Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 21 gennaio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere
– Reddito di cittadinanza, i dati dell’Inps
– World Economic Outlook, le previsioni sull’Italia
– Libia, il piano dell Ue

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Virginia Piccolillo
Titolo: Salvini si manda a processo – Processo a Salvini con il sì leghista
Tema: Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere
Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini, come aveva chiesto l’ex ministro. E ha detto no alla proposta del presidente della Giunta per le Immunità parlamentari del Senato, Maurizio Gasparri, appoggiata da 4 di Forza Italia e Alberto Balboni di Fratelli d’Italia. La maggioranza, polemicamente, aveva disertato la Giunta. Se non ci sarà una proposta diversa da mettere al voto, il via libera ai magistrati sarà definitivo. Il leader leghista ha ribadito di essere pronto a farsi incarcerare. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio lo attacca: «È passato dal sovranismo al vittimismo». E sottolinea che la scelta di bloccare la nave fu una decisione di Salvini.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Liana Milella
Titolo: “Processate Salvini” Firmato Salvini – Caso Gregoretti, Salvini si manda a processo da solo
Tema: Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere

Caso Gregoretti, dal Senato arriva il primo via libera all’autorizzazione a procedere nei confronti dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. Dopo un’accesa battaglia, sono i senatori della Lega a dire si al processo per il leader. Nell’aula di Sant’Ivo alla Sapienza a prendere parte alla seduta decisiva della giunta per le Autorizzazioni e le immunità di palazzo Madama ci sono solo i dieci senatori del centrodestra. La maggioranza, infatti, decide di disertare i lavori. Pertanto, decisivi in giunta i 5 leghisti che bocciano la relazione del presidente Gasparri il quale chiedeva di negare l’autorizzazione a procedere per il capo della Lega. «Risolviamola una volta per tutte» è stata la sfida di Salvini prima del voto. «È passato dal sovranismo al vittimismo», commenta il capo 5 Stelle Luigi Maio. Mentre Zingaretti denuncia l’uso politico della giustizia da parte del leader leghista.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Massimo Franco
Titolo: Il commento – Prese in giro bipartisan – La presa in giro (bipartisan) di presenti e assenti
Tema: Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere
Il notista politico del quotidiano milanese giudica uan “sceneggiata” quella che si è svolta ieri nella Giunta per le immunità del Senato, dove Matteo Salvini ha fatto votare i membri leghisti “a favore del processo contro se stesso”. L’obiettivo di Salvini, scrive, “era di potersi presentare da vittima della «giustizia politica» all’elettorato del 26 gennaio. Lo ha centrato grazie ai numeri nella giunta e alla tattica dilatoria della coalizione di governo, che per identici motivi voleva rinviare ogni decisione a dopo le elezioni regionali. Certo – aggiunge – quando la Lega sublima la sua manovra proponendo un giorno di digiuno in onore di Salvini, rischia di sfiorare il ridicolo. Ma l’intera vicenda – sottolinea – è immersa in un tatticismo di Palazzo esasperato, e senza il minimo rispetto per regole utilizzate e abusate con disinvoltura”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Stefano Folli
Titolo: Il punto – L’autolesionismo della tattica Pd – Su Salvini il Pd si fa male da solo
Tema: Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere
Stefano Folli evidenzia le contraddizioni che hanno caratterizzato il comportamento del governo e del Pd nella vicenda della nave Gregoretti. “E’ raro infatti – sostiene – assistere a un fenomeno così evidente di autolesionismo. In un primo tempo si è cercato di mandare Salvini a processo per l’episodio della nave militare Gregoretti […] E già questo passaggio denota scarsa preveggenza nel valutare i pro e i contro non solo morali del caso. Nel momento in cui si dichiara che Salvini va combattuto sul piano politico e non giudiziario, si fa il contrario”. La maggioranza ha poi disertato l’aula delle giunta per le immunità “in base a ragioni alquanto pretestuose” lasciando “l’avversario incontrastato al centro della scena”. Il  “palcoscenico” sul quale Salvini è salito per gli ultimi giorni di campagna elettorale “glielo ha fornito – scrive – la maggioranza di governo”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Giornale 
Autore:  Alessandro Sallusti
Titolo: L’editoriale – Di barconi e di mutande
Tema: Caso Gregoretti, la Lega vota per l’autorizzazione a procedere

