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SINTESI IN PRIMO PIANO – 3 luglio 2021

In evidenza sui principali quotidiani:
– I vertici del M5S frenano il partito di Conte: Grillo accetta di trattare. Salvini e Meloni firmano con altri 14 leader dell’estrema destra una nuova Carta dei valori anti-Ue.
– Covid, variante Delta in 16 regioni. Gli scienziati: presto dominerà. In Lombardia nessun morto per il virus dopo 269 giorni.
– Partite Iva, rinvio al 30 settembre per le scadenze fiscali. Parlamento pronto a spostare versamenti per 8 miliardi.

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata: Corriere della Sera
Autore: M.Gu. – E.Buz.
Titolo: Grillo sospende il voto dei 5 Stelle Parte la trattativa – Grillo: ho scelto sette arbitri Ecco il passo per una mediazione
Tema: M5S
Beppe Grillo sospende la votazione per il comitato direttivo e nomina un comitato di sette “saggi” per elaborare quello che potrebbe essere un passo verso una mediazione. “Oggi ho ricevuto dai gruppi parlamentari una richiesta di mediazione in merito agli atti che dovranno costituire la nuova struttura di regole del Movimento 5 Stelle (Statuto, Carta dei valori, Codice Etico). Ho deciso quindi di individuare un comitato di sette persone che si dovrà occupare delle modifiche ritenute più opportune in linea con i principi e i valori della nostra comunità”, annuncia Grillo su Facebook. Poi precisa: “Il comitato sarà composto dal presidente del comitato di garanzia Vito Crimi, dal capogruppo della camera Davide Crippa e del senato Ettore Licheri, dal capogruppo in parlamento europeo Tiziana Beghin, da un rappresentate dei ministri Stefano Patuanelli, da Roberto Fico e Luigi Di Maio. ll comitato dovrà agire in tempi brevissimi”.
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Testata: Repubblica
Autore: Cuzzocrea Annalisa
Titolo: Il retroscena – I vertici 5S frenano il partito di Conte: Grillo accetta di trattare – I big frenano Conte sul Movimento 2.0 Riparte la mediazione
Tema: M5S
È stato il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini a dire per primo a Giuseppe Conte: “Se puoi, risolvila internamente”. Qualsiasi altra strada, è il ragionamento del dirigente Pd, sarebbe per lui un cammino impervio e dagli esiti tutt’altro che scontati. Del resto a sinistra di scissioni se ne intendono. Sanno che il risultato è sempre a perdere e soprattutto che al Pd conviene che l’ex premier “normalizzi” il Movimento e lo mantenga su una strada moderata e governista, non che si lanci in avventure solitarie lasciandolo alla guida imprevedibile di Grillo o di un improbabile direttivo. Dopo i ragguagli del Pd sono arrivati quelli dei dirigenti 5 stelle secondo cui l’unica strada percorribile è una ricomposizione. Per quanto oggi appaia impossibile, nonostante le parole feroci che sono corse dall’una parte e dall’altra, “se il M5S non vuole disintegrarsi e morire – è il ragionamento fatto a Conte da Luigi Di Maio e Roberto Fico&nbsp ;- bisogna provarci ancora”.
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Testata: Stampa
Autore: Ghisleri Alessandra
Titolo: Il partito di Conte vale il 10 per cento – Il partito di Conte vale il 10% al voto può sorpassare i 5 Stelle
Tema: M5S
Il partito di Conte vale il 10%, e farebbe meglio dei 5 Stelle. Lo dice l’ultimo sondaggio. L’ex premier ruberebbe voti sia al Pd sia ai grillini, ma la sua strada non appare semplice e sono molte le incognite da risolvere. Per un italiano su tre i supporter contiani mirano a ottenere il terzo mandato. Il Pd passerebbe dal 19,8% al 17,4% perdendo il 2,4%. Più complicato del previsto costruire un partito nuovo con le elezioni lontane. Conte deve ancora far emergere il suo lato propositivo: quello delle sue idee, delle sue visioni per il Paese. Deve ancora costruire il suo presidio sul territorio, deve avere le gambe per arrivare fino alle future elezioni.
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Testata: Repubblica 
Autore: Lauria Emanuele 
Titolo: Ecco il manifesto dell’ultradestra che sfida i valori Ue Firma anche Salvini
Tema: Estrema destra

