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SINTESI IN PRIMO PIANO – 31 GENNAIO 2020

In evidenza sui maggiori quotidiani:

– Vertice di maggioranza, delineato il “cronoprogramma” di governo
– Centrodestra, il nodo delle candidature alle regionali
– Istat, occupazione in calo
– Brexit, il Regno Unito esce dall’Unione europea
– Coronavirus, l’Oms dichiara l’«emergenza globale»,

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Alessandro Trocino
Titolo: Crimi: no alla sinistra per le alleanze locali E la base 5 Stelle attacca Di Battista
Tema: M5S, Crimi chiude ad alleanze con il Pd
IlMovimento 5 Stelle ad ogniipotesi di alleanza con il Pd alle prossime elezioni regionali. Ieri il reggente Vito Crimi, nel precisare un titolo del Fatto Quotidiano che gli aveva attribuito una frase possibilista su alleanze regionali a sinistra, ha scritto sul blog: «Non ho mai detto le parole del titolo. Ne approfitto per ricordare che, in caso di alleanze, il nostro statuto prevede che queste sono possibili soltanto con liste civiche». Ai vertici del Movimento, prevale dunque l’idea dell’autosufficienza a tutti i costi. Compreso quello di rischiare di replicare le drammatiche percentuali di Emilia-Romagna e Calabria E tuttavia tra i 5 Stelle non sono pochi coloro che vorrebbero un’alleanza. Paola Taverna, Roberta Lombardi, Roberto Fico, ma anche Vincenzo Spadafora. Ma per ora Crimi, e dietro di lui Luigi Di Maio, tengono il boccino fermo.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Marcello Sorgi
Titolo: Taccuino – Un governo che si regge soltanto se sta fermo
Tema: M5S, Crimi chiude ad alleanze con il Pd
In sede di commento del vertice di maggioranza di ieri sera a Palazzo Chigi, Marcello Sorgi sottolinea come i rapporti interni alla coalizione non abbiano fatto alcun passo avanti dopo i risultati del 26 gennaio. Anzi: il Pd è subito ripartito per la campagna elettorale delle prossime sei regioni in cui si vota, incalzando l’alleato 5 stelle e chiedendogli di allearsi anche a livello locale per conquistare le amministrazioni. Il Movimento 5 stelle su questo è diviso, pone veti sui governatori uscenti del Pd (in particolare su De Luca e Emiliano) e rischia di spaccarsi tra i cosiddetti «dimaiani», convinti di proseguire con la linea dell’autonomia, e i «governisti» pronti a coalizzarsi anche localmente. In mezzo il reggente Crimi, disponibile a qualche cauta apertura caso per caso. Da come proseguirà questa trattativa dipende anche il seguito dei molti problemi che il governo dovrebbe affrontare. Ma in realtà occorrerà attendere l’esito degli Stati generali dei 5 stelle, rinviati ad aprile,per fare chiarezza sulla linea politca del Movimento. Nel frattempo, scrive Sorgi, “il governo – malgrado Conte dia segni di impazienza e spinga per l’accordo strategico con il Pd – ha un solo modo di cercare di proseguire: stare fermo”
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Paola Di Caro
Titolo: Regionali, le mosse della Lega per non lasciare il Sud agli alleati
Tema: 
Centrodestra, il nodo delle candidature alle regionali
Urge un vertice, il più presto possibile. Perché nel centrodestra il tema delle candidature per le prossime Regionali sta diventando parecchio spinoso. Dopo l’infelice esito del voto in Emilia-Romagna, è forte il timore degli alleati che la Lega voglia ridiscutere gli accordi che erano stati presi nelle scorse settimane, e che prevedevano questa distribuzione delle candidature: Puglia e Marche a Fratelli d’Italia, Campania a Forza Italia, Veneto e Toscana al Carroccio e Liguria con la conferma dell’uscente Toti. Raccontano infatti che l’ex ministro dell’Interno, dopo la sconfitta incassata in EmiliaRomagna e il forte calo di consensi registrato in Calabria a scapito di una Forza Italia che invece ha fatto il pieno di voti trainata dalla candidata azzurra Jole Santelli, abbia ora in testa di non lasciare tutto il Sud nelle mani degli alleati. Nel mirino ci sarebbe la Puglia, che ad oggi è destinata a Fratelli d’Italia. Giorgia Meloni ha già più volte anche annunciato il candidato, quel Raffaele Fitto che fa storcere il naso ai leghisti ma che è forte nella sua terra dove già è stato presidente: «I patti si rispettano, per me conta la parola data, non si ridiscute nulla», dice seccamente.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore: Lina Palmerini
Titolo: Politica 2.0 – Le regionali e la verifica a destra di Salvini
Tema: Centrodestra, il nodo delle candidature alle regionali