Alessandro Sallusti commenta in modo sarcastico la decisione della giunta per le immunità del Senato di mandare a processo il leader della Lega, prendendo spunto  dalla notizia dell’assoluzione del vigile di Sanremo “presunto assenteista” ripreso dalle teleacamere a timbrare “in déshabillé” il cartellino. Scrive che, dopo la decisione della Giunta, “sono in mutande” anche Pd e Cinque Stelle, perchè pensavano di processare Salvini solo dopo le elezioni in Emilia-Romagna, ” per non trasformarlo in martire di libertà”. Ma, aggiunge “per certi versi è in mutande anche Matteo Salvini, che ieri, votando contro se stesso per drammatizzare gli ultimi giorni di campagna elettorale, se perde le elezioni rischia ora davvero di essere condannato e mettere così fine alla sua brillante carriera politica”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Maria_Teresa Meli
Titolo: Zingaretti e la volata in Emilia «Ma se perdiamo il governo tiene»
Tema: Elezioni in Emilia Romagna, la strategia del Pd

Nicola Zingaretti sarà in Emilia Romagna a fare campagna elettorale giovedì mentre in questi giorni, a turno, tutti i dirigenti del Pd stanno battendo palmo per palmo quella che a giorni potrebbe non essere più la regione rossa per eccellenza. Ma anche in quel caso, assicura il segretario, «il governo non cadrebbe». Il leader del Partito democratico, comunque, è speranzoso. Una vittoria consoliderebbe la sua strategia (e la sua segreteria). «Il Pd – dice ai suoi – è più forte ed è centrale nelle relazioni politiche e nel rapporto con la società. Il voto del 4 marzo del 2018 è archiviato». Il segretario è convinto che l’iniziativa di apertura nei confronti di Giuseppe Conte abbia portato i 5 Stelle ad aprire all’ipotesi di una alleanza politica con il Pd. Ormai, spiegano al Nazareno, una parte importante del Movimento rifiuta apertamente l’equidistanza. «C’è una forte spinta a stare nel campo del centrosinistra», . Un altro tassello importante, a giudizio del segretario, è rappresentato dall’apertura del dialogo con le Sardine. Per questa ragione Zingaretti è sempre molto attento a non mettere il cappello su quel movimento. «Sono un patrimonio di tutti perché sono persone che si muovono per difendere valori costituzionali e democratici che sentono aggrediti dalla cultura dell’odio, del disprezzo delle regole e dell’aggressione al diverso», ha precisato ieri. Comunque, il Pd ha aperto con le Sardine un canale di comunicazione riservato che fa ben sperare i vertici dem.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Federico Geremicca
Titolo: Analisi – Le Sardine salveranno Bonaccini – Dalle Sardine la spinta vincente per Bonaccini
Tema: Regionali dell’Emila Romagna