A braccetto con i leader dei partiti nazionalisti e dell’estrema destra continentale, con Orban e Marine Le Pen, con i nostalgici del franchismo di Vox e con gli ultraconservatori polacchi accusati di limitare magistratura e stampa: Matteo Salvini e Giorgia Meloni firmano, assieme ai leader di altre 14 sigle, una Carta dei valori che è un manifesto dell’anti-europeismo. Le forze che, nei fatti, rappresentano l’opposizione all’attuale governo dell’Ue, denunciano “l’uso delle strutture politiche e delle leggi per creare un Superstato europeo”. Gli autori del documento additano “l’iperattivismo moralista visto negli ultimi anni nelle istituzioni Ue che ha portato allo sviluppo di una pericolosa tendenza a imporre un monopolio ideologico”. E ancora: “L’Ue sta diventando sempre più uno strumento di forze radicali che vorrebbero realizzare una trasformazione culturale e religiosa”. Un attacco in nome del sovranismo.
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Testata: Repubblica
Autore: Bonanni Andrea
Titolo: Il commento – La realtà capovolta
Tema: Estrema destra
La Carta dei valori sottoscritta solennemente da sedici partiti dell’estrema destra europea è, in realtà, una Carta contro i valori dell’Europa, a cominciare da quello fondante di ogni democrazia: l’uguaglianza dei voti espressi da ciascun cittadino per decidere la forma di governo comune. Come fanno tutte le ideologie totalitarie, dal fascismo al comunismo, anche il sovranismo nazionalista parte dunque da un ribaltamento della realtà, accettato il quale tutto si giustifica: la rimessa in discussione delle libertà religiose e sessuali in nome delle “tradizioni cristiane”, e perfino la negazione delle libertà politiche, se queste osano mettere in forse il primato mistico e intangibile della Nazione. Sarebbe dunque un errore gravissimo sottovalutare la portata della Carta sovranista.
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Testata: Giornale
Autore: Bracalini Paolo
Titolo: Parla Salvini: Bonafede ha mentito – «Bonafede ha mentito Letta ossessionato da me Vorrei Rudy Giuliani con noi a difendere la cittò»
Tema: Intervista a Matteo Salvini
II segretario della Lega rilancia sul referendum: “Cinque milioni di processi in sospeso, 1.000 arresti ingiusti ogni anno, promozioni e assunzioni in base a correnti e amicizie, innocenti in galera e spacciatori a spasso”. Sulla violenza nelle carceri attacca l’ex guardasigilli grillino, e braccio destro di Giuseppe Conte, Alfonso Bonafede: “Ci aveva raccontato che era tutto sotto controllo, ed evidentemente non era così”. Loda l’operato del premier Draghi sul fisco: “Qualcuno a sinistra vorrebbe il ritorno ai tagli e all’austerità già dall’anno prossimo, la Lega e Draghi non lo permetteranno”. Quanto al Pd, “Letta è ossessionato da me”.
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Testata: Giornale
Autore: Micalessin Gian
Titolo: L’ex ministro grillino finisce sotto accusa – Finisce sotto accusa la gestione Bonafede Ecco tutte le ombre dell’ex Guardasigilli che ha creato Conte
Tema: M5S
L’ex ministro della Giustizia grillino Alfonso Bonafede finisce sotto accusa nell’ambito delle indagini sulla “macelleria” di Santa Maria Capua Vetere. Il grillino bolla come “totalmente false” le ricostruzioni che lo inchiodano. Ma il suo Dap era informato delle violenze nelle carceri e lui non pretese né inchieste, né accertamenti. Un’imbra sull’ex Guardasigilli, come quella di aver cercato di rallentare l’inchiesta sul figlio di Grillo, Ciro.
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Testata: Stampa 
Autore: Carratelli Niccolò 
Titolo: Carfagna: la Lega nel Ppe per essere credibile Si al ddl Zan con modifiche – “Matteo per essere credibile venga nel Ppe Si alla legge Zan ma servono modifiche”
Tema: Intervista a Mara Carfagna

