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SINTESI IN PRIMO PIANO – 28 febbraio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Il virus spaventa le Borse che brucia 14 miliardi.
– Vertice a Napoli tra Conte e Macron: dai confini aperti a Tav e Fincantieri.
– Si allontana  l’ipotesi “governissimo”.
– Ilva, ultimatum del Comune sui fumi.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Virus, crescono anche i guariti – Il bilancio – Caos governo-Regioni sul numero dei contagi
Tema: Covid 19

La disposizione del ministero della Salute è perentoria, ma sembra difficile che possa essere rispettata dalle Regioni. Perché impone che la comunicazione del numero dei contagiati da coronavirus sia affidata esclusivamente all’Istituto superiore di sanità e non — come accade adesso — alla Protezione civile che raccoglie i dati provenienti da tutta Italia. E tanto basta per scatenare una guerra tra istituzioni, ma anche a generare caos in una materia tanto delicata come quella relativa al numero di malati, deceduti e guariti. Soprattutto in un momento di grande preoccupazione per quanto sta accadendo nel nostro Paese ormai arrivato a 650 persone positive al test, 17 vittime e 45 pazienti guariti. Con il paradosso che gli stessi esperti del dicastero si contraddicono tra loro e forniscono cifre diverse persino sul bollettino ufficiale quotidiano.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Monaci Sara 
Titolo: «Presto un fondo di emergenza come per il terremoto del 2012»
Tema: Intervista ad Attilio Fontana – Covid 19

Presidente, rivedrete le scelte dell’ordinanza contro il rischio coronavirus? La prossima settimana cosa accadrà? “Dobbiamo aspettare gli esiti dell’applicazione delle misure più drastiche, occorrono almeno cinque o sei giorni. Tra domani e dopodomani valuteremo”. Le scuole crede riapriranno? “Non dobbiamo deciderlo noi, ce lo devono dire i medici, gli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità. Fino a qui abbiamo seguito quelle indicazioni. Nessuno di noi è un medico”. Ha la percezione di come stiano evolvendo i contagi in Lombardia, la sede del principale focolaio? La situazione è stabile, il numero dei malati gravi è in percentuale sempre la stessa, il numero delle guarigioni aumenta. Rifletteremo a breve su questo trend”. Non crede che la comunicazione di questa emergenza, e anche le scelte, siano state eccessive? “Nessuno di noi auspica la prosecuzione di questa situazione. Ma ripeto, non ci possiamo dividere tra chi è a favore e chi è contrario: i medici ci devono dare indicazioni”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: C’è un mondo che alza i muri contro l’Italia – Di Maio: Paese sicuro Ma tredici Stati chiudono le frontiere
Tema: Covid 19

Come il contagio, dilaga rapida anche l’impopolarità dell’Italia, che si scopre terzo Paese al mondo per numero di contagi da coronavirus dopo Cina e Corea del Sud. «In Italia si può venire tranquillamente, sono coinvolti solo 10 Comuni» rassicura il ministro degli Esteri Luigi Di Maio davanti al moltiplicarsi di Stati che alzano il muro, vietando l’ingresso a chi arriva dalla Penisola, o addirittura bloccando viaggiatori e turisti alle frontiere. Trattati come untori, umiliati e respinti. Era accaduto a Mauritius, il 24 febbraio, a un gruppo di turisti partiti per il viaggio dei sogni da Lombardia e Veneto. È accaduto ieri, di nuovo, a una sessantina di passeggeri arrivati all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv da Bergamo, Venezia, Milano e Roma: bloccati al loro arrivo e rispediti indietro a causa delle restrizioni decise nelle ore precedenti dal ministro dell’Interno Aryeh Deri per fronteggiare l’emergenza dopo l’annuncio, ieri, del primo caso di coronavirus nel Paese.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Sallusti Alessandro 
Titolo: Il paese non è fragile chi lo guida invece si
Tema: Covid 19