Geremicca afferma che le rinnovte speranze di vittoria del tandem Zingaretti-Bonaccini alle regionali dell’Emilia Romagna sono in larga parte dovute al nuovo clima creato dal movimento delle Sardine: la mobilitazione della società civile che ne è derivata hanno “ridato coraggio ad un centrosinistra impaurito”. Ma le checes di vittoria di Bonacini sonono dovute anche, aggiunge, al suo buon governo della regione e agli errori commessi da Salvini negli ultimi giorni (“Esagerazioni («liberiamo l’Emilia-Romagna»). Contraddizioni («non voglio il processo, voglio il processo»). Oppure scivoloni, come il brutto video per mettere alla berlina una giovane sardina”) e che ne hanno offuscato l’immagine: “L’ultima settimana, insomma, ha mostrato qualche crepa nella macchina da guerra della propaganda leghista. E Bonaccini sa che a volte si pub vincere anche per errori dell’avversario”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore: Giovanni Orsina
Titolo: Analisi – No, daranno ossigeno alla Lega – Ma Santori può dare l’assist a Borgonzoni
Tema: Regionali dell’Emila Romagna
Opposto il perere di Giovanni Orsina sul possibile esito delle elezioni in Emilia Romagna. Secondo il politologo, ”
l’alleanza di destra-centro a trazione salviniana può giocarsi delle buone carte” nella eregione, e “perfino le Sardine potrebbero aiutarla”. Le Sardine, sostiene, potrebbero “rivelarsi meno dannose per il leader leghista di quanto non si pensi (osi speri), e magari perfino aiutarlo. Per quattro ragioni. Perché ne hanno confermato la centralità nello spazio pubblico, e chi sta al centro parte sempre in vantaggio. Perché con l’andar del tempo paiono essersi rinchiuse sempre di più nei tradizionali spazi simbolici e culturali della sinistra, e c’è da chiedersi quanto il loro messaggio sia riuscito a superare i confini dell’elettorato progressista più convinto e mobilitato. Perché alla sinistra hanno si dato entusiasmo, ma di certo non contenuti originali, confermando quanto sia difficile da quella parte il rinnovamento. Perché chiudendosi nei tradizionali spazi simbolici e culturali della sinistra, e riproducendone i contenuti, potrebbero aver ulteriormente irritato e respinto quella parte dell’elettorato, maggioritaria ormai anche in Emilia Romagna”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore: Ezio  Mauro
Titolo: L’editoriale – Il pieno e il vuoto della sinistra – Il pieno e il vuoto
Tema: Sardine

Il movimento delle Sardine – scrive l’ex direttore del quotidiano – ha colmato il vuoto che si era creato “in mezzo alla politica italiana”, come se – aggiunge – “il sistema, giunto sull’orlo dello squilibrio tra destra e sinistra, sentisse il bisogno di compensare l’interpretazione feroce che il populismo stava dando del Paese, allontanandolo dall’immagine di sé coltivata nel lungo Dopoguerra di crescita e progresso”. Ne individua i caratteri distintivi in “due concetti, la spontaneità (e quindi l’autonomia e la libertà, pur nel prendere parte – per fortuna – al confronto politico) e la gratuità, cioè la capacità di fare politica senza altro tornaconto che non sia l’interesse generale”. Ed esorta il Partito democratico a costruire l’alternativa alla destra partendo dal nuovo “sentimento di sinistra” che sta nascendo nelle piazze delle Sardine, e “non dalle tattiche” Mobilitando – conclude – “le persone non soltanto come elettori, ma molto di più come cittadini”
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore: Marco Mobili  – Giovanni Parente
Titolo: Pace fiscale, Entrate a caccia di chi paga solo le prime rate – Condoni, parte la caccia del Fisco a chi non paga le rate
Tema: Pace fiscale, la stretta dell’Agenzia delle Entrate

Il quotidiano eeconomico annuncia oggi in apertura la stretta dell’Agenzia delle Entrate contro i «furbetti delle rate»: nel mirino i contribuenti che hanno concordato una pace fiscale, sfruttando i benefici dei condoni, segnatamente quelli dei 2019, ma poi hanno pagato solo la prima o le prime rate scappando dagli altri debiti fiscali L’agenzia delle Entrate ha inviato le istruzioni agli uffici per monitorare e attivare il recupero con sanzioni e interessi nei confronti di chi ha aderito alle sanatorie su processi verbali di constatazione, avvisi di accertamento e liti pendenti. Discorso diverso per i casi di «lieve inadempimento»: a chi ha versato in ritardo o in modo insufficiente le Entrate presenteranno il conto con la maggiorazione degli interessi
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Giorgio Pogliotti  – Claudio Tucci
Titolo: Retribuzioni, operai e impiegati destinatari del taglio al cuneo fiscale – Industria, il taglio del cuneo premia operai e impiegati
Tema: Taglio del cuneo fiscale, la platea dei beneficiari
Secondo un’analisi elaborata sui dati Inps dallo studio Fusco&Partners,saranno gli impiegati e gli operai a beneficiare maggiormente del taglio del cuneo fiscale finanziato dalla legge di Bilancio con 3 miliardi per quest’anno e 5 miliardi per il 2021 (destinati a diventare 6 miliardi). Il nuovo bonus destinato ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 40mila euro impatta soprattutto sulle retribuzioni tra 26.600 e 35mila euro – la cosiddetta fascia media – che hanno, ex novo, 100 euro netti mensili in più, cifra che decresce progressivamente a 80 euro, per attestarsi a 16 euro per chi dichiara 39mila euro di reddito. Mentre i redditi medio-bassi (fino a 26.600 euro) beneficiano del bonus Renzi “potenziato”; in sostanza, con un’integrazione di 20 euro raggiungono i 100 euro di aumento netto complessivo. In totale sono 16 milioni i lavoratori dipendenti beneficiari dell’operazione “taglio del cuneo”, 4,3 milioni in più rispetto alla platea che oggi percepisce gli 80 euro. Il decreto legge attuativo che è alle ultime limature tecniche, è atteso ad uno dei prossimi consigli dei ministri, per essere operativo da luglio.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Claudia Voltattorni
Titolo: Reddito a 2,5 milioni di persone Le imprese? Una su tre in rosso
Tema: Reddito di cittadinanza, i dati dell’Inps

