Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 27 marzo 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Corona virus: l’Europa non trova unità
– Corona virus: Risalita dei contagi
– Mario Draghi sempre più presente
– Politica: unità necessaria
– La Bce passa all’azione
– Economia italiana: Cura Italia giusto ma insufficiente
– Virus: gli Stati Uniti superano la Cina

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Onida Valerio 
Titolo: Stato-Regioni, le clausole di supremazia non servono – Perché le clausole di supremazia non servono
Tema: Lotta al virus: contrasto Stato- regioni
Molti nei giorni scorsi, vedendo provvedimenti di emergenza adottati da Regioni o Comuni con contenuti talora del tutto analoghi, ma non coincidenti o addirittura apparentemente in contraddizione con quelli adottati a livello nazionale, e prima che l’articolo 2 dell’ultimo decreto legge del 25 marzo facesse chiarezza in proposito, si sono domandati se non ci sia una qualche “falla” nel sistema istituzionale che renda incerta o sbagliata la distribuzione delle competenze fra Stato ed enti territoriali, se manchi nel sistema una clausola “di supremazia” che consenta allo Stato di sostituirsi alle Regioni nelle materie di loro competenza (come la sanità), o se manchi una adeguata disciplina generale in tema di misure di emergenza. In realtà, per restare al tema della sanità, oggi in campo, il sistema delle competenze costituzionali è abbastanza chiaro. La tutela della salute dal punto di vista legislativo è competenza “ripartita”, nel senso che spetta allo Stato fissare i principi fondamentali e alle Regioni la disciplina di dettaglio. Dal punto di vista amministrativo vale il principio di sussidiarietà.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Intervista a Giovanni Toti – «La Liguria sta tenendo Misure differenziate per far ripartire l’Italia»
Tema: Lotta al virus: contrasto Stato- regioni

La sua Liguria sta reggendo all’urto: «Con tutta la cautela e la prudenza possibili, davanti ai segnali che indicano come l’epidemia stia rallentando la sua crescita, devo dire che il nostro sistema sanitario ha funzionato, nelle strutture, nel personale medico e dirigenziale». E per questo Giovanni Toti, che della Regione è presidente, prova a guardare avanti. Pensa sia già tempo di tornare alle normali attività? «Ora siamo ancora alle prese con un lockdown necessario per proteggere il Sud e le aree contigue a quella del focolaio della Lombardia. Ma è ora di iniziare a ragionare su come differenziare le misure di contenimento sul territorio. Una cosa sono Bergamo, Brescia, un’altra il resto d’Italia. […] Serve un graduale ritorno alla normalità: come in una guerra, c’è chi sta al fronte e chi dalle retrovie pensa anche ai rifornimenti. Si deve agire a scacchiera, non si può bloccare a tempo indeterminato la filiera economica del Paese. Serve coraggio: non possiamo chiedere sacrificio solo a medici e infermieri».
In Liguria come vi state muovendo? «Assieme al sindaco di Genova Bucci fin dall’inizio ci siamo battuti perché non chiudessero i cantieri pubblici più importanti. Ovviamente in sicurezza, hanno continuato a lavorare quelli per il ponte Morandi, quelli per mettere in sicurezza il territorio: sono simboli, oltre che opere che serviranno per la ripresa».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Giornale 
Autore:  Sallusti Alessandro 
Titolo: L’osceno scaricabarile contro le regioni del nord
Tema:  Lotta al virus: contrasto Stato- regioni

Ma quale «solidarietà nazionale» invocata dal presidente della Repubblica e millantata dal premier Conte che ieri, alle strette, ha detto «sì» a una cabina di regia dell’emergenza con le opposizioni.
Non solo, a oggi, la maggioranza giallo-rossa non ha alcuna intenzione di ascoltare il centrodestra ma ha avviato una operazione di sciacallaggio nei confronti dei governatori del Nord, scaricando colpe e responsabilità di ritardi e inefficienze su Fontana e Zaia, presidenti di Lombardia e Veneto. Con l’avvicinarsi di decisioni impopolari (altro che chiusura solo fino al 4 aprile) e di scadenze drammatiche (servono altri soldi, ma le casse sono vuote), i partiti di maggioranza cercano di passare il cerino nelle mani dell’opposizione, aprendo una tardiva «cabina di regia» e mettendo in croce i suoi governatori, il che ben ci fa capire in che mani siamo. Di questo passo ci si va sicuramente a schiantare, occorre un cambio di linea, di visione, di competenza, uscire dalla rissa politica che si sta accedendo.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Iossa Mariolina 
Titolo: Lombardia, balzo dei contagi L’ipotesi: fatti più tamponi Gli Usa superano Cina e Italia -I contagi tornano a salire Il caso dei numeri lombardi
Tema: Corona virus: Risalita dei contagi