Milano prova a ripartire. Dopo i bar riaprono musei e il Duomo, anche perché altrimenti qualcuno avrebbe dovuto spiegare in base a quale principio scientifico e medico non si rischia più il contagio davanti a un aperitivo mentre il pericolo permane se si tratta di pregare o ammirare uno dei tanti capolavori di cui è ricca la città. Ma adesso bisogna velocemente andare oltre e tornare alla piena normalità, che è poi l’unica ricetta per sconfiggere paure irrazionali e facili allarmismi. Uso la logica e mi affido al parere degli esperti che hanno dato il via libera: se si può andare tranquillamente in bar, ristoranti, chiese e musei, perché non a scuola o allo stadio, dove al momento permangono divieti e limitazioni che da soli valgono a tenere lontani i turisti e a creare paure (cosa penseranno all’estero i milioni di persone che vedranno domenica in tv giocare Juventus-Inter a porte chiuse?). E a proposito di turisti. Ieri il governo ha convocato la stampa estera per spiegare al mondo che si può venire tranquillamente in Italia senza correre rischi
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Testata:  Foglio 
Autore:  Cerasa Claudio 
Titolo: Il guaio dei pompieri che fanno i piromani
Tema: Covid 19

L’incredibile bolla di paura all’interno della quale si ritrova oggi il nostro paese ci ricorda, se mai ce ne fosse bisogno, che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro degli allarmisti, dove la sovranità tende ad appartenere a un popolo di piromani che di tanto in tanto, dopo aver appiccato un qualche fuoco, prova allegramente, e come se nulla fosse, a trasformarsi in uno spensierato popolo di pompieri. La propensione naturale dell’Italia a mettere in campo un esercito di piromani travestiti da pompieri è emersa con una certa chiarezza negli ultimi giorni, durante i quali una buona parte della classe dirigente del nostro paese ha alimentato, con vocazione per l’appunto alla piromania, un sentimento di paura, di terrore, di panico e di spavento che- in modo rocambolesco – oggi sta cercando di disinnescare.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Palmerini Lina 
Titolo: Mattarella-Salvini, ripresa di dialogo sui temi della crisi
Tema: Colloquio Mattarella – Salvini

Non si è parlato di Esecutivi istituzionali, né di Governo attuale o di future maggioranze. È la prima cosa che vogliono rimarcare al Quirinale per sgombrare subito il tavolo da ricostruzioni che accreditano un coinvolgimento del capo dello Stato nelle manovre politiche di cui si parla in questi giorni in Transatlantico. Voci che per ora non hanno l’attenzione di Sergio Mattarella che non vede fatti nuovi o significativi. Un conto infatti è l’attivismo di Salvini, altro è il ruolo del Colle che in questo contesto emergenziale ritiene utile creare un clima di collaborazione. Certo, il faccia a faccia che ieri ha accordato al leader della Lega segnala la novità di una ripresa di dialogo guardando all’allarme coronavirus e ai suoi aspetti economici e finanziari non solo strettamente sanitari.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  M. Gu. 
Titolo: Salvini a colloquio da Mallarella Duello tra partiti sul governissimo
Tema: Ipotesi “governissimo”

L’inciucio non c’è. Ma dietro le smentite ufficiali e le polemiche sul «governissimo», evocato a gran voce dalla Lega per contrastare le pesanti conseguenze del coronavirus sull’economia italiana, Salvini e Renzi sembrano spinti dallo stesso desiderio: mandare a casa il premier. Il primo Matteo lo grida ai quattro venti («Conte è inadatto») e il secondo Matteo, se pure non lavora alla spallata in asse con il leader del centrodestra, non si strapperebbe i capelli. Per il fondatore di Italia Viva, Conte ha sbagliato la gestione dell’emergenza. E se nella Enews di due giorni fa aveva criticato«gli errori di comunicazione» che «hanno prodotto un danno enorme all’estero, oltre che in Italia», ora pensa a un «esecutivo con dentro tutti» e rimanda la resa dei conti: «Quando l’emergenza sarà rientrata parleremo del futuro del governo».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Orsina Giovanni 
Titolo: Un governo arrivato al capolinea
Tema: Ipotesi “governissimo”