Mara Carfagna non si fida fino in fondo della “conversione” moderata di Matteo Salvini: “Spero sia sincera, ma perché sia credibile serve una svolta: l’adesione della Lega al Partito Popolare europeo”, dice la ministra per il Sud e la Coesione territoriale. Almeno su una cosa, però, è d’accordo con il leader della Lega: “Non ci sono le condizioni per un partito unico del centrodestra – spiega – l’obiettivo deve essere il rafforzamento dell’anima moderata, europeista e liberale, seguendo l’esempio dei Repubblicani francesi”. L’esponente di Forza Italia lancia un appello al Pd a “non spaccare il Parlamento sulla legge Zan, che va approvata, togliendo gli elementi divisivi”. E chiede una “profonda revisione” del reddito di cittadinanza, che “non ha funzionato per quanto riguarda le politiche attive del lavoro”. La ripresa dell’economia e dell’occupazione, in particolare nel Mezzogiorno, è la sua priorità.
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Testata:  Foglio
Autore:  Canettieri Simone
Titolo: “In pace e con Draghi” – Raggi: “Non temo la sfiducia, serve pace nel M5s. Draghi? Avanti”
Tema: M5S – Intervista a Virginia Raggi
Virginia Raggi è di nuovo a San Basilio. Assiste all’abbattimento di un fabbricato abusivo costruito su una delle poche aree verdi di questo quartiere così complicato. “Qui – dice la sindaca di Roma – tra poco nascerà una pista di pattinaggio in collaborazione con Federazione e Coni. Una piccola cosa, ma una grande cosa per chi abita da queste parti”. La sua priorità “è amministrare la città” e “in un momento di rilancio per Roma non c’è tempo da perdere con giochi di palazzo. Dobbiamo approvare l’assestamento di bilancio e la delibera sullo stadio della Roma”. E avverte: “Non sarò la vittima della guerra Conte-Grillo: abbiamo bisogno di loro. E del premier”. 
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Polito Antonio
Titolo: Duelli e codicilli – Mille regole e il loro contrario L’eterno comma 22 dei 5 Stelle
Tema: M5S
Si chiama M5S, ma si potrebbe anche chiamare Comma 22, con riferimento al celebre paradosso del romanzo di Joseph Heller sulla guerra del Vietnam. Raccontava di un regolamento militare che, per l’appunto all’articolo 22, recitava: “Può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo solo chi è pazzo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non può essere pazzo”. Da allora, per dire di una soluzione impossibile, di un circolo vizioso inestricabile, si dice Comma 22. O, se volete, Statuto a Cinque Stelle. Dagli iscritti al garante e a Rousseau: un ginepraio di cavilli li imprigiona.
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Testata: Corriere della Sera
Autore: Franco Massimo
Titolo: La Nota – Quell’accordo delle destre che esalta le ambiguità
Tema: Estrema destra
L’effetto che dovrebbe fare è quello di un’invincibile armata sovranista proiettata verso la conquista e la disarticolazione dell’Ue. L’immagine che rischia di proiettare, però, è di una somma di partiti dati per vincenti ma in gran parte declinanti, che tentano di riesumare una strategia accolta dagli elettori con perplessità crescente. Anche perché il manifesto dei cosiddetti sovranisti, inclusi Matteo Salvini e Giorgia Meloni di Fdi, parte con due ripensamenti non da poco. Non si parla più di uscire dall’Europa, né di rinunciare alla moneta unica. E il doppio arretramento, sebbene da salutare positivamente, fa capire quanto velleitarismo e quanto miopia esprimessero le loro posizioni di appena tre anni fa.
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Testata: Sole 24 Ore
Autore: Palmerini Lina
Titolo: Politica 2.0 – Salvini vicino a Draghi a Roma ma lontano a Bruxelles
Tema: Estrema destra
La firma di Salvini e della Meloni alla carta dei valori europei insieme ai sovranisti, rimette in asse i due leader italiani con Orban e la Le Pen. In pratica in questo “appello per il futuro dell’Europa” si schierano contro la creazione di “un superstato”, a favore delle sovranità nazionali (anche attraverso il diritto di veto) e contro “la tendenza a imporre un monopolio ideologico” difendendo quindi la “famiglia” come cardine delle nazioni. Insomma, una prospettiva nota ma quello che colpisce è la strana coabitazione del leader leghista con Draghi che in Italia è diventato il suo punto di riferimento ma – forse – un avversario in Europa. Questa firma infatti arriva pochi giorni dopo un’altra firma, quella dello stesso premier insieme ad altri 16 capi di governo Ue contro le leggi ungheresi discriminatorie nei confronti dei diritti Lgbt.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Arachi Alessandra 
Titolo: Legge Zan, la mossa dei renziani: via l’identità di genere
Tema: Legge Zan