«I numeri non sono buoni. Sono preoccupato», aveva detto già in mattinata il governatore della Lombardia Attilio Fontana. «C’è stato un balzo nella provincia di Milano, un dato di crescita molto forte», ha confermato nel pomeriggio l’assessore regionale Giulio Gallera, poco prima che arrivassero i dati nazionali della Protezione civile. Ed è infatti la Lombardia, ieri, ad aver pesato di più su questa inaspettata risalita della percentuale di crescita della curva del contagio. Ma che cosa è accaduto? Perché la curva risale proprio nella regione più flagellata? «Quando ho visto il dato così forte ho chiamato gli ospedali milanesi — ha spiegato Gallera — , che però non hanno evidenziato una crescita di accessi ai pronto soccorso. Anzi, mi hanno riferito che rispetto ai giorni scorsi la pressione sugli ospedali è stabile. Una spiegazione potrebbe essere che si tratta di una crescita nel numero dei tamponi fatti in questi giorni».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Gallione Alessia – Montanari Andrea 
Titolo: I dati gelano le attese Ripartono i nuovi casi Fontana: preoccupato
Tema: Corona virus: Risalita dei contagi

A far affievolire quella luce in fondo al tunnel che si era accesa anche qui, nella terra più martoriata, è stato lo stesso governatore lombardo Attilio Fontana che, con i dati di un’altra giornata di battaglia arrivati dal fronte, ha lanciato l’allarme: «Purtroppo il numero dei contagiati è aumentato un po’ troppo rispetto alla linea dei giorni scorsi. Le analisi le lascio ai tecnici, ma personalmente sono preoccupato». Perché è così, con un altro balzo dei positivi nella regione-epicentro del virus (2.543 in 24 ore su 4.492 casi italiani) e con altre 387 vittime, che si interrompe anche la frenata nel Paese. Anche se, dicono dalla Protezione civile, è importante osservare come la velocità del contagio sia rallentata.
Di fronte a questi numeri, Gallera dice di aver «sentito un peso». Ma, poi, spiega, «mi sono confrontato con i tecnici e ho capito che forse erano legati a una strategia di allargamento dei tamponi e non andavano presi in maniera negativa».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Intervista a Pier Ferdinando Casini – «Il Paese avrà bisogno di chi ha più credibilità»
Tema: L’Italia post virus italiano avrà bisogno di credibilità

Pier Ferdinando Casini, lei tifa per un governo di unità nazionale? «C’è un tempo di guerra e c’è un tempo di pace. Ora siamo in tempo di guerra: le diserzioni non sono possibili. Adesso il governo Conte deve essere sostenuto da un’ampia maggioranza parlamentare perché una crisi oggi finirebbe per aggravare l’emergenza. Poi si farà punto a capo e inizierà una stagione nuova. Ma per l’oggi vorrei dare dei consigli ai miei colleghi». Quali? «Innanzitutto di leggere poco i sondaggi perché non c’è niente di piu rapido della trasformazione del consenso in rabbia. L’Italia è un grande Paese dove la gente in guerra combatte con il capo, però poi, quando l’emergenza sanitaria sarà finita, rimarrà la catastrofe economica, ci saranno migliaia e migliaia di persone che perderanno il posto di lavoro e si aprirà una fase drammatica. I sondaggi di ora non varranno più».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Intervista ad Antonio Tajani – Tajani: «CoIlaboriamo Ma Palazzo Chigi decida assieme a noi»
Tema: Politica: unità necessaria