A  poco meno di un anno dalla partenza, il reddito di cittadinanza ha coinvolto 2,5 milioni di beneficiari che ricevono il sussidio mensile attraverso la «card» gialla ricaricabile di Poste Italiane e sono entrati nel percorso di reinserimento nel mondo del lavoro. L’assegno medio è di circa 500 euro (493) e Campania e Sicilia risultano le regioni con il maggior numero di beneficiari – 574mila e 466mila – con il Sud che detiene il 56% delle richieste totali e anche l’importo più alto del 7%. Dal Nord le richieste arrivano da 463mila famiglie (28%) e Piemonte, Lombardia e Veneto insieme arrivano a 188.000 famiglie beneficiarie. L’Emilia si ferma a 39.170. Dal Centro Italia le richieste sono state 268mi1a (16%), mentre gli importi sono rispettivamente più bassi del 14 e dell’8%. Solo l’1% dei beneficiari riceve oltre 1.200 euro al mese. I nuovi dati del sostegno partito lo scorso aprile sono stati diffusi dall’Osservatorio Inps in base alle domande arrivate al 7 gennaio 2020. E una vera e propria fotografia del sussidio con 1,6 milioni di domande presentate: 1,1 sono state accolte, quasi 500mila invece sono state rifiutate. E si scopre che la misura è percepita al 90% da italiani, mentre solo il 6% degli extracomunitari ne beneficia.
Nel frattempo il 30% delle imprese si dichiara in perdita. Secondo i dati diffusi dal ministero delle Finanze sulle dichiarazioni Ires e Irap dell’anno d’imposta 2017, solo il 63% delle società ha dichiarato un reddito d’impresa rilevante ai fini del pagamento dell’Ires, mentre il 7% ha chiuso in pareggio. Male quindi per un’impresa su tre (+1,4% rispetto al 2016) con la contrazione che ha colpito soprattutto le persone fisiche(-7,3%) e le società di persone (-4,3%).
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Carlo Bertini
Titolo: Riforma delle pensioni e meno Irpef il governo studia la nuova manovra – Riforma delle pensioni nella manovra Via quota 100, ma flessibilità in uscita
Tema: Riforma delle pensioni, il piano del governo