Era ieri il termine ultimo per presentare gli emendamenti al ddl Zan in commissione Giustizia del Senato. E Italia viva ha aspettato l’ultimo momento per presentare i suoi, gettando scompiglio tra Pd e M5S. Perché le modifiche al testo volute dal partito di Matteo Renzi insistono sugli articoli 1, 4, 7 del testo di legge, gli stessi fortemente contestati da Lega e Forza Italia. La parte più importante degli emendamenti di Italia viva – firmati dal capogruppo del Senato Davide Faraone e dal capogruppo in commissione Giustizia Giuseppe Cucca – prevede di cancellare dal ddl il riferimento all'”identità di genere”. E dunque “tornare al testo di Ivan Scalfarotto dove si parlava soltanto di omofobia e transfobia”. Il Pd: inaccettabile. Plauso da FI.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Verderami Francesco 
Titolo: Settegiorni – E Berlusconi vuole il Colle – Berlusconi in campo per il Colle: mi do il 10-15% di possibilità
Tema: Quirinale

La prossima settimana Berlusconi dovrebbe tornare a Roma per riprendere contatti diretti con il mondo politico e per capire se il suo sogno può diventare realtà. Vuole fare il capo dello Stato e siccome “le uniche sfide che mi piacciono sono quelle impossibili”, l’idea del Colle è per lui terapeutica. “Mi do il 10-15% di possibiIltà” dice il Cavaliere, che ha fatto i calcoli e ritiene di avere già dalla sua 476 grandi elettori, insufficienti per raggiungere la maggioranza assoluta fissata a quota 505. Perciò ha messo all’opera i suoi sherpa, sguinzagliati tra le file dei grillini alla ricerca di un nuovo personale centro di gravità. “Dissi a mio padre che sarei arrivato fino al Quirinale”.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Sarzanini Fiorenza 
Titolo: Intervista a Francesco Basentini – «Quelle violenze mai avallate» – Basentini, ex capo del Dap: «Dissi sì alla perquisizione Mai avallate le violenze»
Tema: Santa Maria Capua Vetere
“Sono stato io a consegnare ai magistrati copia delle mie conversazioni in chat con il provveditore della Campania Antonio Fullone. Dire che sapessi quello che era avvenuto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è pura follia. Quando i detenuti furono sottoposti a pestaggio, Francesco Basentini era il direttore del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Tutto quello che accadeva era sotto la sua responsabilità. “Mai avallato le violenze”, assicura.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Saviano Roberto 
Titolo: Carcere e botte, solo i camorristi sono stati graziati – Picchiavano tutti i detenuti Ma non i camorristi
Tema: Santa Maria Capua Vetere

Chi è che non è stato picchiato tra i detenuti di Santa Maria Capua Vetere? Chi è che non è stato scelto tra i detenuti da punire? La risposta è semplice per chi conosce la vita delle carceri e i suoi rapporti interni di potere: a non essere pestato sono stati i detenuti camorristi e i colletti bianchi della camorra e della politica. Solo chi è legato ai clan è stato graziato. Risultato: ora ogni prigioniero, per proteggersi, cercherà di affiliarsi. Questo stesso carcere venne costruito dai casalesi, che fornirono cemento, mezzi e manodopera. Il rancore e le ritorsioni potevano sfogarsi sull’unica carne che puoi picchiare senza temere ritorsioni: piccoli borseggiatori, piccoli spacciatori, immigrati. Persone di basso livello criminale. Non è un caso se in carcere non si suicidano solo detenuti, ma anche molti agenti della polizia penitenziaria. Questo inferno, di cui la politica non si occupa se non per propaganda, & egrave; un inferno per tutte le persone coinvolte.
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Testata: Repubblica 
Autore: Zagrebelsky Gustavo 
Titolo: Le idee – Punire o salvare il dilemma della giustizia – Il dilemma della giustizia
Tema: Giustizia