Ha appena votato per via telematica al Parlamento europeo — misure per fondi di emergenza sanitaria e aiuti alle compagnie aeree — e la parola chiave da usare a Bruxelles come a Roma per Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia, è una sola: «Collaborazione». Il governo ha detto sì ad una cabina di regia in Parlamento con i capigruppo di tutti i partiti per affrontare la crisi. Soddisfatti? «E un segnale positivo, ma non basta. Noi siamo disposti a dare il nostro contributo, ma serve un tavolo politico con Conte e i leader dell’opposizione per confrontarsi sulle grandi decisioni strategiche; poi chiediamo un altro luogo di confronto tra il ministro Gualtieri e i responsabili economici dei nostri partiti, e infine un coordinamento parlamentare come quello previsto. In più, serve che ogni provvedimento sia affidato a due relatori, uno di maggioranza e uno di opposizione».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Messaggero 
Autore:  Mulè Giorgio 
Titolo: L’intervento – Quando è il momento di lavorare insieme soprattutto in politica
Tema: Politica: unità necessaria
Da quando lo spettro dell’epidemia è divenuto reale, noi italiani, costretti nelle nostre case, cerchiamo di stare insieme ritrovandoci affacciati alle finestre a cantare l’inno per esorcizzare il primo divieto assoluto imposto dal virus: stare insieme, appunto. Questo balsamo dell’anima dà il senso di una comunità e ci fa dire che sì, torneremo ad abbracciarci e a stare insieme. Prendo spunto da questa considerazione per trasferirla alla politica. E’ oramai opinione condivisa che questo non può essere il tempo delle divisioni e che anzi obbliga tutti a una moratoria sulle ideologie. Per questo trovo incomprensibile che il Presidente del Consiglio, al quale spetta secondo Costituzione dirigere la politica del governo essendone responsabile, non abbia ancora accolto la mano tesa dell’opposizione di centrodestra.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: La Nota – La scommessa Europea E italiana Del premier
Tema: Mario Draghi sempre più presente

Lo scarto di Giuseppe Conte nei confronti dell’Europa va letto come il rifiuto di accettare un aiuto calibrato su criteri precedenti all’epidemia del coronavirus. Dire di «no» alla bozza preparata ieri dal Consiglio dell’Ue risponde alla volontà di trovare strumenti finanziari completamente nuovi per accompagnare la ricostruzione delle nazioni europee; e di aggrapparsi a un puntello solido per acquistare forza con gli interlocutori continentali e rendere più credibile il dialogo tra maggioranza e opposizione. E il puntello si chiama Mario Draghi. «Siamo in sintonia, è una crisi simmetrica contro la quale serve un’azione straordinaria», ha spiegato ieri il premier, facendo proprie le proposte dell’ex presidente della Bce, affidate al londinese Financial Times. Su questo sfondo, la sponda di Draghi può rivelarsi preziosa per l’Italia e le altre nazioni che chiedono strumenti finanziari diversi.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Folli Stefano 
Titolo: Il punto – Lo scenario Draghi e i giochi di palazzo
Tema: Mario Draghi sempre più presente

Come spesso accade nei passaggi storici, da un certo punto in poi tutto accade molto in fretta. Giorni fa il premier Conte auspicava per l’Italia il “fondo salva-Stati” (Mes): se lo augurava senza condizioni capestro, ma comunque lo voleva. Ieri sera lo stesso Conte ha rifiutato per un paio d’ore le conclusioni del Consiglio europeo che pure non contemplavano l’aggiornamento del Mes, e ha chiesto insieme alla Spagna «strumenti d’intervento innovativi», in mancanza dei quali «non disturbatevi, faremo da soli». Il tema del giorno era l’intervento di Draghi sul Financial Times. Nel quale l’ex presidente della Bce lanciava un clamoroso avvertimento all’Europa per salvarla dal precipizio della recessione che si sta aprendo sotto i suoi piedi. Il virus può uccidere l’Unione oppure può costringerla a ritrovare un progetto, al di là delle incertezze, dei ritardi e delle burocrazie. Questo intervento da grande europeo, e come tale molto politico, veniva commentato in Parlamento in una chiave tutta domestica: il segno che Draghi sarebbe disponibile a sostituire Conte alla testa di un governo di solidarietà nazionale. Lettura legittima, ma del tutto errata. Prima che all’Italia, Draghi ha parlato a un’Europa in cui riemergono le chiusure nazionali, ma senza adeguate leadership.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Barbera Alessandro 
Titolo: Il manifesto di Draghi scuote il Palazzo Ma l’ex governatore allontana le sirene
Tema:  Mario Draghi sempre più presente

Per seminare il caos nei palazzi è bastata una lettera. L’imbarazzo con cui la maggioranza accoglie l’intervento dell’ex numero uno della Banca centrale europea rappresenta bene le difficoltà di un paese stretto fra l’emergenza sanitaria e la tenuta dei conti, gli equilibri politici interni e quelli internazionali. Quando Draghi dice che «in tempi di guerra i debiti aumentano» vuol dire che l’Unione può uscire viva dal coronavirus solo dotandosi di uno strumneto comune, gli eurobond. In molti, nelle capitali europee, pensano che solo uno con la credibilità di Draghi posa affrontare una sfida simile, magari attraverso un governo di unità nazionale.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Giornale 
Autore:  Signore Adalberto 
Titolo: Conte teme il governissimo Finta apertura all’opposizione
Tema: Mario Draghi sempre più presente

