Menu

SINTESI IN PRIMO PIANO – 28 gennaio 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Governo, il Pd chiede la fase due
– Berlusconi: «Si vince se si è liberali»
– Pensioni, Quota 100 ridimensionata
– Dazi Usa su acciaio e alluminio: missione italiana a Washington
– Medio Oriente, Trump spiega il piano di pace a Netanyahu
– Il virus cinese avanza. E colpisce le Borse

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Meli Maria_Teresa 
Titolo: Governo, il Pd chiede la fase due – «Ora alleati col M5S alle Regionali»
Tema: Asse progressista

Per il dopo voto alle Regionali il Pd pensa a una fase due per il governo. Il segretario Nicola Zingaretti chiede un’alleanza elettorale con il Movimento Cinque Stelle. «Sì a un asse progressista» dice il premier Giuseppe Conte. Ma il reggente dei pentastellati Vito Crimi frena premier e Pd: «I rapporti di forza non cambiano». Il leader leghista Matteo Salvini non mette in discussione la sua campagna elettorale: rifarei tutto, compresa la citofonata.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Casadio Giovanna 
Titolo: Pressing Zingaretti “Fase 2 del governo e alleanze larghe”
Tema: Fase 2 del governo

C’è modo e modo di dire le cose. Nicola Zingaretti ammette che gli dicono di «sorridere troppo». E sorridendo, dopo la vittoria in Emilia Romagna di Stefano Bonaccini, passa all’incasso, perché i rapporti di forza sono cambiati e i 5Stelle non sono più gli azionisti di maggioranza della coalizione giallo-rossa. Quindi raccomanda: «Dal voto mi aspetto il rilancio della stagione riformista». Significa? Innanzitutto: guai se il governo vivacchia. Quindi più soldi sul cuneo fiscale per aumentare i salari. Taglio Irpef. Aumento dell’obbligo scolastico. Investimenti green. Il segretario mette da parte le spine, nel giorno post vittoria: la revoca delle concessioni a Autostrade, il mantenimento del blocco della prescrizione e dell’impianto dei decreti sicurezza di Salvini. Sono le richieste grilline. Rassicura, piuttosto: «Non cambiano gli equilibri nella maggioranza, dobbiamo trovare le soluzioni per governare bene».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Gorodisky Daria 
Titolo: Berlusconi, messaggio alla Lega «Si vince puntando al centro»
Tema: Centrodestra

Ieri Silvio Berlusconi ha riunito ad Arcore il suo stato maggiore per analizzare i risultati delle Regionali. I partecipanti, così come chi lo ha sentito al telefono, hanno trovato un Berlusconi molto soddisfatto e intenzionato a dare battaglia in prima persona anche per le Regionali di primavera. Certo, non tutto è rose e fiori. Il 2,56 per cento raccolto in Emilia-Romagna, per esempio. Berlusconi sostiene che «il centrodestra ha ottenuto un risultato comunque importante in una tradizionale roccaforte rossa», e che quel risultato «è stato condizionato dalla forte polarizzazione del voto politico intorno alle forze più grandi». Tuttavia dall’Emilia-Romagna emerge anche «un’indicazione di fondo molto chiara: il centrodestra può vincere solo se esiste un’area di centro liberale, cristiano, garantista adeguatamente forte a fianco della destra democratica. Se questa presenza manca o è debole, non si governa».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Giornale 
Autore:  Borgia Pier_Francesco 
Titolo: Berlusconi: «Si vince se si è liberali» – Rilancio azzurro di Berlusconi: «Vince il centrodestra liberale»
Tema: Centrodestra