In che consiste la giustizia? Siamo in un tempo in cui, anche alla stregua di qualche esperienza e cultura che vengono da altri Paesi e da altre situazioni, si riflette su quella che viene vista talora come un’alternativa: punizione o riconciliazione? Grande domanda. Sono due concezioni diverse che, tuttavia, non si escludono. La prima guarda al passato delittuoso e ha a che fare con il diritto; la seconda guarda a un futuro virtuoso e ha a che fare con la morale. Diritto e morale non sono indipendenti ma hanno distinte motivazioni e stanno su piani diversi. Nelle discussioni odierne sembra invece che pena e riconciliazione stiano su una stessa linea di sviluppo e che la seconda sia superiore alla prima.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Savelli Fabio 
Titolo: «Vaccini, avanti senza ritardi» – «Il piano resta a 500 mila dosi al giorno»
Tema: Vaccini

Una leggera frenata ma nessun ritardo sui vaccini. II generale Figliuolo ritiene si possa tararsi sulle 500mila dosi quotidiane. Figliuolo assicura che le consegne saranno sufficienti e che l’immunità collettiva sarà raggiunta a settembre. Caccia ai 2,3 milioni di over 60 senza alcuna copertura. In alcune regioni possibili leggeri rallentamenti: “Ma in questo modo saranno garantiti i richiami”.
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Economia e finanza

Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Mobili Marco – Parente Giovanni 
Titolo: Partite Iva, rinvio al 30 settembre – Partite Iva, tasse verso il rinvio al 30 settembre
Tema: Fisco

Il Parlamento è pronto a spostare al 30 settembre il versamento di 8 miliardi di imposte per le partite Iva sottoposte alle pagelle fiscali. Il rinvio arriverà con un emendamento al DI Sostegnibis che dovrebbe essere approvato tra lunedì e martedì. Sul tavolo 500 emendamenti fra cui quello della Lega che rinvia al 30 settembre imposte dirette e Irap in scadenza a giugno per le partite Iva. Scelta che risolverebbe i problemi interpretativi sul Dpcm di proroga dei giorni scorsi. Per il Fondo perduto alternativo domande al via lunedì.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Tria Giovanni 
Titolo: Bussola & timone – Spostare il prelievo dal lavoro ai consumi – La riforma fiscale e quel passaggio dimenticato
Tema: Fisco

Il parlamento sembra aver raggiunto un accordo di massima sulla legge delega per la riforma fiscale. Il punto più condiviso è quello che riguarda la necessità di ridurre la pressione fiscale diretta, cioè l’Irpef, sulle classi di reddito medio basse. Ma per ciò che riguarda la dimensione possibile di questa riduzione, un tema che sembra dimenticato nel dibattito è quello del possibile spostamento del prelievo dalle imposte dirette (Irpef) alle imposte indirette (Iva), cioè dai redditi dei fattori produttivi, che nel caso dell’Irpef sono sostanzialmente i redditi da lavoro, oltre che da pensioni, alla tassazione dei consumi. Si ridurrebbe il cuneo fiscale, che entra nei costi di produzione, determinando un aumento delle remunerazioni al netto delle tasse.
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Testata: Stampa 
Autore: Baroni Paolo 
Titolo: Tridico: la ripresa c’è subito il salario minimo e più tutele sociali per tutti – “La lezione del Covid: servono tutele per tutti la ripresa è robusta, subito il salario minimo”
Tema: Intervista a Pasquale Tridico