Il coronavirus, lo sanno ormai pure i sassi, è pericoloso soprattutto per gli organismi debilitati. Ciò che vale peri corpi fisici sembra valere metaforicamente anche per quelli sociali: l’Italia è un organismo politico debolissimo e patisce molto il morbo. Alcune delle nostre debolezze hanno radici di lungo periodo. L’assenza di coordinamento fra i vari livelli amministrativi e il loro vizio di scaricare le responsabilità l’uno sull’altro, con effetti devastanti sulla già scarsissima fiducia degli italiani nelle istituzioni. Il carattere isterico, schizofrenico e cacofonico del dibattito pubblico. L’incapacità patologica di tenere minimamente da conto l’interesse nazionale. Altri difetti, tuttavia, sono di natura non strutturale ma congiunturale, e dipendono dalla fragilità politica del secondo gabinetto Conte, che l’emergenza sta mettendo impietosamente in risalto. Il governo è debole per almeno tre ragioni. Innanzitutto perché nei due anni trascorsi dal voto del marzo 2018 l’elettorato è cambiato in profondità. Il governo è fragile, in secondo luogo, perché la prima colonna della maggioranza, il Movimento 5 stelle, nessuno sa più che cosa sia, chi lo guidi, dove voglia andare. Infine, perché la seconda colonna, il Partito democratico, ha subito una scissione, e il vero padre del Conte bis, Matteo Renzi, punta in maniera sempre più esplicita all’infanticidio.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Minzolini Augusto 
Titolo: Il retroscena – Quell’opzione «unità nazionale» con vista Colle –
Ma l’unità nazionale resta sul tavolo Renzi: «Eleggerà il capo dello Stato»
Tema: Ipotesi “governissimo”

AIla fine la suggestione del governo di unità nazionale, da non credere, trova proseliti anche nel Pd. In una Montecitorio su cui aleggia il Coronavirus, Luciano Pizzetti di Cremona, cioè un vicino della «zona rossa», già sottosegretario nel governo Renzi, ammette platealmente un giudizio di marca leghista: «Conte è imbarazzante». Da lì comincia un excursus sul da farsi: «Il problema è culturale, per i 5 Stelle la ragion di Stato è un concetto oscuro. Risultato: il governo italiano ha tirato fuori il numero dei contagi e il Pil è precipitato; gli altri Paesi Ue lo hanno tenuto nascosto e il loro Pil è rimasto dov’era. Varrebbe davvero la pena per combinare qualcosa di mettere in piedi un governo aperto a Salvini sulle riforme istituzionali. Il Pd? Lasciamo stare!».
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Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Caporale Antonello 
Titolo:  “Nessun inciucio, l’unica soluzione sono le elezioni” – “Mai con Renzi, un imboscato che teme il voto”
Tema: Intervista a Giorgia Meloni – Ipotesi “governissimo”

Lei, Giorgia Meloni, dall’opposizione si gode il teatro. “Voleva cavalcare il virus ma per troppa foga, dal momento che è un neofita, si è fatto disarcionare dall’epidemia. Con quel maglioncino da combattimento si fa inquadrare nella sala della Protezione civile per dare l’idea dell’unico uomo al comando nell’emergenza nazionale. Nel giorno della disgraziata novità passa in rassegna tutte le televisioni, e fa salire così altra ansia. Non gli basta. Passa un giorno, poi un altro e, per vendicarsi di Salvini, si mette a sparare sull’ospedale di Codogno. Una dichiarazione fuori misura, che fa fare all’Italia una figura barbina”. II leghlsta Fontana con la mascherin a da Batman non è stato da meno. Con una mossa da kamikaze ha fatto fuori nei dieci secondi di un video scellerato la Lombardia laboriosa e seria. “Un peccato veniale. Tanta ingenuità e poco altro”. Salvinl la chiama al governo di unità nazionale. “Matteo ha mille doti, alcune anche nascoste. È così imprevedibile, ipercinetico… Non so cosa abbia detto a Mattarella. Ma io sono tradizionalista: il nuovo governo passa per le urne”. Cosi fa un favore a Conte. “Conte non lo digerisco, è un pericolo per l’Italia. Ciò detto…” Renzi le fa venire ancora più i brividi. “Gioca a nascondino dietro le colonne di questo Palazzo. E’ un imboscato, ha bisogno delle mura, deve stare coperto. Se andassimo al voto lui cadrebbe, puf, per terra”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Franco Massimo 
Titolo: La Nota – La spallata della Lega è diventata un boomerang
Tema: Ipotesi “governissimo”