Forza Italia ha conquistato in trenta mesi quattro regioni. Non l’ha fatto da sola, ovviamente. In Piemonte, in Basilicata, in Molise e ora in Calabria ha guidato una coalizione coesa e forte, della quale però è stata il baricentro. Ed era necessario, hanno sostenuto più volte i dirigenti azzurri. Era importante non deragliare, non lasciarsi prendere dalla deriva sovranista o populista. Ed il trionfo in Calabria della Santelli (che con la sua lista «personale» ha superato l’8%) rappresenta, se possibile, la summa di questa lunga stagione elettorale. «Questa vittoria – spiega Berlusconi al termine del coordinamento di presidenza ad Arcore – rappresenta la vittoria delle nostre idee liberali, cristiane, garantiste, della nostra visione dell’uomo e dello Stato. Visione che è antitetica a quella collettivista e statalista della sinistra».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Messaggero 
Autore:  Ajello Mario 
Titolo: Salvini: «Io rifarei tutto» E punta sul Campidoglio
Tema: Salvini punta sul Campidoglio

Ha fatto paura ai moderati. Ha rianimato i “comunisti”. E non lo dà a vedere ma è un leone ferito Matteo Salvini nel day after. Non evoca più la spallata al governo – «Lasciamo Conte chiuso nel suo Palazzo, rinserrato nella sua rabbia e nel suo rancore e vive male e ce l’ha con me, gli consiglio la camomilla» – per decidere invece di buttarsi anima e cuore in quella che ora vede come la nuova madre di tutte le battaglie. La decisione è presa e dopo la ferita emiliana la zampata va data su Roma (e su Milano). Prima ancora che nella Toscana, dove l’effetto Emilia-Romagna potrebbe rivelarsi negativissimo: una sconfitta qui, una sconfitta lì, nelle regioni ex rosse che si sono rivelate più difficili da maneggiare di quanto il capo leghista pensasse.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Vecchio Concetto 
Titolo: Mattarella: “Shoah monito perenne Ignobili le scritte contro gli ebrei”
Tema: Shoah

«La Shoah, per il suo carattere unico e terribile, trascende la dimensione storica del suo tempo e diventa monito perenne e lezione universale». Tre giorni dopo che uno sconosciuto a Mondovì ha imbrattato con la scritta “Juden hier”, (qui abitano degli ebrei) la porta di casa di Aldo Rolfi, il figlio di una partigiana sopravvissuta al campo di concentramento di Ravensbrück, Sergio Mattarella ricorda al paese che sull’antisemitismo e sui fascismi è vietato abbassare la guardia. Rappresentano una minaccia concreta, come rivelano anche i freschissimi episodi di cronaca a Torino e nel Bresciano.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Patta Emilia 
Titolo: Intervista a Matteo Renzi – Renzi: «Stabilità per riforme pro Pil» – «La stabilità ha senso solo con riforme pro Pil»
Tema: Intervista a Matteo Renzi –

Senatore Renzi, il voto in Emilia Romagna sembra rafforzare il Pd e fa intravedere il ritorno a un nuovo bipolarismo. Crede che ci sia comunque spazio per Italia Viva in questo quadro? È divertente notare come basti un’elezione regionale per cambiare in blocco le opinioni di molti politici e qualche commentatore. Suggerisco prudenza e senso della misura. La priorità oggi è far ripartire la crescita italiana Quanto alle regionali, tra chi citofona alla porta del condominio e chi dimezza la disoccupazione l’Emilia Romagna ha scelto il buon governo. Sono i risultati che sconfiggono i populisti: per questo lo spazio di Italia Viva è enorme.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Avvenire 
Autore:  Iasevoli Marco 
Titolo: Intervista a Teresa Bellanova – «Basta autogol del governo Regioni, mai coi populisti»
Tema: Intervista a Teresa Bellanova