“La ripresa? Stando ai numeri a disposizione dell’Inps c’è ed è molto robusta”, spiega il presidente Pasquale Tridico, che dopo un anno particolarmente intenso di lavoro che ha visto esplodere la domanda di ammortizzatori e di sussidi, per oltre 15 milioni di beneficiari e 44 miliardi di prestazioni erogate in più rispetto a un anno prima, tira le somme e racconta qual è dal suo punto di vista la lezione del Covid, a partire dall’esigenza di arrivare a tutelare in maniera strutturale tutte le forme di lavoro, compresi i non subordinati e quelli della Gig economy e introdurre finalmente il salario minimo. I versamenti previdenziali sono “tornati ai livelli pre-pandemia”, sottolinea Tridico. Ora “più attenzione per i settori a rischio”. Sulle pensioni: “Dopo Quota 100 non c’è il deserto, abbiamo 13 forme di anticipazione”.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Davi Luca 
Titolo: Enria: mercati esuberanti, faro Bce su leva e derivati – Banche e regole Enria: «Mercati esuberanti» Faro Bce su leva e derivati – Enria: «Mercati esuberanti» Faro Bce su leva e derivati
Tema: Banche e regole

Le misure fiscali e monetarie senza precedenti varate per affrontare lo shock pandemico hanno sostenuto l’economia, ma “potrebbero alimentare ed esacerbare” un diverso atteggiamento degli operatori finanziari nei confronti dei rischi. In una parola serve più prudenza. A dirlo è Andrea Enria. Dopo l’apertura sulla distribuzione dei dividendi, il numero uno della Vigilanza bancaria europea torna a parlare, e stavolta per mettere in guardia rispetto ai rischi di esuberanza del mercato. “Nonostante le turbolenze dei mercati finanziari che hanno accompagnato lo scoppio della pandemia, abbiamo osservato una continua esuberanza in quegli stessi mercati. Ciò è preoccupante e le banche non hanno risposto in modo sufficiente ai nostri richiami sulla prudenza”, ha detto il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria della Bce in un discorso in video collegamento con l’Università Federico II di Napoli.
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Testata: Stampa 
Autore: Bresolin Marco 
Titolo: Le capitali Ue: sì al Recovery italiano – Recovery italiano, sì definitivo a metà mese i primi 25 miliardi
Tema: Recovery

Dopo la Commissione, anche i governi hanno dato il loro via libera al Recovery Plan italiano. A confermarlo è il ministro delle Finanze sloveno, Andrej Sircelj, che il prossimo 13 luglio guiderà la riunione dell’Ecofin. Quel giorno ci sarà il via libera definitivo dei ministri ai primi dodici piani: nelle riunioni preparatorie, annuncia Sircelj, “nessun governo ha avuto nulla da ridire sul primo blocco di piani”. Questo vuol dire che con ogni probabilità già nei giorni successivi dovrebbero arrivare tutti i 25 miliardi di pre-finanziamento chiesti dal governo italiano. Le resistenze di alcuni governi frugali, che nelle scorse settimane avevano cercato di rallentare l’iter di approvazione, sono state vinte.
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Testata: Stampa 
Autore: Lepri Stefano 
Titolo: Il debito buono e i dubbi Ue
Tema: Conti pubblici 

Pur se la ripresa economica dopo la pandemia è già cominciata, e l’urgenza dei sostegni scompare, in Parlamento una forte spinta a maggiori spese rimane. Non può durare a lungo. In questo momento, al Tesoro italiano costa pochissimo indebitarsi, 0,17% medio per le nuove emissioni del 2021. La gran parte degli esperti prevede che in Europa i tassi di interesse resteranno bassi a lungo; l’indebitamento fa meno paura, sia agli Stati sia alle imprese sia alle famiglie. Ma l’Italia non è un Paese come gli altri. L’enorme massa del debito italiano continuerà a richiedere interessi attorno al 3% del prodotto lordo negli anni futuri, se va bene un paio di decimali in meno. Tra gli Stati europei, nessuno deve sostenere un onere simile (nemmeno la Grecia). Potremo fargli fronte solo con una crescita economica che non abbiamo più conosciuto dal 2007. Per questo saranno cruciali le nuove regole di bilancio europee.
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Testata: Foglio – Inserto 
Autore: Silvestrini Sergio 
Titolo: La rivoluzione gentile che serve all’italia – Semplificazioni e flessibilità: una “rivoluzione gentile” per l’Italia
Tema: Ripresa