La manovra è risultata troppo scoperta, nella sua strumentalità. Per questo, pur scattando nel momento in cui il premier Giuseppe Conte è apparso indebolito dalla gestione dell’epidemia di coronavirus, si è risolta in un nulla di fatto. Peggio: in un boomerang contro il leader della Lega, Matteo Salvini, e di rimbalzo contro il capo di Iv, Matteo Renzi, indicato come sua sponda nella maggioranza. L’idea di un governo di unità nazionale giustificato, così è stato presentato, dall’emergenza sanitaria, è apparso qualcosa di diverso: un espediente per far dimettere Conte e cambiare la coalizione. Soprattutto, ha scoperto l’affanno che Salvini sta vivendo nei ruolo di oppositore, a dispetto dei sondaggi lusinghieri; e il nervosismo dei renziani in una maggioranza nella quale si muovono con margini più stretti
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: Il retroscena – Un’ipotesi che il Colle non considera
Tema: Ipotesi “governissimo”

L’ipotesi che il duo Renzi-Salvini punti a far cadere Conte e a sostituirlo scommettendo sul collasso parallelo dell’esecutivo e dell’Italia sotto gli effetti del coronavirus, al Quirinale non vogliono neppure prenderla in considerazione. Perché più che un azzardo politico (e la politica prevede durezze, cinismo e, sì, anche azzardi) sarebbe un gioco contro il Paese. Una follia. Cosi, era ovvio che il faccia a faccia di ieri tra Sergio Mattarella e il leader della Lega escludesse in partenza gli scenari di inconcepibili disegni o di insostenibili governissimi su cui qualcuno si è esercitato per stressare Palazzo Chigi. Pure Salvini. Il quale, rincorrendo Renzi, si è spinto a vagheggiare un esecutivo «scialuppa» che ci traghetti verso il voto d’autunno, nel quale imbarcare tutti e «da tutti accettato». Un quadro che non esiste, né sul piano dei numeri, né sul versante di un pur minimo disegno programmatico. Mentre sul Colle l’unico schema che potrebbe al momento esser preso in esame è quello della cosiddetta sfiducia costruttiva, ma che ora come ora si limita a essere una vuota congettura: una maggioranza precostituita che si materializza, annuncia la sfiducia al premier e si dichiara pronta a sostituirlo.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Ferrarella Luigi 
Titolo: Intercettazioni, la riforma che moltiplica incertezze
Tema: Intercettazioni

Toccherà mettere sull’avviso la Treccani: può esistere qualcosa di indispensabile («cosa assolutamente necessaria, di cui non si può fare a meno») e tuttavia di irrilevante. Almeno per il legislatore. Nel decidere come regolare la possibilità di usare i risultati di una intercettazione in procedimenti diversi da quello nel quale era stata autorizzata, la nuova legge – oltre a richiedere che il reato sia tra quelli per cui è già consentito questo mezzo di prova – ora aggiunge la condizione che l’intercettazione debba essere non solo «indispensabile» per l’accertamento di delitti per i quali è obbligatorio l’arresto in flagranza, ma anche «rilevante». Così come si disquisirà a lungo di cosa questa o quella Procura riterrà «espressioni lesive della reputazione delle persone», per «vigilare» (come pretende la legge) che non vengano trascritte (salvo siano rilevanti per le indagini); e di quanti equivoci e confusioni verranno fugati o causati dall’obbligo per pm e gip di riportare i «brani essenziali» nelle misure caute lari «quando è necessario».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Franceschi Andrea 
Titolo: Il virus spaventa le Borse, spread a 163 – Borse, caduta da 5mila miliardi
Tema: Il Virus spaventa le Borse

I timori di severe ripercussioni sull’economia globale derivanti dalla diffusione dell’epidemia di Coronavirus fuori dai confini cinesi hanno assestato anche ieri un duro colpo ai mercati azionari: da Tokyo ai listini europei, dalle piazze emergenti a Wall Street è stata giornata di pesanti ribassi sui listini globali che dalla chiusura di venerdì, hanno bruciato oltre 4.900 miliardi di dollari di controvalore. Il saldo a fine seduta dell’indice europeo Stoxx 600 indica una perdita dei 3,75% ma nel corso della seduta il paniere è arrivato a perdere il 4,83% e a registrare una variazione rispetto ai massimi storici di settimana scorsa di oltre il 10 per cento. Tecnicamente, una correzione. Così come correzione è stata a Wall Street in una giornata che ha visto l’indice Vix della volatilità balzare a quota 36mila punti come non accadeva da dicembre 2018.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Picchio Nicoletta 
Titolo: Imprese e sindacati: «L’Italia deve ripartire Ora investimenti»
Tema: Misure per le  imprese