“A ciascuno la sua verifica”, scrive Lina Palmerini :” Se con la verifica di Governo di ieri la maggioranza cerca di tenersi occupata in attesa della resa dei conti nei 5 Stelle prevista tra due mesi, per Salvini e il centro-destra lo stesso tempo sarà impiegato per il loro redde rationem […] Nel senso che il prossimo momento di riscatto dell’opposizione è la primavera in cui andranno al voto Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania e Puglia ma l’esito in Calabria ed Emilia-Romagna ha rimescolato quel rapporto di sudditanza che c’era prima di domenica scorsa. Insomma, c’è da immaginare che in quelle Regioni sarà più difficile per lui impostare una campagna sulla sua faccia o imporre candidature. Tutto torna in discussione”.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Francesco Cramer
Titolo: «Governo di centrodestra insieme ai grillini pentiti» – Il piano di Berlusconi: «Governo di centrodestra con i grillini pentiti»
Tema: Centrodestra, Berlusconi apre ai 5 Stelle dissidenti

Centinaia di lettori del Giornale da Abano sentono il Cavaliere in viva voce, al telefono da Arcore. E la previsione di Silvio Berlusconi è un vero e proprio auspicio. Quando il direttore Alessandro Sallusti lo interroga sul futuro, il leader di Forza Italia è chiarissimo: «Cosa sta succedendo? Una cosa molto semplice: questi che sono al governo e Parlamento non vogliono andare a casa; molti grillini, poi, non hanno un impiego e quindi sono attaccati alle poltrone. Non vedo elezioni subito ma sono certo che molti dei 5 stelle hanno capito che in quel partito non hanno più futuro. Mi auguro quindi che possano lasciare quel partito, fare dei nuovi gruppi parlamentari e sostenere un governo di centrodestra». Un nuovo esecutivo, quindi, con una pattuglia di «responsabili» grillini. «Questa è la mia speranza e mi auguro che possa capitare. In questo modo – aggiunge – non ci sarà più una minoranza che governa una maggioranza».
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Testata:  Repubblica 
Autore: Concita  De Gregorio
Titolo: Intervista a Stefano Bonaccini – Bonaccini “Se il Pd mi chiama io ci sono” – Bonaccini “Al Pd servono coraggio e competenze Demoliamo le correnti E se mi chiamano ci sto”
Tema: Intervista a Stefano Bonaccini

Stefano Bonaccini, appena rieletto alla guida dell’Emilia Romagna, ammonisce il Pd perchè eviti eccessivi trionfalismi per la vittoria conseguita nella regione:«è un errore – afferma – dire che aver vinto in Emilia Romagna sia una vittoria del centrosinistra nel Paese. In Calabria perdiamo di venti punti e il centrodestra ha un radicamento straordinario nel Paese. Siamo ai nastri di partenza, non al traguardo». E rivolgendosi al segretario Zingaretti, e al suo progetto di “aprire” il partito, aggiunge:«Il Pd deve avere un’identità più marcata. Oggi non trovo tre parole chiave che lo definiscano. Non può essere una roccaforte in difesa dei valori ma progetto espansivo della società. A Nicola, al segretario, ho detto: servono sindaci e amministratori nelle segreterie, in tutti gli organi dirigenti. E serve il meglio delle competenze che arrivano dalla società».
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Economia e finanza

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore: Manuela  Perrone
Titolo: Conte accelera sull’agenda degli impegni di Governo – Conte accelera sull’agenda e riparte dalla riforma Irpef
Tema: Vertice di maggioranza, delineato il “cronoprogramma” di governo