Il fantasma di Mario Draghi aleggia da settimane ai piani alti di Palazzo Chigi, dove Giuseppe Conte sa benissimo che sulla figura dell’ex presidente della Bce potrebbe facilmente saldarsi una maggioranza trasversale con tutti dentro in grado di affrontare in maniera più corale quella che con tutta evidenza è la più grave emergenza nazionale dai tempi del dopoguerra Ne è consapevole da tempo il premier, ma il fatto che mercoledì sera Draghi abbia deciso di battere un colpo lo ha innervosito non poco. Il timore, infatti, è che qualcosa si sia messo in moto, perché – questa la riflessione che Conte ha condiviso con un suo collaboratore – è difficile pensare che uno prudente come l’ex banchiere centrale abbia deciso di prendere carta e penna e inviare al Financial Times una lettera con i suoi suggerimenti per arginare la crisi senza prima farne partecipe il Quirinale. Se davvero, dunque, è partito il tentativo di creare un governo di unità nazionale, secondo Conte ci sarebbe anche la benedizione del Colle.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Romano Beda 
Titolo: Aiuti Ue: ultimatum dell’Italia, poi l’intesa – Ue, 14 giorni per misure anti crisi
Tema: Corona virus: l’Europa non trova unità

Riuniti in teleconferenza per la terza volta in tre settimane i leader europei hanno discusso per quattro ore ieri di una possibile risposta congiunta allo shock economico provocato dal coronavirus. I 27 hanno chiesto ai ministri delle Finanze della zona euro di presentare nuove proposte entro 14 giorni. La linea di frattura tra i Paesi membri era emersa evidente fin da mercoledì dopo che nove governi avevano proposto l’emissione di coronabond per contrastare il rischio di depressione. Durante la riunione era emerso da Roma e da Bruxelles che alcuni Paesi, tra cui l’Italia e la Spagna, avevano deciso di bloccare l’adozione di conclusioni negoziate tra i Ventisette a livello diplomatico. Secondo Palazzo Chigi, durante la riunione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto ai partner di «reagire con strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati (…) a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Lops Vito 
Titolo: «Acquisti senza tetto»: la svolta Bce fa crollare lo spread a 158 punti – L’arsenale Bce raffredda lo spread
Tema: Svolta BCE

In attesa di un accordo sui coronabond in sede Ue, la Bce con una decisione senza precedenti apre un paracadute per i Paesi più in difficoltà per l’emergenza pandemia, a cominciare dall’Italia: secondo il regolamento del nuovo programma di acquisti Pepp da 750 miliardi, potrà essere superata la soglia massima finora applicata del 33% per ogni singolo emittente di bond sovrani; la Banca centrale potrà potrà inoltre comprare debito da 70 giorni a 30 anni, inclusi BOT, cambiali e bond delle aziende. Un annuncio che ha fatto precipitare lo spread BTp Bund di oltre 20 punti a quota 158. Bene anche le Borse, alla terza seduta consecutiva di acquisti: i listini europei hanno riuso in rialzo dopo una partenza in rosso (Milano +0,7%), trascinati dall’ennesimo rally di Wall Street (+6,1%).
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bufacchi Isabella 
Titolo: Lagarde potenzia ancora il Qe: via i limiti ad acquisti per Paese
Tema: Svolta BCE

«Non ci sono limiti al nostro impegno per l’euro», aveva detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, commentando in un tweet il programma di acquisti temporaneo e straordinario Pepp (Pandemic emergency purchase programme), da 750 miliardi di euro, per contrastare la pandemia di coronavirus. E un primo limite, uno dei più pesanti del Qe europeo, è effettivamente saltato a sorpresa tra le pieghe dei dettagli attuativi del programma mirato alla pandemia. Con una decisione storica, i vecchi limiti sull’emittente e sulla singola emissione di Stati ed enti sovrannazionali (come Mes e Bei), rispettivamente del 33% e del 50%, non si applicheranno nel programma Pspp (Public sector purchase programme) sugli asset pubblici del Pepp. Questo intervento, che smonta una regola che sembrava fosse stata scolpita nella pietra, conferma che la pandemia è una crisi straordinaria da affrontare con azioni altrettanto straordinarie: la Bce della Lagarde, che sarebbe pronta anche a sottoscrivere gli eurobond o i coronabond, ha capito l’urgenza e l’eccezionale gravità della crisi in corso: sicuramente più dei Governi degli Stati dell’area dell’euro.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caizzi Ivo 
Titolo: Scontro in Europa sugli aiuti – L’Ue spaccata su eurobond e aiuti No di Roma, rinvio di due settimane
Tema: Corona virus: l’Europa non trova unità 