Far ripartire le attività, evitare di danneggiare l’immagine del nostro paese, costruire un grande piano di rilancio degli investimenti con «misure forti e straordinarie» per crescere. Davanti all’impatto del coronavirus sull’economia imprenditori e sindacati hanno sollecitato un ritorno alla normalità, superando l’emergenza. Abi, Alleanza delle cooperative, Coldiretti, Confagricoltura, Confapi, Confindustria, Rete Imprese Italia, CIA, Claai, Confimprese, Confetra, Cgil, Cisl e Uil, hanno messo a punto un comunicato congiunto, una presa di coscienza di fronte ad una situazione critica che «impone» alle parti sociali, governo, regioni, tutte le autorità ed esponenti della società civile di «lavorare insieme, in modo coordinato e superare questa fase in modo rapido ed efficace».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Fotina Carmine – Mobili Marco 
Titolo: Via ai crediti d’imposta Rinviata la rata di oggi per la pace fiscale – Crediti d’imposta e stop a Rc auto Proroga per la pace fiscale
Tema: Misure per le imprese

Sospensione di 6 mesi del pagamento delle bollette di acqua, energia e rifiuti. Rinvio a fine luglio per i premi assicurativi dell’Rc auto e i diritti camerali versati dalle imprese. Potenziamento del Fondo di garanzia per le Pmi che sale a 750 milioni. Proroga della rata in c denza oggi dellapace fiscale. Sonoleprincipalimisure in arrivo per famiglie ed imprese che si trovano negli u Comuni della cosiddetta zona rossa dell’emergenza coronavirus. Secondo la bozza di decreto legge visionata dal Sole 24 Ore, inoltre, per tutte le Pmi (e in tutta ltalia) scatterà la proroga delle misure di allerta previste dal Codice delle crisi di impresa.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Fubini Federico 
Titolo: Boccia: «Stiamo isolando l’Italia dal mondo, ora un piano di rilancio»
Tema: Intervista a Vincenzo Boccia – Misure per le imprese

Più che il contagio del Covid-19, a preoccupare Vincenzo Boccia è l’irrazionalità delle risposte politiche. Racconta il presidente di Confindustria: «L’altro giorno ci hanno scritto i nostri colleghi tedeschi per sapere com’è la situazione in Italia. Ma come faccio a spiegare che non corrono rischi a venire da noi e che gli italiani devono poter viaggiare in tutto il mondo, se poi alcune regioni nei Paese chiudono ai lombardi? Anziché debellare il virus, rischiamo di debellarci da soli». È per questo che avete fatto un comunicato congiunto di tutte le associazioni di imprese e del grandi sindacati? «Ci siamo uniti tutti, come rare volte in passato, perché la situazione è delicata. Credo sia un segno di rispetto verso le istituzioni. Senza polemica ma con molta forza, chiediamo a tutti di lavorare insieme. Con lucidità. Questo non è il momento in cui una comunità nazionale si rinfaccia le sconfitte: è il momento di compattarsi nell’interesse generale e di denunciare i mall del Paese».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Rogari Marco – Trovati Gianni 
Titolo: Negoziato con la Ue, obiettivo flessibilità per almeno 4 miliardi
Tema: Negoziato con la Ue

Potrebbe valere almeno 4 miliardi la richiesta di flessibilità da presentare in fretta a Bruxelles per scontare una serie di spese eccezionali dell’emergenza Coronavirus da un deficit spinto in alto dal rischio recessione. In questi primi giorni di diffusione dell’epidemia i numeri sulle prospettive dell’economia italiana hanno cominciato a girare vorticosamente. Ed è inevitabilmente presto per cifrare ufficialmente la richiesta di “sconto” che Roma ha intenzione di proporre alla commissione Ue. Ma ieri mattina è stato lo stesso ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, in un’intervista a Radio 24, a confermare che l’Italia è «pronta a usare gli spazi di flessibilità concessi dalle Regole di bilancio Ue in caso di eventi eccezionali come il Coronavirus».
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Testata:  Stampa 
Autore:  Zatterin Marco 
Titolo: Monti: la Salute impone un patto fra gli Stati Ue – “Più Europa per allontanare il virus Italia debole per colpa delle mance”
Tema: Intervista a Mario Monti – Negoziato con la Ue

