ieri nella sede della Protezione civile per fronteggiare tutte le conseguenze dell’allarme coronavirus, è stata affrontata in via prioritaria la questione dei connazionali — imprenditori, universitari, turisti — che devono, o vogliono, rientrare in Italia. Hanno paura, in alcuni casi. In altri l’interesse di restare nel 2020 in Cina si è affievolito, visto che le università sono chiuse e alcune attività imprenditoriali congelate. «Tutti hanno diritto al rientro», si legge nell’ordinanza firmata dal Comitato d’emergenza: per consentirlo saranno autorizzate deroghe al blocco dei voli (che potrebbe durare tre mesi).
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Testata:  Repubblica 
Autore:  c.z. 
Titolo: Scuole, porti, visti: ecco le misure del governo per l’emergenza – Le misure antivirus
Tema: Emergenza coronavirus

Il Piano nazionale per fronteggiare l’emergenza dettata dall’espansione del coronavirus ha avuto bisogno di sei ore per formarsi, a partire dalle 11,30 di ieri. Ne è uscito fuori, tra rilanci e frenate, un Piano generale, non solo clinico. Prevede — con un costo per ora previsto dal Consiglio dei ministri in 5 milioni di euro — rimpatri dei turisti cinesi nella Repubblica popolare , il recupero di studenti e lavoratori italiani dalle regioni della stessa Cina. Quindi, la sospensione dei visti dalla Cina, i termoscanner negli aeroporti per cogliere eventuali febbri nei corpi di tutti coloro che provengono dall’Estremo oriente, compresi i passeggeri rimbalzati in Italia da altri scali. Queste indicazioni sono uscite, e saranno passibili di ulteriori limature, ieri sera da Via Vitorchiano, Comitato operativo sotto la responsabilità della Protezione civile.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gaggi Massimo 
Titolo: Dal Sanders show al voto in Senato: un reality di 72 ore che aiuta Donald
Tema: Stati Uniti

Tutto in tre giorni? Forse non saranno decisive per cambiare la politica americana, ma le prossime 72 ore si sono caricate di talmente tanti eventi — l’inizio delle primarie in Iowa, il discorso del presidente sullo Stato dell’Unione e anche il primo scontro televisivo (indiretto, fatto di spot nel Super Bowl) tra i due miliardari della politica americana, Trump e Bloomberg da annacquare, facendogli perdere valore giudiziario, il fatto più importante: l’impeachment. Abbiamo scritto più volte, dalla messa in stato d’accusa in poi, che Trump puntava a trasformare il processo contro di lui, se non proprio in un reality, in un puro spettacolo mediatico, percepito dalla gente come privo di sostanza giuridica.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Sul bus di Biden “Salverò gli Usa da Trump” – Sul bus di Biden alla sfida nell’Iowa “Il rivale è Trump”
Tema: Stati Uniti

«Certo che rischiamo una guerra commerciale contro l’Europa, e sarà più devastante di quella con la Cina. Dobbiamo evitarla a tutti i costi». Joe Biden ha appena finito il primo comizio della giornata, nella pazza corsa in autobus che sta facendo attraverso l’Iowa, per cercare di rovesciare i pronostici che danno il senatore Sanders favorito nei caucus di martedì.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Panorama – No a nuove prove, mercoledì Trump sarà «assolto» dal Senato
Tema: Stati Uniti

Va verso la conclusione il processo di impeachment di Donald Trump. Nella notte tra venerdì e sabato il Senato Usa ha respinto, con una maggioranza di 51 a 49, la richiesta di ascoltare altri testimoni e raccogliere altri documenti. La testimonianza di John Bolton, ex consulente per la sicurezza nazionale di Trump, secondo il quale il presidente avrebbe davvero chiesto all’Ucraina di indagare sulle attività del figlio del rivale Joe Biden, Hunter, minacdando come ritorsione il ritiro di tutti gli aiuti, anche militari, non è stata dunque ammessa. Anche i senatori repubblicani critici con il presidente, pur giudicando «sbagliato e inappropriato» il suo comportamento, hanno ritenuto che Donald Trump non debba essere rimosso dalla sua carica.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  D’Argenio Alberto – Guerrera Antonello 
Titolo: Zero sconti dopo Brexit
Tema: Dopo Brexit

La Brexit non è affatto finita. Presto inizierà un altro scontro campale tra Regno Unito e Ue. Perché, dopo l’uscita ufficiale di Londra del 31 gennaio, partiranno trattative cruciali per i rapporti post Brexit tra i due blocchi. Qui si capirà lo spessore politico del premier britannico Boris Johnson e allo stesso tempo saranno negoziati decisivi per il futuro delle economie e degli equilibri geopolitici occidentali.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  … 
Titolo: Panorama – Domani il mandato di Barnier per il nuovo trattato con Londra
Tema: Dopo Brexit

Domani si conoscerà il mandato negoziale che Bruxelles potrà conferire al caponegoziatore Michel Barnier: «È tempo di cominciare a guardare avanti – ha detto Barnier – Lunedì presenterò la bozza del mandato per la trattativa con il Regno Unito. Una cosa è chiara: gli interessi dell’Unione europea, di ogni Stato membro e di tutti i nostri cittadini vengono prima». Il primo ministro britannico Boris Johnson, da parte sua, sta preparando – secondo The Daily Telegraph – un ampio sistema di controlli alle dogane, che funzioni da arma negoziale nelle trattative con Bruxelles e spinga l’Unione a più miti consigli: il sistema si applicherebbe a tutti ‘ben’ importati ed esportato e non solo a una piccola proporzione come era previsto nei precedenti piani del governo di Londra.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Romano Sergio 
Titolo: L’ago della bilancia – Clima e riforma delle pensioni non sono né «destra» né «sinistra»
Tema: Politica Bce

Le parole «destra» e «sinistra» sono ancora usate per definire la linea politica di un partito o di un governo. Viktor Orban, presidente dell’Ungheria, e Jaroslav Kaczynski, leader del partito polacco Legge e Giustizia, sarebbero destra, mentre Pedro Sánchez, capo del governo spagnolo, e Bernie Sanders, potenziale candidato alla presidenza degli Stati Uniti, apparterrebbero alla grande famiglia della sinistra occidentale. In realtà le due categorie si sono progressivamente allargate per ospitare persone meno facilmente identificabili e diventano, col passare del tempo, sempre più imprecise. Ammetto che in alcuni casi queste distinzioni tradizionali sembrino ancora utili e comprensibili.
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