Il governo intende inserire nella prossima manovra economica due obiettivi ambiziosi, riforma Irpef e riforma, se pur parziale, delle pensioni. Sempre facendo attenzione a non allarmare i mercati con ipotesi dirompenti. «Il confronto che si terrà lunedì prossimo sulle pensioni servirà ad avviare un percorso per pensare a una riforma sulla flessibilità in uscita più stabile e più duratura della sperimentazione di Quota 100», spiega il ministro del lavoro Nunzia Catalfo dei 5stelle. E la volontà di fare presto è confermata dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Barena del Pd. «Se riuscissimo ad introdurre dentro la prossima manovra, un intervento sull’ Irpef e un provvedimento pensionistico per superare quota cento non sarebbe poco».
In particolare, si sta facendo strada nel governo l’ipotesi di rendere facoltativa l’uscita anticipata con il ricalcolo tutto col sistema contributivo, come proposto ieri – in un’intervista a La Repubblica – dal presidente dell’Inps, Pasquale Tridico. «Se scelgo il contributivo, siccome tanto verso e tanto prendo, me ne posso andare quando voglio», sintetizza Baretta.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Giu.Fer. 
Titolo: Il Fondo monetario: il mondo è in «modesta ripresa» Ma salgono le disuguaglianze
Tema: World Economic Outlook, le previsioni sull’Italia

Kristalina Georgieva, nuovo numero uno del Fondo monetario internazionale, spiega che il nuovo World Economic Outlook, presentato ieri a Davos, prevede «luci e ombre» per l’economia globale. Tradotto: ancora incertezza. «Si vedono i primi segni di stabilizzazione, sebbene su un livello basso», afferma l’economista bulgara, ma «la crescita mondiale rimane fiacca e non ci sono chiare indicazioni di una svolta». Idem per l’Italia, dove «la crescita è molto modesta, il debito è alto e la produttività bassa, inferiore a quella degli altri Paesi», sostiene Gita Gopinath, capo economista del Fmi. E vero che il Fondo ha migliorato le stime sull’Italia, il cui Prodotto interno lordo nel 2019 sale dello 0,2% invece di restare invariato, come previsto lo scorso ottobre. Ma «il progresso è molto piccolo e la crescita è ancora molto bassa e vicina a zero», afferma Gopinath, spiegando che «l’Italia ha beneficiato della politica monetaria accomodante e dei tassi di interesse molto bassi». Come dire: la spinta è venuta soprattutto dalla Bce, più che per merito della politica nazionale. Le raccomandazioni sono sempre le stesse: «Ridurre gradualmente il debito pubblico e introdurre misure per incoraggiare la crescita, fondamentale nel rapporto per misurare il debito». Crescita che, nelle proiezioni per i prossimi due anni, rimane «molto modesta». II Fmi stima un aumento dello 0,5% del Pil nel 2020 e dello 0,7% nel 2021, rispetto a una media dell’area euro, rispettivamente, dell’1,3% e dell’1,4%.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Federico Fubini
Titolo: Il commento – Guerra fredda (a Davos) – A Davos la guerra fredda per il dominio tecnologico
Tema: Davos, in scena la rivalità Usa – Cina
La “guerra fredda” in atto tra Stati Uniti e Cina, scrive Federico Fubini, sarà al centro dei lavoridel World Economic Forum di Davos,  dove oggi parlano (in momenti diversi, s’intende) Trump e poi il vicepremier cinese Han Zheng. I recenti accordi sui dazi rappresentano solo una fragile tregua, e dimostrano che la guerra commerciale partita da qui due o tre anni fa non è affatto finita. Del resto il gelo fra superpotenze, annota,Fubini  lo si legge già nel programma di Davos. l’agenda è ricca di incontri pubblici dai titoli come «Un futuro modellato da una corsa al riarmo tecnologica» o «L’impatto globale di una guerra fredda tecnologica» e “beninteso tutte le star e gli altissimi dirigenti dei colossi americani e cinesi saranno qua. Solo che, in pubblico, si tengono a distanza. Non una sola volta gli uni e gli altri accettano di partecipare agii stessi incontri. Lo stesso vale anche per i delegati dei governi”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Messaggero 
Autore:  Marco Conti
Titolo: Missione libica al via con l’Onu – Libia, il piano della Ue: truppe delle Nazioni Unite e rilanciare subito Sophia
Tema: Libia, il piano dell Ue