Ministra Teresa Bella nova, titolare delle Politiche agricole e capodelegazione di Italia Viva al governo: il voto in Emilia e Calabria dimostra la necessità di un centrosinistra unito “da Renzi alla sinistra”? Dimostra la praticabilità di uno spazio ampio, convintamente democratico, moderato, riformista, a patto che ce ne siano le condizioni. Condizioni che in Emilia-Romagna ci sono state mentre in Calabria non sono maturate, con i numeri che ci assegnano un lavoro profondo e capillare da fare per rimotivare le persone al centro-sinistra. Il patto con l’elettorato non è questione di formule né di sigle ma di qualità politica delle proposte in campo. A partire da riconoscimento e pari dignità tra i soggetti politici che si ritrovano insieme.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Colombo Davide – Ludovico Marco – Mobili Marco – Negri Giovanni 
Titolo: Pensioni, Quota 100 ridimensionata Resta da sciogliere il nodo giustizia – Cambiano Reddito e Quota 100 Subito il nodo prescrizione Crescita cercasi
Tema: Pensioni

Dopo il voto in Emilia Romagna il governo si prepara al confronto sulle priorità della fase due: adesso sembrano destinati a saltare gli ostacoli a interventi su Quota 100, sul reddito di cittadinanza e sul decreto dignità. Una maggiore discontinuità su questi temi rispetto al Conte 1 sembra ora possibile. C’è poi tutto il capitolo crescita da inventare con una spinta alle infrastrutture e al piano sul «Green new deal», così come la riforma dell’Irpef e la possibile rimodulazione dell’Iva. Sulla riforma delle pensioni c’è un’accelerazione. Per la ministra Catalfo l’obiettivo è «arrivare a una riforma strutturale con un orizzonte decennale». Resta invece da sciogliere il nodo giustizia cercando un accordo sulla prescrizione.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Marro Enrico 
Titolo: Pensioni, via alla partita su quota 102 Dai giovani alle donne, cinque tavoli
Tema:  Pensioni

La vittoria del centrosinistra in Emilia-Romagna allunga la vita del governo e dunque ci sarebbe tutto il tempo per risolvere le molte questioni aperte. La più importante di tutte è come sostituire Quota 100, che scade alla fine del 2021, e che, se non si facesse nulla, aprirebbe la porta a uno scalone, visto che dal primo gennaio 2022 non si potrebbe più andare in pensione con 62 anni d’età e 38 di contributi (Quota 100, appunto), ma bisognerebbe aspettare di compiere 67 anni o di raggiungere 42 anni e 10 mesi di contributi indipendentemente dall’età (un anno in meno per le donne). Qui le distanze tra le parti sono forti. Cgil, Cisl e Uil propongono di rendere libero il pensionamento a partire da 62 anni con 20 di contributi o quando si abbiano 41 anni di servizio. Il governo non ha scoperto le carte, ma si sa che giudica troppo costosa questa proposta e lavora su una flessibilità che parta da 64 anni più 38 di contributi, in pratica una Quota 102.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  M.Mo. – G.Par. 
Titolo: Ruffini all’agenzia delle Entrate, Minenna alle Dogane, Agostini al Demanio – Ruffini alle Entrate, Minenna alle Dogane
Tema: Nomine

Il Governo chiude il risiko delle nomine sui direttori delle agenzie fiscali confermando il trio della scorsa settimana ma con uno scambio dell’ultima ora: Marcello Minenna è stato proposto alla guida delle Dogane e dei Monopoli, mentre Antonio Agostini andrà a dirigere il Demanio. Per le Entrate, così come era stato proposto la scorsa settimana, il Pd vince il braccio di ferro con i Cinque Stelle, e incassa il ritorno di Ernesto Maria Ruffini. Con il via libera di ieri sera in Cdm si avvia di fatto la procedura di nomina dei tre direttori concordato anche con il Presidente della Repubblica. Il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, infatti, nel pomeriggio di ieri prima del consiglio dei ministri si è recato al Colle per illustrare I profili dei tre candidati da proporre in Cdm.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sensini Mario 
Titolo: Ruffini alle Entrate, Minenna ai Monopoli
Tema: Nomine