II summit dei 27 capi di Stato e di governo, in una surriscaldata teleconferenza di sei ore, non è riuscito a superare tutte le divisioni su come affrontare le pesanti conseguenze economiche del coronavirus. Alla fine il presidente belga del Consiglio Ue, Charles Michel, ha reso noto il mandato dei leader ai ministri finanziari dell’EurogrupPo di «presentarci proposte entro due settimane», che «dovrebbero tenere in considerazione la natura senza precedenti dello choc», in modo da «rafforzare la nostra risposta con ulteriori azioni inclusive». Con questo rinvio si è superato lo strappo dei premier di Italia e Spagna, Giuseppe Conte e Pedro Sanchez, rappresentativi dei due Paesi membri più colpiti dal Covid19, che hanno rigettato il compromesso «insufficiente» sostenuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel e da altri Paesi nordici, auto-definitisi «frugali» per la limitata disponibilità a spendere per investimenti comunitari. Conte aveva chiesto entro io giorni «una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  t.c – a.d’a 
Titolo: La brutta Europa – Eurobond, nulla di fatto Da Roma, Parigi e Madrid ultimatum all’Unione
Tema: Corona virus: l’Europa non trova unità 

Il premier Giuseppe Conte dà un ultimatum di dieci giorni all’Europa: entro la fine della prossima settimana l’Italia pretende «una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo». Nel video summit tra i leader europei, il presidente del Consiglio non è solo. Per sei ore porta avanti l’affondo insieme allo spagnolo Pedro Sanchez. E a chiedere gli Eurobond per reagire alla recessione da Covid-19 ci sono anche Emmanuel Macron, il portoghese Antonio Costa e poi ancora i leader di Irlanda, Lussemburgo, Belgio, Slovenia e Grecia. Il gruppo dei nove autore della dirompente lettera della vigilia con la quale chiedevano di sfatare il tabù dei titoli a dodici stelle. Sull’altro fronte l’austriaco Sebastian Kurz, l’olandese Mark Rutte e gli altri falchi del Nord che vogliono rinviare ogni decisione. Coperti da Angela Merkel. Finisce con un compromesso: entro due settimane arriverà un piano Ue. Ora la lotta si sposterà sui contenuti. Che sarà giornata di battaglia lo si capisce sin dalla mattina, quando gli ambasciatori si scontrano sulla bozza di conclusioni da far planare sulle scrivanie dei leader. Nessun riferimento agli Eurobond.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  MA.BRE. 
Titolo: La Ue litiga. Le imprese: ora fondi italiani – L’Europa litiga sulla ricetta anti-crisi
Tema: Corona virus: l’Europa non trova unità 

Dopo quasi sei ore di negoziati, il Consiglio europeo è riuscito a trovare un’intesa sul testo di conclusioni per rispondere all’emergenza Coronavirus. Ma si tratta di un’intesa minima, su un documento estremamente generico che manca di concretezza.
Nulla di concreto comunque. La formulazione è stata volutamente generica, senza alcun riferimento esplicito a possibili misure, perché al momento non c’è accordo sulle strade da seguire. Al tavolo del summit è andato in scena uno scontro molto duro con due fronti contrapposti: l’Italia e gli altri Paesi del Sud da una parte, la Germania e i nordici dall’altra. Niente condizioni per l’uso del Fondo Salva-Stati per i primi. Niente Eurobond per i secondi.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Per la Cig servono 13 miliardi al mese – Governo a caccia di 30 miliardi Ne servono 13 al mese per la Cig
Tema: Economia italiana: serve maggior liquidità
«Consentiteci di lavorare, vorremmo potenziare ancora di più questo intervento». Quello lanciato dal premier Conte al Senato prima di un’altra giornata complicata nel confronto europeo suona come un appello. Una chiamata corale, anche alle opposizioni, a lavorare per far crescere un nuovo decreto anticrisi che per il governo non potrà valere meno di 25 miliardi. Ma che Palazzo Chigi vorrebbe appunto veder salire almeno fino a quota 3. Conti permettendo. Perché ogni giorno che passa offre elementi nuovi per misurare il peso di una crisi enorme.  In questo conto, 4,6 miliardi sono legati all’estensione della Cassa integrazione, allargata dal decreto Marzo a tutte le imprese, anche con un solo dipendente, e gli altri 8,9 all’esplosione degli strumenti tradizionali già presenti nell’ordinamento. Nonostante i numeri enormi, l’Authority dettaglia una prospettiva “prudente”, che distingue i settori più colpiti da quelli risparmiati e ipotizza un ricorso ai nuovi ammortizzatori sociali un po’ più contenuto rispetto a quello indicato dalla relazione tecnica al decreto.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Longo Morya 
Titolo: Aiuti insufficienti, serve più liquidità
Tema: Economia italiana: serve maggior liquidità