La parola d’ordine è «accelerare». Senza alzare i toni e senza esasperare le divisioni, ovvero abbandonando le zavorre ideologiche, gli arroccamenti identitari, la corsa a «piantare bandierine». E ripartendo soprattutto dall’ambiente e dal fisco, con la sponda del ministro dem Roberto Gualtieri e con l’obiettivo condiviso di ridurre le tasse e premere sul tasto della sostenibilità: subito in cantiere andrà dunque la riforma dell’Irpef e si riaprirà il confronto sulla rimodulazione dell’Iva, saltato lo scorso autunno per l’alt di renziani e Cinque Stelle. Giuseppe Conte ha accolto con questo spirito a Palazzo Chigi i capidelegazione dei quattro partiti di maggioranza convocati per avviare la verifica sul cronoprogramma della fase 2 del Governo. Interesse del premier è smentirei sospetti di un rilancio di facciata, un maquillage per mascherare l’immobilismo
«ll Paese ha molte urgenze e i cittadini attendono tante risposte, dobbiamo procedere spediti, determinati, compatti», ha twittato con l’hashtag #Agenda2023.
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Testata:  Stampa 
Autore: Alessandro Barbera  – Ilario Lombardo
Titolo: Il governo: ad aprile la riforma del Fisco È scontro sul Jobs Act – Il governo: ad aprile la riforma del Fisco Scontro sul Jobs Act
Tema: Vertice di maggioranza, delineato il “cronoprogramma” di governo

Giuseppe Conte vuole dare l’impressione che il governo va. Sulle ali della vittoria Pd in Emilia-Romagna strappata al destino leghista, il presidente del Consiglio riunisce i capidelegazione della maggioranza per parlare dell’agenda di qui al 2023. Per ora sono solo titoli e annunci, e non può essere diversamente. «Non siamo entrati nel merito delle misure», dice Conte al termine. Il vertice serve a mettere in piedi un metodo, e soprattutto evitare che i problemi conclamati dei Cinque Stelle diventino un ostacolo per la tenuta della maggioranza. Di qui l’idea di una nuova agenda di maggioranza che parta da due cardini: le tasse e il lavoro. Conte dice che la riforma dell’Irpef, «è necessaria per arginare Matteo Salvini». Molto dipenderà dalla volontà di trovare le risorse. Una base di partenza in realtà c’è: i cinque miliardi già stanziati per la riduzione del cuneo fiscale nel 2021. La prima scadenza sarà ad aprile, quando il governo ha intenzione di presentare in Parlamento una legge delega. L’altro capitolo sul quale Conte vuole concentrarsi è quello del lavoro. «Dobbiamo far lievitare l’occupazione». Ma occorre superare le divisioni in seno alla maggioarnza: Speranza e Leu vogliono, rimettere mano al Jobs Act, incontrando la ferma opposizione dei renziani, che non vogliono nemmeno sentirne parlare.
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Testata:  Sole 24 Ore 
Autore: Fabio Tamburini
Titolo: Intervista a Roberto Gualtieri – Gualtieri rilancia: nuovo Fisco entro l’anno – «Delega fiscale ad aprile per una riforma entro l’anno»
Tema: Riforma fiscale, l’intervista al ministro Gualtieri
Entro aprile una legge delega, per la fine dell’anno la riforma fiscale. Lo spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri nell’intervista che ieri ha inaugurato il Telefisco del Sole 24 Ore. «Vogliamo realizzare una riforma fiscale e vogliamo farlo entro l’anno. Sappiamo bene che è una sfida ma credo sia necessaria, perché siamo arrivati a un livello di complicazione del nostro sistema fiscale che appare necessaria una semplificazione» L’obietivo della riforma sarà «la riduzione del carico fiscale sul lavoro, su tutte le forme di lavoro, ma anche la definizione di un quadro più consolidato di finanza pubblica sul quale siamo piuttosto ottimisti perché i dati ci incoraggiano. Abbiamo anche avuto modo, amichevolmente, di dissentire – aggiunge il ministro – dal Fondo Monetario Internazionale sulla previsione del 2,4 di deficit che non appare basata sui dati che noi abbiamo. Abbiamo risultati molto positivi sulle entrate. E, anche […] un andamento del mercato dei titoli di stato che in qualche modo potrebbe ridurre ulteriormente la spesa per gli interessi. Quindi l’efficacia del contrasto all’evasione, le possibilità di ulteriore riduzione del costo della spesa interessi, possono determinare anche spazi di manovra fiscali, che non siamo ancora in grado di quantificare, ma che serviranno a un’ulteriore riduzione del carico fiscale sul lavoro»
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Testata:  Stampa 
Autore:   Alessandro Di Matteo
Titolo: Intervista a Teresa Bellanova – “Il reddito di cittadinanza ha fallito Sì a nuove politiche attive sul lavoro”
Tema: Reddito di cittadinanza