Ernesto Maria Ruffini all’Agenzia delle Entrate, Marcello Minenna alle Dogane e Monopoli, Antonio Agostini al Demanio. Via libera del Consiglio dei ministri alla procedura di nomina dei vertici delle tre agenzie fiscali. Domani arriverà il parere obbligatorio della Conferenza Stato-Regioni, poi le nomine dovranno essere confermate da Palazzo Chigi e ratificate con un decreto del Presidente della Repubblica. Ruffini torna alle Entrate dopo poco più di un anno di assenza, al posto del Generale Antonino Maggiore, nominato dal governo Conte I.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Barlaam Riccardo 
Titolo: Dazi Usa su acciaio e alluminio: missione italiana a Washington
Tema: Dazi

Missione italiana importante a Washington sul tema dazi. La delegazione guidata dal sottosegretario agli Affari Esteri Ivan Scalfarotto nella due giorni di colloqui nella capitale americana, cominciata ieri, ha in calendario incontri alla Casa Bianca, con l’Ufficio del responsabile al Commercio, al Dipartimento di Stato, al Dipartimento al Commercio e al Congresso. Sul tavolo ci sono i nuovi dazi appena decisi da Donald Trump del 25% sui prodotti derivati dell’acciaio e del 10% sui derivati dell’alluminio che partiranno l’8 febbraio. Dazi che vanno ad aggiungersi ai dazi decisi dagli Usa contro l’Europa sempre su acciaio e alluminio nel 2018.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Massaro Fabrizio 
Titolo: La Lente – Aerospazio, l’industria che lega Italia e Stati Uniti
Tema: Aerospazio

<L’industria aerospaziale italiana, al settimo posto nel mondo e quarta in Europa, è un mercato chiave per gli Usa>. A dirlo è il console generale americano a Milano, Elizabeth Lee Martinez, ieri alla Camera di Commercio Usa in Italia (AmCham Italy). «Difesa e aerospazio sono per gli Usa obiettivo prioritario e l’alleanza con l’Italia è tra le relazioni bilaterali più forti e durature. E quella italiana è un ottimo partner per le nostre aziende». E’ un’industria su cui operano non solo gruppi nazionali come Leonardo o Piaggio Aero (commissariata) ma anche direttamente americani come Ge Avio, Boeing Italia, Lockheed Martin.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Basso Francesca 
Titolo: Oil & gas, per sopravvivere più investimenti in energia green
Tema: Energia

Nei giorni in cui l’Ue ha lanciato le prime misure del suo Green Deal, che punta a far diventare l’Europa un continente climaticamente neutro entro il 2050, l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) guidata da Fatih Birol ha pubblicato un report su «L’industria dell’Oil&Gas nella transizione energetica», in cui viene messo in evidenza che la lotta al cambiamento climatico ha bisogno di «una coalizione ampia che comprende governi, investitori, società e chiunque sia genuinamente impegnato nella riduzione delle emissioni». Dunque «questo sforzo richiede che l’industria dell’oil&gas sia a bordo con convinzione». Le compagnie petrolifere hanno anche un interesse individuale nel contribuire alla riduzione delle emissioni di gas serra, perché questo condizionerà sempre più nei prossimi anni la loro accettazione sociale e la capacità di attrarre investitori.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Morino Marco 
Titolo: Alta velocità liberalizzata, nuove tratte in Europa
Tema: Alta velocità

Ci sono almeno sei tratte ferroviarie in Europa dove potrebbe essere introdotto un servizio ad Alta velocità per i passeggeri, previo adeguamento e potenziamento delle linee esistenti: Atene-Salonicco, Vienna-Budapest, Varsavia-Berlino, Varsavia-Danzica, Praga-Berlino, Londra-Manchester-Edimburgo. Potrebbe essere un’Alta velocità di rete (Avr), ovvero un’alta velocità caratterizzata da un’infrastruttura più snella e meno costosa, con velocità massime di progetto dell’ordine dei 250 Km/h (non più 300 o 350 Km/h). Un’opportunità di crescita per le imprese italiane, gruppo Fs e treno Italo (Ntv), che in questo settore rappresentano un punto di riferimento in Europa e nel mondo.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Zatterin Marco 
Titolo: Intervista a Domenico Siniscalco – “È l’era degli investimenti verdi Così il mercato salverà il Pianeta”
Tema: Intervista a Domenico Siniscalco