Cambiare la “missione Sophia”, a cominciare dal nome, predisporre la forza di interposizione Ue in modo da essere pronti quando il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite darà il via libera.E’ quanto è stato proposto alla  riunione dei ministri degli esteri dei ventisette paesi dell’Unione europea, in vista di una decisione definitiva da assumere al summit del 17 febbraio. L’alto rappresentante dell’Ue Josep Borrell e il ministro degli esteri Luigi Di Maio  hanno rilanciato – seppur con qualche sfumatura diversa – sia la missione di interposizione che la missione Sophia. Di Maio, ha spiegato che la «riattivazione» della missione Sophia per monitorare il rispetto dell’embargo all’export di armi verso la Libia può essere «un punto di partenza», ma la missione va «smontata» e poi «rimontata» in maniera «completamente diversa». Ovvero non può tornare ad essere considerata una missione “salva-migranti”, ma deve essere orientata alla lotta al traffico d’armi. E’ per questo che Borrell parla di «rifocalizzazione» della missione, anche se non è ancora chiaro cosa dovrebbero fare gli equipaggi delle navi qualora dovessero imbattersi in qualche zattera o barcone. Novità potrebbero arrivare sul fronte dei migranti dall’incontro che oggi avranno i ministri Di Malo (Esteri) e Lamorgese (Interni) con la vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas, che coordina il lavoro dell’esecutivo europeo per arrivare a un nuovo patto sulle migrazioni e l’asilo, e con la commissaria Ue agli Affari interni Ylva Johansson.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Francesco Battistini
Titolo: Libia, la Ue rilancia Sophia «Riattiveremo la missione» Contrasterà il traffico d’armi
Tema: Libia, il piano dell Ue

Alla fine la scelta di Sophia è l’unica, vera proposta sulla Libia uscita dalla conferenza di tregua di Berlino. «Rianimeremo» la missione navale, dicono gli europei. Proprio lei: l’invisa Operazione Sophia, varata nel 2015 e poi «distrutta e abbandonata sotto il signor Salvini» (parole del ministro degli Esteri lussemburghese, Jean Asselborn), quella che nella sua «comprensione basica l’opinione pubblica italiana collega solo al salvataggio dei migrant!» (citazione di Josep Borrell, responsabile Esteri Ue). Di Maio s’affretta a spiegare che Sophia tornerà solo per bloccare le armi, non per salvare barconi.
a missione, infatti, verrà  da febbraio riformulata. «Ci concentreremo soprattutto sul traffico d’armi», dice Borrell. Perché la Pax Libica comincia da lì, ripete da mesi l’inviato dell’Onu, Ghassam Salamé. E la risoluzione Onu 1970/2011, sull’embargo alle forniture belliche, non è mai stata rispettata da nessuno. D’ora in poi serviranno invece controlli satellitari, più aerei, nuovi droni. Di missione Ue, di peacekeeping o di caschi blu – sono tutti d’accordo – è prematuro parlare.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Messaggero 
Autore:  Romano Prodi
Titolo: L’analisi – Il bicchiere di Berlino mezzo vuoto sulla Libia
Tema: Libia, la Conferenza di Berlino
Romano Prodi riflette sui risultati cui è pervenuta la Conferenza di Berlino sulla Libia. Scrive che “il bicchiere è più vuoto che pieno perché non sono stati apprestati gli strumenti tecnici e non sono state decise le sanzioni concrete per fare rispettare la tregua e, soprattutto, l’embargo delle armi. Inoltre i protagonisti della guerra, cioè il primo ministro Serraj ed il generale Haftar, sono rimasti chiusi nelle loro stanze e non si sono fisicamente incontrati. II che obbliga a dubitare ancora di più sulla durata della tregua anche perché, mentre a Berlino si discuteva, a Tripoli sono ripresi gli scontri armati”. .Ma aggiunge: ”
bisogna tuttavia constatare che a Berlino l’Europa ha cominciato a giocare un possibile ruolo in questo conflitto così vicino a noi, ma che fino ad ora ci ha visti divisi e, di conseguenza, impotenti. La Germania ha infatti aperto una finestra per un possibile accordo fra i Paesi europei. Un accordo che inserirebbe anche l’Europa almeno fra le potenze regionali. […] la Cancelliera tedesca ha dimostrato di essere in grado di iniziare con qualche possibilità dl successo il difficile compito di rendere fra di loro compatibili la politica francese e quella italiana nei confronti della Libia. Credo – conclude – che sia per noi conveniente assecondare questo tentativo perché solo con un’intesa fra Francia e Italia è possibile iniziare una politica capace di portare la pace in Libia e di progettare una politica di sviluppo del Mediterraneo”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Marco Bresolin
Titolo: Intervista a Ylva Johansson – “Situazione in Libia preoccupante Ma la Ue sa difendere i suoi confini”
Tema: Libia, il rischio terrorismo