E allora, con questo dannato virus fra di noi, andiamo verso la recessione? Mario Monti non ci pensa più del giusto. «Non è automatico – risponde -, ma l’epidemia determina un effetto recessivo per l’economia mondiale, la cui misura dipenderà dai singoli paesi e dalla loro situazione iniziale». La caduta dell’Italia pare al professore accelerata dal Covid-19 e il rammarico è che tutto si sarebbe potuto evitare con più sviluppo e meno mance elettorali. «Se nella politica di questi anni si fosse fatto uso di un po’ più di Amuchina, senza nascondersi dietro tante mascherine – concede -, il virus dell’antipolitica sarebbe oggi meno diffuso». L’ex presidente del Consiglio ammette di aver avuto qualche timore in queste ore di ansia generalizzata, «come si fa a non averne, il virus è reale, certamente negativo e pericoloso».Invita gli Stati a usare i margini disponibili e a ragionare sul fatto che qui, come per i migranti, l”‘Europa è la risposta”: «Quando si arriva a questioni che hanno rilievo immediato al di là delle frontiere, come è per la salute pubblica – assicura – questo dovrebbe vedere l’Europa impegnata con chiari poteri e risorse».
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Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: Alitalia choc Cassa integrazione da coronavirus per 4 mila lavoratori
Tema: Alitalia

Il coronavirus rende ancora più drammatica la crisi dell’Alitalia, che già lasciava poche speranze alla ex compagnia di bandiera. Di fronte a un calo di prenotazioni, Alitalia ha chiesto una nuova procedura di cassa integrazione straordinaria per 3.960 dipendenti (su circa 11.500). Per i lavoratori della compagnia la Cigs era in scadenza il 23 marzo, ma riguardava solo 1.020 persone. Ora Alitalia chiede altri sette mesi di Cigs, dal 24 marzo al 31 ottobre, per un totale di 3.960 dipendenti, e arriva a questo numro sommando due gruppi distinti di persone. Il primo, composto da 1.175 lavoratori, fra cui 70 comandanti, 95 altri piloti, 340 assistenti di volo (cioè hostess e steward) e 670 persone impiegate a terra, non ha a che fare con il coronavirus, e Alitalia sarebbe intenzionata a farne a meno fino a ottobre anche se l’emergenza sanitaria non ci fosse.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Palmiotti Domenico – Pogliotti Giorgio 
Titolo: Ilva, ultimatum del Comune sui fumi – Vertenza. Taranto contro i fumi ex Ilva: slitta l’accordo con Arcelor
Tema: Ilva

Con lo slittamento della firma prevista per oggi, i consulenti del governo, i commissari e i rappresentanti di ArcelorMittal sono al lavoro per raggiungere un accordo tra lunedì e mercoledì prossimo, comunque prima dell’udienza del marzo dinnanzi al Tribunale di Milano. L’accordo consentirà di sgomberare il campo dal contenzioso giudiziario tra ArcelorMittal e l’amministrazione straordinaria per avere il tempo – fino a novembre – per negoziare i dettagli dell’operazione di rilancio del polo siderurgico di Taranto. L’intesa, dunque, sarà accompagnata dal ritiro contestuale dell’atto di citazione di Mittal verso i commissari Ilva, con cuila multinazionale franco-indiana ha chiesto il recesso dal contratto di fitto, e dal ritiro del ricorso cautelare urgente dei commissari di Ilva contro l’uscita di Mittal. Fonti vicine al dossier collegano il rinvio ad una serie di ragioni di carattere “tecnico”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Savelli Fabio 
Titolo: La Lente – Ilva, vicini alla firma: lo Stato entra al 49%
Tema: Ilva

Qualche giorno ancora ma l’intesa c’è. Mancano alcuni dettagli, come la bollinatura all’accordo da parte della struttura commissariale alle dipendenze del ministero dello Sviluppo, ma è stata trovata una quadra definitiva con ArcelorMittal dopo mesi di trattative e il contenzioso civile incardinato a Milano. Una quadra, sotto forma di addendum al contratto in vigore, che permetterebbe il rilancio dell’Ilva con una modifica del canone di affitto (che verrebbe dimezzato) e poi di vendita degli asset, nel 2022, alla multinazionale guidata dalla famiglia Mittal. La nuova Ilva riparte però dal contributo dello Stato — tramite Invitalia che dovrebbe ricapitalizzare la newco usufruendo dell’importo che gli girerà il Tesoro convertendo il prestitoponte — e del mondo bancario, in primis il creditore (e già socio della cordata AminvestCo) Intesa Sanpaolo, chiamato a convertire i crediti. Il nucleo dei soci italiani entrerebbe al 49% per gestire gli stabilimenti nella fase di transizione verso un nuovo piano industriale che non vedrà la luce prima di novembre prossimo. Ecco perché è presto per cantare vittoria, per il nodo degli esuberi.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Galluzzo Marco 
Titolo: L’asse Conte-Macron: no alle frontiere chiuse – Conte-Macron, patto di Napoli «Le frontiere restino aperte»
Tema: L’Asse Conte – Macron