Il mercato ci salverà? «No, il mercato ci sta già salvando», dice rapido Domenico Siniscalco quando si arriva a parlare del cambiamento climatico e della strategia per evitare al Pianeta, e a noi con lui, di soffocare fra CO2, e polveri sottili. Al ritorno dal Forum di Davos, il vicepresidente di Morgan Stanley ed ex ministro dell’Economia, fa un bilancio degli incontri, e ammette che «l’emergenza clima assolutamente c’è», che i governi non sempre fanno il loro dovere e che sarà l’universo del capitale a far correre le emissioni verdi.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  G.D.D. 
Titolo: Ora il rischio mondiale sale al livello «elevato» – Il premier Li in visita a Wuhan per rassicurare la popolazione
Tema: Virus cinese

Dopo i moti indipendentisti di Hong Kong, dopo la frenata dell’economia ai minimi da quasi 30 anni, dopo la guerra dei dazi con gli Usa, l’epidemia del nuovo coronavirus presenta una nuova sfida per il regime di Pechino e per il suo leader assoluto, Xi Jinping, che sulla gestione dell’emergenza si gioca la propria credibilità. Le autorità locali della provincia dello Hubei, dove si trova la città-epicentro della crisi, Wuhan, sono finite sotto il tiro delle critiche della popolazione, che le accusa di non aver risposto alla crisi in modo adeguato. In un raro episodio di autocritica, il sindaco di Wuhan, Zhou Xianwang, ha ammesso davanti alle telecamere della Cctv che la gestione della situazione non è stata «sufficientemente buona» e ha offerto le sue dimissioni.
Ieri il primo ministro Li Keqiang ha raggiunto Wuhan per «monitorare e dirigere» di persona gli sforzi contro il virus.
Leggi l’articolo da:
 PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  G.Sant. 
Titolo: Il virus cinese avanza E colpisce le Borse – Virus, il contagio spaventa le Borse
Tema: virus cinese

Nel giorno in cui in Germania si registra il primo contagio di coronavirus, dalla Cina è arrivata l’autocritica. Il sindaco di Wuhan ha ammesso che «non siamo arrivati in tempo e non abbiamo fatto buon uso di molte utili informazioni. Se serve offro le mie dimissioni». Il compagno Zhou Xianwang è andato nello studio della tv statale a porgere le sue scuse in diretta, indossando la mascherina. Poi, a telecamera spenta, si è semiassolto, sostenendo di aver fatto all’80% un buon lavoro. Si spaventano le Borse, non solo perché 11 Paesi hanno rilevato oltre 40 contagi, ma anche perché il virus che chiude la Cina può costare molto all’economia. Da Tokyo all’Europa a Wall Street si contano i miliardi bruciati in capitalizzazione dei settori industriali più esposti, dal turismo al petrolio.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Valsania Marco 
Titolo: Medio Oriente, Trump spiega il piano di pace a Netanyahu
Tema: Medio Oriente

Donald Trump ha aperto un nuovo, controverso fronte di politica estera: ha incontrato separatamente e in rapida successione il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il suo rivale alle prossime elezioni Benny Gantz per presentare a entrambi, a porte chiuse, i contorni d’un piano di pace per il Medio Oriente a lungo promesso. Un annuncio è atteso oggi, dopo un secondo incontro con Netanyahu, durante una conferenza stampa congiunta. Ma la proposta di Trump nasce monca e scossa da dure polemiche: i vertici palestinesi hanno attaccato i progetti dell’amministrazione come lesivi dei loro diritti e della speranza di uno stato indipendente, sottolineando di non essere mai stati consultati.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Nigro Vincenzo 
Titolo: “Sovranità israeliana a Gerusalemme” Ma dai palestinesi il no al piano Trump
Tema: Israele-Palestina