La situazione in Libia è «preoccupante» pe r Ylva Johansson, commissario Ue con delega agli Affari Interni e Sicurezza. Ma per la socialdemocratica svedese – che oggi arriva in Italia per raccogliere i contributi di Roma sul piano-immigrazione Ue – non c’è un allarme-terrorismo specifico dal Paese nordafricano. Perché, dice, «non esiste alcun legame concreto tra immigrazione e terrorismo». «Gli allarmi nel nostro sistema di informazione Schengen – spiega – sono legati a individui sospetti di essere coinvolti in attività di terrorismo, non al crescente numero di migranti. Negli ultimi anni, l’Ue ha fattosforzi significativi per mettere in sicurezza le frontiere esterne e per prevenire possibili infiltrazioni attraverso le rotte dei migranti. Terrorismo e immigrazione sono temi molto diversi che non dovrebbero essere con fusi».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Riccardo Barlaam
Titolo: La scelta del New York Times: l’anti Trump dovrà essere donna
Tema: Usa, primarie democratiche: l’endorsement del NyT

La direzione del New York Times, in una mossa insolita, ha deciso di schierarsi apertamente per le primarie democratiche, che cominciano il 3 febbraio, scegliendo i suoi, anzi le sue, candidate preferite. Si tratta delle due senatrici Elizabeth Warren e Amy Klobuchar. Due candidate che rappresentano le due anime del partito democratico: una più spostata a sinistra, verso le posizioni radicali, e l’altra centrista, dialogante, che cerca di unificare più che di rompere. Al momento la Warren è tra i quattro frontrunners democratici in testa nei sondaggi di opinione, sugli undici candidati rimasti in corsa: Sanders, John Biden e Pete Buttigieg. Ma la senatrice Klobuchar piace all’ala moderata e centrista dei democratici e non dispiace neanche ai moderati del Great Old Party. Da tutti le è riconosciuta la grande capacità “a fare unità”, “a stringere accordi”. Potrebbe riuscire nella missione impossibile di unificare le due anime del partito dietro la sua bandiera e forse, secondo il Nyt, anche a unire il paese, mai così diviso in due come ora dopo tre anni di presidenza Trump
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  F.Ramp. 
Titolo: “Warren e Klobuchar, due donne di sinistra per la Casa Bianca”
Tema: Usa, primarie democratiche: l’endorsement del NyT

Nalla breve corrispondenza da New York, Federico Rampini scrive:”Il più importante giornale americano non aveva mai preso posizione così presto, in passato. Prima ancora che si aprano le primarie democratiche (il 3 febbraio in Iowa),l’Editorial board del New York Times, cioè la direzione che cura la pagina degli editoriali e dei commenti, fa la scelta femminista. dà il suo endorsement a due donne in lizza per la nomination, Elizabeth Warren ed Amy Klobuchar […]  La prima è senatrice del Massachusetts, uno Stato liberal per eccellenza, e si è affermata sulla scena politica con Occupy Wall Street, come paladina dei consumatori contro i banchieri La Klobuchar è senatrice del Minnesota, meno celebre, i sondaggi nazionali l’accreditano de14% dei consensi […] Le due sono agli antipodi politicamente: la Warren propone riforme di tipo socialista; la Klobuchar invece è una moderata che potrebbe ambire a catturare i voti del centro se Biden crolla”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

CORRIERE DELLA SERA
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

LA REPUBBLICA
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

LA STAMPA
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

IL MESSAGGERO
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

IL GIORNALE
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

LIBERO QUOTIDIANO
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

IL FATTO QUOTIDIANO
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

SCARICA L'APP