«Siamo sommersi dalle richieste di moratorie da parte delle imprese». «Tutti gli imprenditori chiedono liquidità per far fronte ai pagamenti, dagli stipendi agli affitti, in questo periodo di chiusura». Basta parlare con qualunque responsabile crediti o corporate di qualunque banca (Il Sole 24 Ore l’ha fatto con le maggiori in Italia), per capire quanto sia pesante la situazione: le imprese hanno un disperato bisogno di liquidità per restare in vita mentre quasi tutta Italia è sbarrata in casa. Circa il 60%del sistema produttivo del Paese è ormai fermo, il che equivale a qualcosa come 10-15 miliardi di Pil persi ogni settimana. Servono dunque misure senza precedenti per evitare che il blocco temporaneo diventi per troppe imprese un crack definitivo. Il problema è che le misure messe in campo dal Governo con il decreto Cura Italia sono da tutti considerate giuste, ma insufficienti.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: «Il Dl solo primo passo, urgente più liquidità per le imprese»
Tema: Economia italiana: serve maggior liquidità

Il decreto Cura Italia è «necessario e importante», ma non è sufficiente, ci sono aspetti da «rafforzare e perfezionare», servono «interventi rapidi e urgenti» per affrontare le conseguenze che questa emergenza determinerà sulle imprese e sull’economia, prima che diventino irreversibili. È l’esordio della memoria che Confindustria ha consegnato al Senato. Indicando alcuni obiettivi prioritari: evitare che in un momento di fortissima contrazione della liquidità siano le imprese a dover anticipare il pagamento della cassa integrazione ai lavoratori; posticipare e anche rateizzare tutti i pagamenti fiscali e contributivi per le imprese piccole, medie e grandi, evitando di drenare risorse che, a causa di chiusure e rallentamenti della produzione, vengono a mancare; potenziare tutti i sistemi di garanzia per sostenere la liquidità a breve e a lungo termine. In uno scenario che viene «correttamente equiparato ad una guerra».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Strade vuote, solitudine e paura Così il virus spegne Manhattan
Tema: Virus: gli Stati Uniti superano la Cina

In questa guerra al coronavirus il tocco di una mano è come un colpo di pistola. Il controllore del traghetto che porta a Lower Manhattan, dall’altraparte del fiume, oggi non ritira il mio biglietto per paura di toccarlo. Mi invita a gettarlo in un cestino, senza vederlo. La città che non dorme mai è spenta da cinque giorni. A New York le probabilità di ammalarsi sono dieci volte più elevate che nel resto del paese. Nove milioni di persone racchiuse in uno spicchio di terra, con 28mila abitanti per miglio quadrato. Ogni giorno cinque milioni di persone – come me – si spostano usando la rete dei trasporti pubblici, i treni, la metropolitana infinita aperta 24 ore su 24, i bus e i traghetti. Oggi sembra una piazza d’armi: non c’è nessuno oltre me. La nuova Grande Depressione si vede già: la Fed prevede un calo del Pil del 50% nel trimestre e una disoccupazione al 30%, tre volte più alta dei tempi della crisi subprime.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Il sorpasso dell’America sulla Cina Boom di casi, 3 milioni di disoccupati
Tema: Virus: gli Stati Uniti superano la Cina

Più di 3 milioni di nuovi disoccupati. Mille morti per il coronavirus, con i casi in crescita verticale: oltre 81.000, è il tetto più alto nel mondo, superate in un colpo solo Cina e Italia. Oggi la Camera dei Rappresentanti dovrebbe approvare il super pacchetto da 2.200 miliardi, varato l’altro ieri, mercoledì 25 marzo, dal Senato. Tra le misure è previsto anche il potenziamento dei programmi federali e statali per i senza lavoro. E una carenza strutturale del polveroso welfare state americano. Le statistiche ufficiali mostrano che solo il 20-30% dei richiedenti ottiene il sostegno.  Sempre ieri gli Usa hanno superato la soglia dei mille morti per Covid-19. Sono più di 1.100, stando all’ultimo aggiornamento. Il contagio corre ad alta velocità nello Stato di New York, con 33 mila infettati e 366 morti, circa la metà rispetto al totale del Paese. E con il sindaco Bill de Blasio che avverte: «Dobbiamo dire la verità il virus può contagiare mezza città», cioè circa quattro milioni di persone. Ma i focolai si stanno moltiplicando e i 16 Governatori si sono dichiarati contrari alla linea di Trump: impensabile che si possa tornare alla normalità entro il 12 aprile.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Lombardi Anna 
Titolo: Il sorpasso degli Usa Ora sono il cuore della pandemia
Tema: Virus: gli Stati Uniti superano la Cina