Donald Trump ne è convinto, «alla fine anche i palestinesi accetteranno il mio piano di pace, ci sono cose importanti anche per loro». Ieri a Washington il presidente ha fatto vedere il progetto di 50 pagine solo agli israeliani. Oggi svelerà al mondo i particolari di quello che da mesi chiama il «piano del secolo». Per Saeb Erekat, il negoziatore palestinese, si tratta invece della «truffa del secolo, una proposta per fregare i palestinesi, un piano elettorale per Israele e per l’America». Dei dettagli Trump ha discusso con il premier di Israele Benjamin Netanyahu e con il capo politico di “Blu e Bianco”, l’ex generale Benny Gantz, l’uomo che nelle elezioni del 2 marzo proverà ancora una volta a sconfiggere il premier uscente.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Titolo: L’Isis: colpite gli ebrei anche con armi chimiche
Tema: Isis

L’Isis torna a far tuonare le sue armi di propaganda annunciando una «nuova fase» il cui obiettivo e Israele. II portavoce dell’Isis Abu Hamza al-Quraishi, in un audio di 37 minuti, il secondo dopo la morte di Abu Bakr al-Baghdadi, ha dichiarato che il nuovo leader dell’organizzazione, il «califfo» Abu Ibrahim, incoraggia i suoi combattenti a colpire gli ebrei: «Il nostro sguardo resta su Gerusalemme, nei prossimi giorni soffrirete, siamo arrivati per voi». L’Isis si rivolge a tutti i propri sostenitori, ovunque si trovino, e in particolare «ai soldati in Sinai e Siria: sotto di voi ci sono insediamenti e mercati degli ebrei. Che siano i motivi per testare le vostre armi chimiche, le altre e i missili».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Guerrera Antonello 
Titolo: Sul 5G Johnson pronto a tradire l’amico Trump
Tema: 5G

«Il Dragone potrebbe fare il nido nel cuore del Regno Unito». A lanciare l’allarme è il presidente uscente della Commissione Affari esteri di Westminster, Tom Tugendhat, nonché parlamentare conservatore, lo stesso partito del premier Boris Johnson. Il quale però sembra essersi deciso a coinvolgere Huawei, il colosso cinese delle telecomunicazioni, nello sviluppo della tecnologia della rete dati-telefonica ultraveloce 5G nel Regno Unito. Ciò nonostante le poco velate minacce di Donald Trump. Ma Johnson non pare sentirci: «Abbiamo pronta una soluzione che coniugherà lo sviluppo del 5G per i cittadini e la sicurezza nazionale», ha detto ieri.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Impeachment, «sorpresa» Bolton Il suo libro sbugiarda Trump
Tema:  Impeachment

La «variante di Bolton» potrebbe dare una scossa al processo contro Donald Trump che è ripreso ieri al Senato. Nel suo libro di memorie (The Room where it happened: a White House Memoir), in uscita il 17 marzo prossimo, l’ex consigliere per la sicurezza nazionale conferma l’accusa principale alla base dell’impeachment. Il New York Times ha pubblicato domenica sera il contenuto dell’estratto che riguarda il caso Ucraina. Bolton racconta che nell’agosto del 2019 ne parlò con Trump. Il presidente gli disse che avrebbe bloccato gli aiuti militari per 391 milioni di dollari già promessi a Kiev, fino a quando il neoleader ucraino, Volodymyr Zelensky non avesse riaperto un’indagine per corruzione a carico del figlio di Joe Biden, uno dei più quotati pretendenti democratici alla Casa Bianca.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

CORRIERE DELLA SERA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

LA REPUBBLICA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

LA STAMPA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

IL MESSAGGERO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

IL GIORNALE

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

LIBERO QUOTIDIANO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

IL FATTO QUOTIDIANO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

SCARICA L'APP