La fine del blocco dei licenziamenti generalizzato – scrive il segretario generale Cna – segna l’avvio concreto dell’exit strategy rispetto alle misure emergenziali per fronteggiare gli effetti della pandemia. La soluzione individuata inoltre consente di togliere dal tavolo un potenziale elemento di tensione sociale che sarebbe deleterio nella fase di accelerazione del ciclo economico. Tuttavia, non bisogna cadere nella distorsione ottica di immaginare che il ritorno graduale alla normalità significhi ripristinare una comfort zone per il sistema delle imprese, soprattutto micro e piccole. Due decenni a crescita zero sono la testimonianza che la pandemia ha soltanto amplificato la sequenza di problemi strutturali che rendono impervio il percorso dello sviluppo economico e sociale.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Sorrentino Riccardo 
Titolo: L’economia Usa corre oltre le attese: in giugno creati 850mila posti – L’economia Usa ha creato 850mila nuovi posti di lavoro
Tema: Economia Usa

L’economia americana ha creato 850mila posti di lavoro in giugno, ben più delle attese degli analisti (700mila) e dei 583mila nuovi posti in maggio, mentre il tasso di disoccupazione cresce al 5,9%. È una schiarita per l’economia Usa, che fuga i timori su un cambiamento strutturale del mercato del lavoro a causa degli incentivi voluti dal presidente Biden. E un buon segnale per il futuro: la stagione estiva sta permettendo un rapido recupero. Segnale che la Borsa Usa ha subito accolto positivamente: al record gli indici S&P500 e Nasdaq.
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Testata: Sole 24 Ore 
Autore: Mangano Marigia 
Titolo: I nuovi equilibri tra John, Lapo e Ginevra – Galassia Agnelli-Elkann, ecco i nuovi equilibri fra John, Lapo e Ginevra
Tema: Agnelli-Elkann

E’ stato depositato l’atto che fissa i pesi nella società Dicembre, azionista principale dell’impero di famiglia: al ceo di Exor il 60%, ai fratelli 20% ciascuno. A distanza di oltrevent’anni dall’investitura ufficiale di John Elkann come successore dell’Avvocato Gianni Agnelli, passaggio formalizzato nel 1999, un documento di cui il Sole24 Ore è entrato in possesso e depositato in queste ore presso la Camera di Commercio di Torino, ricostruisce patti sociali, donazioni ed equilibri azionari della società chiave della Giovanni Agnelli Bv, capofila del sistema Exor, la holding che custodisce le partecipazioni chiave in gruppi come Stellantis, Ferrari, Partner Re e Cnh, solo per citarne alcune.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Massaro Fabrizio 
Titolo: Mediobanca-Del Vecchio, la partita dei posti nel board
Tema: Mediobanca

Vale 1,65 miliardi la quota di Leonardo Del Vecchio in Mediobanca: con quel 18,9% che lo rende per distacco il grande azionista di Piazzetta Cuccia il patron di Luxottica prenota per la sua holding Delfin un assegno da 102 milioni sotto forma di cedole. Secondo l’analista di Intermonte Christian Carrese e sulla base del consensus di 62 centesimi ad azione, è questo il dividendo che Del Vecchio dovrebbe incassare come azionista in autunno, dopo l’assemblea di fine ottobre e dopo che la Bce avrà tolto íl blocco alle cedole come anche ieri ll capo della Vigilanza, Andrea Enria, faceva intendere. Un ritorno non da poco per un “investimento finanziario”, come Del Vecchio l’ha definito anche davanti all’autorità di vigilanza per ottenere l’ok a salire fino al 19,99%.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata: Corriere della Sera 
Autore: Bozzi Ida – Veronesi Sandro 
Titolo: Domani in edicola. Obama dialoga con Veronesi: «Sono in cerca di giovani eroi» – Barack: cerco giovani eroi
Tema: Intervista a Barack Obama