È il vertice della pace diplomatica, «del rilancio della cooperazione fra i due Paesi» (parole di Macron), di un’intesa strategica nel settore dei migranti, della cooperazione industriale e scientifica, ma è anche il vertice che stempera le tensioni sul coronavirus. «Le frontiere restano aperte», è il messaggio dei due leader. Per Conte sarebbe «un danno economico irreversibile», mentre Macron ironizza sulla richiesta di chiusura arrivata da Marine Le Pen: «Pare che il virus non si fermi ai confini, è un’emergenza che riguarda tutti e che merita una risposta europea, a cominciare da una maggiore flessibilità sui conti». Per arginare il virus Conte e Macron hanno infatti messo nero su bianco queste parole nella dichiarazione finale del vertice che ha coinvolto 11 ministri per parte e si è concluso con la cena offerta dal capo dello Stato Sergio Mattarella a Palazzo Reale: «Condividere le informazioni relative ai viaggiatori di ritorno o diretti nelle aree a rischio e le conoscenze scientifiche e le informazioni sulle misure di contrasto adottate». L’appello però è anche quello di tornare alla normalità.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Dominelli Celestina 
Titolo: Tra Italia e Francia accordo nella cantieristica navale – Accelera la cooperazione sul navale militare
Tema: L’Asse Conte – Macron

I fronti di collaborazione comuni sono già scattati, a partire dal programma per lo sviluppo di una corvetta per il pattugliamento di nuova generazione (Epc) in seno alla Cooperazione strutturata permanente (Pesco), su cui Fincantieri e Naval Group, il colosso d’Oltralpe della cantieristica, sono al lavoro da tempo. Ma è chiaro che l’accordo intergovemativo, siglato ieri a Napoli dai due ministri della Difesa, Lorenzo Guerini e Florence Parly, appone il sigillo definitivo all’alleanza italo-francese nelle navi militari tratteggiata fin dal vertice intergovemativo di Lione del settembre 2017. Un asse, sfociato nella joint venture paritetica Naviris, operativa da metà gennaio, che per gli ad di Fincantieri e NG, Giuseppe Bono e Hervé Guillou, presenti ieri alla cerimonia di firma, costituisce il miglior viatico per dar forza a quel consolidamento del settore navale europeo considerato da entrambi l’unica risposta possibile per preservare l’industria del Vecchio Continente.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Sannino Conchita 
Titolo: “Inutile chiudere le frontiere” A Napoli Macron soccorre Conte
Tema: L’Asse Conte – Macron

La pace e gli accordi economici sono ufficialmente chiusi. Le frontiere restano aperte, e la pensa così anche Parigi. Emmanuel Macron arriva a Napoli e blinda Conte sul Coronavirus dopo la passeggiata nel sole tra luoghi simbolo della città, il fascino del teatro che fu “casa” di Eduardo De Filippo, la potenza del Cristo Velato a Cappella Sansevero. «Per prima cosa lasciatemi esprimere amicizia e solidarietà nella gestione di questa epidemia che non è un problema di una sola nazione, e deve coinvolgere l’Europa», sottolinea il presidente francese. Soccorso parigino. «Pare che il virus non osservi i confini, è un’emergenza che riguarda tutti…», aggiunge ironico, replicando alle pressioni in patria di Marine La Pen, scudo che vale simmetricamente per «il caro Giuseppe» al suo fianco. E infatti il premier non aspetta altro che far volare alcuni sassolini. «Chi oggi dice “riaprite tutto”, ieri diceva “chiudete tutto”, volevano addirittura la sospensione di Schenghen – puntualizza Conte – Ma significava chiudere i confini. Una strada non praticabile, con danni irreversibili, e non consigliata dagli esperti o dall’Oms: alle cui indicazioni ci siamo attenuti dal primo momento».
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Piovono critiche sul piano anti epidemia di Trump
Tema: Covid 19 e gli Stsati Uniti