È un tragico salto in avanti quello compiuto ieri dagli Stati Uniti che in un solo giorno spodestano non solo l’Italia, ma pure la Cina, dal triste podio di Paese più infettato del mondo. Sono infatti ormai almeno 82.404 i malati di coronavirus accertati in America. Lo dicono i dati pubblicati dal New York Times quando in Italia è già tarda sera e anche quelli forniti dalla Johns Hopkins University. Siamo dunque ben oltre gli 80.539 casi registrati ieri in Italia, certo. Ma il sorpasso riguarda perfino gli 81.661 casi cinesi: un primato che finora speravamo nessuno potesse raggiungere. In 24 ore è d’altronde salito pure il numero di morti: ieri sera erano 1.178. Altro che America pronto a riaprire a Pasqua come sperava Donald Trump dunque: con 330 milioni di abitanti gli Stati Uniti sono il terzo Paese più popoloso del mondo e il numero dei contagiati è certamente più esteso, visti i ritardi e la lentezza con cui qui si stanno facendo tamponi, rispetto ad altri Stati.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Vecchi Gian_Guido 
Titolo: Test (negativo) per il Papa I giorni solitari di Francesco che oggi prega a San Pietro
Tema: Tampone per il Papa: negativo

Il Papa sta bene: ieri mattina, da Casa Santa Marta, è filtrata la notizia che Francesco ha fatto un tampone di controllo ed è risultato negativo al Coronavirus. Dalla Santa Sede non arrivano comunicazioni ufficiali, silenzio assoluto. Ma certo le conferme ufficiose hanno sopito i timori di mercoledì, quando si era saputo del primo caso di contagio nella Domus Sanctae Martae, l’albergo vaticano dove il Papa vive dall’inizio del pontificato. Ad essersi infettato è un monsignore italiano della Segreteria di Stato che da anni alloggia a Santa Marta e ora è ricoverato al Gemelli. Si parla di un altro funzionario della Segreteria, con la febbre, isolato e sotto controllo. Sono così scattate le procedure già applicate negli ambulatori e negli uffici della Terza Loggia dopo il primo contagio, il 5 marzo: disinfezione degli ambienti e controlli e tamponi su tutte le persone venute a contatto con il paziente contagiato.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Santevecchi Guido 
Titolo: Pechino ora si barrica Confini chiusi per gli stranieri
Tema: Pechino chiude i confini

Pechino ha ancora paura. Dalla mezzanotte gli stranieri non potranno più entrare in Cina, anche se hanno un visto sul passaporto o un permesso di residenza stabile. «E una misura straordinaria e temporanea», avvisa il ministero degli Esteri cinese e spiega che «non c’era alternativa per rispondere all’attuale situazione dell’epidemia, come hanno fatto molti altri Paesi». Da giorni, con i numeri dei contagi interni scesi a pochissime unità, Pechino batte sul rischio dei «casi importati» dall’estero, che potrebbero innescare una seconda ondata dell’epidemia. Non si vede senso di rivalsa nazionalista in questa operazione Cina Proibita per i cittadini del resto del mondo. Xi Jinping è consapevole dell’importanza della legione straniera di tecnici, imprenditori, scienziati, insegnanti che da anni alimentano con le loro competenze e i loro investimenti la crescita della seconda economia del mondo..
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica Venerdi 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: La lezione di Confucio
Tema: Pechino chiude i confini