Uno scrittore come Sandro Veronesi coglie al volo, con tre parole, il profilo di quell’America positiva e inclusiva che tuttora si incarna in un’icona del nostro tempo, l’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama: “Sorridente, elastico e splendente”. Proprio questa è la figura che emerge dalla conversazione tra i due, condotta online di qua e di là dell’oceano, con cui si apre il nuovo numero de “la Lettura”: un personaggio che non nega le criticità del Paese, si tratti della sofferenza delle aree rurali o del razzismo, ma che le affronta con l’impegno imparato lavorando nei movimenti sociali di base prima ancora di diventare senatore e presidente. “Con la nostra Fondazione proviamo a sostenere ragazzi che vogliono un mondo migliore – dice l’ex presidente Usa -. E a tutti dico: la fama è un falso idolo”.
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Testata: Messaggero 
Autore: Lombardi Maria 
Titolo: Marianna Zappia è la prima ambasciatrce negli Stati Uniti – L’ambasciatrice in Usa «Io la prima, un onore»
Tema: Italia-Usa

“Essere la prima donna ambasciatrice a Washington è un onore, ed è anche il segnale dell’importanza che istituzioni e società attribuiscono all’empowerment femminile”. Marianna Zappia si è appena insediata a Villa Firenze e negli uffici di Whitehaven Street. “L’Italia è sulla strada giusta – dice il giorno il ‘debutto’ nel nuovo incarico – ne è conferma l’attenzione specifica che il Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’agenda della nostra Presidenza G20 riservano al tema”. A 54 anni dall’ingresso delle donne nella carriera diplomatica, ecco un nuovo traguardo.
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: L.Ip. 
Titolo: Diplomazia Missione tedesca per rilanciare il post Brexit
Tema: Germania-Regno Unito

Ultima visita a Downing Street per Angela Merkel, prima di abbandonare la Cancelleria in autunno: e ieri la leader tedesca è stata anche ricevuta dalla regina al castello di Windsor. Ma è stato l’incontro con Boris Johnson quello più carico di significati politici. Due personalità che non potrebbero essere più distanti, quelle dei capi di governo di Londra e Berlino. Anche nella conferenza stampa di ieri, mentre Angela misurava le parole Boris si lasciava andare a battute. Si è comunque fatto di tutto per mantenere l’atmosfera su un tono positivo, nonostante íl fatto che dalla Merkel siano arrivati negli ultimi tempi diversi atti di ostilità verso la Gran Bretagna, dalle questione delle finali degli europei di calcio a Wembley al tentativo di imporre una quarantena pan-europea per i viaggiatori britannici. La cancelliera ha ammorbidito le sue posizioni ma, soprattutto, e stata disegnata la cornice per un più stretto rappo rto fra Londra e Berlino dopo la Brexit: i due governi terranno riunioni congiunte, sul modello franco-tedesco, e hanno siglato una dichiarazione comune in materia di politica estera e di sicurezza..
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Testata: Corriere della Sera 
Autore: Serafini Marta 
Titolo: «Goodbye Afghanistan»: ora è finita
Tema: Afghanistan

L’America ritira i militari dalla base aerea di Bagram, il centro delle operazioni e carcere dei talebani. Un nome e un simbolo: una sessantina di chilometri a nord di Kabul, costruita in piena Guerra Fredda e poi usata dai sovietici negli anni ’80, dopo il 2001 ha visto atterrare decine di migliaia di soldati che hanno preso parte alla Guerra al Terrore. Chi ha lavorato con loro spera nei visti. Gli abitanti rivendono il rame. Cnn e analisti parlano già di “una vittoria simbolica per i talebani contro l’esercito afghano”.
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Testata: Stampa 
Autore: Stabile Giordano 
Titolo: Intisar in cella tenta il suicidio – Il dramma di Intisar tenta di impiccarsi nel carcere di Sanaa
Tema: Yemen

Ha cercato di impiccarsi nella sua cella, dopo che era stata trasferita nell’ala delle “prostitute” nel carcere di Sanaa, dove è rinchiusa da febbraio in condizioni sempre più disumane. La discesa all’inferno della modella yemenita Intisar Al-Hammadi, appena vent’anni, ha toccato un gradino ancora più in fondo.
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