La colpa del panico da coronavirus per Donald Trump è delle “fake news” create ad arte dai media liberal: «Notizie false stanno facendo di tutto per rendere il coronavirus più brutto possibile e mandare in panico i mercati. Gli Stati Uniti sono in ottima forma», scrive su Twitter. I media vicini parlano di un complotto del “deep state” che avrebbe creato l’emergenza per screditare il presidente nell’anno elettorale. Tweet e teorie complottiste raccontano una storia che diventa facile ironia nelle stand-up comedy televisive. Provocano risate amare perché i medici nelle stesse ore parlano di un’altra realtà, che comincia a diventare drammatica anche qui. Il virus a ieri si è diffuso in 47 nazioni. In California le autorità sanitarie hanno annunciato il primo caso «di origine sconosciuta» di coronavirus: un uomo residente nella contea di Solano, a nord di San Francisco, che non ha viaggiato e non ha avuto contatti con nessuna persona arrivata dall’estero ha contratto il Covid-19. Il caso è stato confermato dal Centers for Disease Control.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Trump dà i superpoteri al suo vice Pence che non ama i vaccini (e difese le sigarette)
Tema: Covid 19 e gli Stsati Uniti

La prima reazione è quella di Wall Street. La Borsa di New York apre in rosso, il giorno dopo la lunga conferenza stampa di Donald Trump sul coronavirus. L’altra sera il presidente aveva sostenuto che il crollo dei mercati fosse una «reazione schifata» al dibattito tv del 25 febbraio tra i candidati democratici. In realtà il presidente americano è molto preoccupato per il nervosismo del mondo finanziario. II virus minaccia di rallentare la produzione o addirittura di trascinare il Paese in recessione. E Trump ha costruito la campagna per la rielezione in gran parte sui risultati economici. Ecco perché per la Casa Bianca è essenziale minimizzare, sopire gli allarmismi.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  … 
Titolo: Il caso Regeni. “Egitto da subito omertoso” L’ambasciatore Massari alla commissione d’inchiesta
Tema: Caso Regeni

L’Egitto da subito ha avuto un atteggiamento omertoso nelle indagini sul sequestro, prima, e poi sulle torture e sull’omicidio di Giulio Regeni Lo ha detto alla commissione parlamentare d’inchiesta l’ambasciatore italiano Maurizio Massari, al tempo dell’assassinio al Cairo: «Non ci informarono subito del ritrovamento del corpo». Fu Massari a suggerire all’allora ministro Federica Guidi, in Egitto per una missione con imprenditori italiani, «di chiedere immediatamente alle autorità egiziane una conferma ufficiale della morte di Giulio e spiegazioni sulle circostanze del suo decesso». Non le ottennero e, quindi, annullarono l’incontro.
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Testata:  Stampa 
Autore:  … 
Titolo: Altre verità sull’omicidio di Giulio Regeni “Gli egiziani non ci dissero che era morto”
Tema: Caso Regeni

Da quattro anni attendiamo di scoprire la verità sulle torture e l’omicidio di Giulio Regeni, ma la strada è ancora in salita. Come lo è stata dal primo istante. La conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, arriva dall’audizione, di fronte alla Commissione parlamentare d’inchiesta, di Maurizio Massari, rappresentante permanente d’Italia presso l’Unione Europea, nonché ex ambasciatore al Cairo dal 2013 a12016. Il diplomatico, che per protesta all’epoca venne anche richiamato in Italia, ricostruisce tutte le fasi dell’omertà dei vertici politici egiziani.
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Testata:  Stampa 
Autore:  FR.GIU. 
Titolo: I colleghi di Zaki alla Farnesina: “L’Italia ritiri l’ambasciatore”
Tema: Patrick Zaki

Non si ferma la mobilitazione per Patrick Zaki, lo studente egiziano iscritto a un master dell’università di Bologna, agli arresti nel suo Paese dal 7 febbraio scorso. I suoi compagni di corso hanno dato vita a un “mail bombing” rivolto alla Farnesina: «Chiediamo al governo italiano di richiamare l’ambasciatore italiano per consultazioni e di dichiarare l’Egitto di Al-Sisi, che da anni dimostra di calpestare i diritti umani, un paese non sicuro».
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