Dalla débâcle al trionfo in poche settimane: è spettacolare il rovesciamento nell’immagine della Cina. È presto per fare bilanci sull’aspetto sanitario, perché un’epidemia può avere recrudescenze, però la gestione di questa crisi da parte di Xi Jinping ci ha già riservato più di una sorpresa. All’inizio il suo regime sembrava avviato verso una spirale di crisi, interna e internazionale. L’insabbiamento delle notizie sul contagio a Wuhan, le censure e le menzogne, la persecuzione degli eroici dottori che avevano lanciato l’allarme: tutto questo aveva determinato una vera catastrofe, ovviamente sanitaria ma anche politica. Sembrava certo che la Cina avrebbe pagato un alto prezzo in termini di reputazione internazionale. Le sue colpe nell’occultare l’epidemia, presto denunciate nel mondo intero, furono seguite da sanzioni: il divieto di ingresso per i cinesi, deciso dagli Stati Uniti e dall’Italia, oltre che una precauzione anti-contagio era anche una sorta di castigo verso una nazione inaffidabile. Altre sanzioni implicite vi si aggiungevano sul fronte economico. Se Xi abbia per un attimo temuto che il suo potere potesse vacillare, forse non lo sapremo mai. Quello che vediamo – dall’esterno, e con il beneficio d’inventario sui dati medici ufficiali che il governo di Pechino ci fornisce- è un ribaltamento spettacolare. Ma Xi sta probabilmente riuscendo nel suo duplice intento: convincere i suoi sudditi che vivono in un Paese meglio governato dei nostri; instillare in noi il dubbio che la democrazia sia meno capace di tutelare la sicurezza e perfino la vita dei cittadini
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cotroneo Rocco 
Titolo: La taglia degli Usa su Maduro «Ci sta inondando di cocaina»
Tema: Taglia su Maduro
In Venezuela Nicolás Maduro è alla guida di un «narcostato», è al vertice di una gang di trafficanti di cocaina e dev’essere arrestato al più presto. L’amministrazione Trump lancia una sorta di offensiva finale contro il regime chavista, approfittando delle difficoltà economiche del Venezuela aggravate dal contagio e dal crollo del prezzo del petrolio. Il dipartimento di Stato ha anche offerto una taglia di 15 milioni di dollari per chi collaborerà all’arresto di Maduro, e io milioni per ognuno degli altri accusati, tutti pezzi grossi del chavismo. L’accusa principale è che il vertice del regime di Caracas, in collaborazione con una fazione dissidente delle Farc colombiane (la guerriglia è ufficialmente sciolta), stia «inondando gli Stati Uniti di cocaina».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Mastrolilli Paolo 
Titolo: Gli Stati Uniti incriminano Maduro “Narcoterrorista”
Tema: Taglia su Maduro

Gli Stati Uniti hanno incriminato il presidente venezuelano Nicolas Maduro per traffico di droga. Le accuse di narcotraffico contro il suo regime giravano da tempo, ma ora sono state formalizzate a Washington dal segretario alla Giustizia Barr e dai procuratori di New York e Miami. Da diversi anni, gli oppositori e le organizzazioni specializzate nella ricerca sulla vendita degli stupefacenti accusavano Caracas di usare questo commercio per riempire illegalmente le sue casseforti. Lo scorso anno l’ex vice presidente Tareck El Aissami era stato incriminato nella corte federale di Manhattan per narcotraffico, mentre il dipartimento al Tesoro aveva accusato della stessa attività Diosdado Cabello, ex presidente dell’Assemblea Nazionale e potentissimo alleato di Maduro. Ora però il bersaglio diventa direttamente Maduro, incriminato per narcoterrorismo e cospirazione allo scopodi esportare cocaina negli Usa, ma anche possesso di armi. Washington ha offerto anche una taglia da 15 milioni di dollari a chiunque fornisca notizie per la sua cattura. Con lui è stata accusata una dozzina di altre persone, fra cui membri del governo, ufficiali dell’intelligence, e guerriglieri del gruppo colombiano della Farc, che usano da sempre la cocaina per finanziarsi.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Foglio 
Autore:  … 
Titolo: Editoriali – Maduro il narcotrafficante
Tema: Taglia su Maduro

In piena emergenza coronavirus, ieri gli Stati Uniti hanno aumentato la pressione sul regime venezuelano, annunciando un’azione penale per narcotraffico contro il presidente venezuelano Nicolás Maduro, accompagnata da una taglia di 15 milioni di dollari per chiunque aiuterà ad arrestarlo. L’annuncio è stato fatto dal procuratore generale William P. Barr in conferenza stampa assieme al responsabile della Drug Enforcement Administration e ai due procuratori capo federali di Manhattan e Miami. Maduro “ha permesso di utilizzare il Venezuela come un posto sicuro per il narcotraffico e ha inondato gli Stati Uniti di cocaina”, ha detto Barr. Anche altri 14 funzionari ed ex funzionari venezuelani sono stati incriminati. E’ la prima volta in assoluto che accuse del genere arrivano contro un capo di stato in carica.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

CORRIERE DELLA SERA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

LA REPUBBLICA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

LA STAMPA

Leggi l’articolo da:
 PC/Tablet   SmartPhone

IL MESSAGGERO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

IL GIORNALE

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

LIBERO QUOTIDIANO

Leggi l’articolo da:
 PC/Tablet   SmartPhone

IL FATTO QUOTIDIANO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

SCARICA L'APP