La ministra Teresa Bellanova, capodelegaJzione di Italia Viva, parlando con i giornalisti al termine del vertice di maggioranza, detta le priorità del suo partito, e ribadisce che occorre mettere mano al reddito di cittadinanza.«quello strumento – dice -non riesce a dare le risposte necessarie e nel frattempo blocca ingenti risorse. Non garantisce l’incrocio domanda-offerta di lavoro. Non dà risposte alla disoccupazione di lunga durata. Non mette in campo strategie di inclusione sociale né tiene in conto la povertà educativa. Il fallimento è nelle cose. Ed è evidente come l’impianto del Rei fosse più adeguato. Vorremmo si discutesse di questo. Soprattutto di come rilanciare massicciamente le politiche attive».
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Enrico Marro
Titolo: Lavoro, 75 mila posti in meno Salgono i contratti precari
Tema: Istat, occupazione in calo

Secondo gli ultimi dati dell’Istat, a dicembre 2019 l’occupazione è diminuita di 75mila unità, si è attestandosi a 23,3 milioni. Sono scesi i posti di lavoro tra i dipendenti con contratto a tempo indeterminato (-75mila) e tra gli autonomi (-16mila) mentre sono aumentati i contratti a termine (circa 17 mila in più). In particolare, i lavoratori a tempo determinato, raggiungono il nuovo record di 3,1 milioni, con un incremento di 45 mila unità rispetto a dicembre del 2018 mentre quelli autonomi scendono al minimo storico di 5,2 milioni (71mila occupati in meno in un anno). Aumentano anche gli inattivi, cioè coloro che il lavoro neppure lo cercano, e questo è un dato certamente preoccupante: sono ben 13,1 milioni, con un aumento di 42mila rispetto a novembre. Su base annua, tuttavia,il dato complessivo degli occupati è ancora positivo: + 136mila rispetto a dicembre 2018, così come c’è un calo di 143mila disoccupati (ma + 2mila rispetto a novembre 2019) che restano pur sempre 2,5 milioni: il 9,8% della forza lavoro.
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Testata:  Giornale 
Autore:  Alessandro Sallusti
Titolo: L’editoriale – Chi di tasse ferisce di tasse perirà
Tema: Istat, occupazione in calo
I dati dell’Istat,che certificano che a dicembre c’è stato un nuovo record di disoccupazione “che ci riporta indietro di quattro anni”, dimostrano, sostiene Sallusti,  che “le costosissime riforme «Reddito di cittadinanza» e «Quota 100» hanno, come era prevedibile, fallito l’obiettivo e che la manovra economica tutta tasse del governo Pd-Cinque Stelle non ha acceso speranze né interessi” E torna a rilanciare la proposta di una ” profonda riforma fiscale”. Scrive: “Solo abbassando le tasse possono ripartire le imprese, solo facendo ripartire le imprese si crea lavoro e benessere. L’evasione non è la causa del dissesto, è la conseguenza della rapina legalizzata messa in atto da governi apparentemente democratici ma in realtà dispotici come è quello che ci ritroviamo ora”.
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Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore: Luigi Ippolito
Titolo: Londra lascia l’Unione Europea Johnson: «Sarà un’alba nuova» – Good-bye A mezzanotte la Gran Bretagna lascia la Ue. Johnson parlerà al Paese: «Sorge un’alba nuova»
Tema: Brexit, il discorso di Boris Johnson alla nazione

La Gran Bretagna lascerà a mezzanotte l’Unione europea: arriva così a compimento il mandato del referendum del giugno del 2016, che aveva visto il 52 per cento dei britannici votare a favore della Brexit. «Questo è il momento in cui sorge l’alba e il sipario si alza su un nuovo atto», dirà stasera il primo ministro Boris Johnson in un discorso alla nazione che sarà trasmesso dalla Bbc.Il premier inglese sottolineerà come il compito del governo sarà  «riunire il Paese e portarlo avanti»., superando le divisionii degli ultimi anni. «E il momento in cui cominciamo a unire e a salire di livello», dirà Johnson, rivolgendosi a quella parte di popolazione che ha più sofferto le conseguenze della crisi economica e ha votato in massa, a suo favore alle ultime elezioni..
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Charles Michel  – David Sassoli  –  Ursula von der Leyen
Titolo: Domani la Brexit “Sia l’alba di una nuova Europa” – I presidenti Ue “Domani sia un nuovo inizio”
Tema: Brexit, il commento dei presidenti dell’Unione

I presidenti delle tre principali istituzioni dell’Unione europea commentano l’omai immininente uscita del regno Unito dall’Unione. “La decisione di Londra – scrivono – ci rattrista, ma va rispettata. Bisogna guardare al futuro e costruire una nuova collaborazione tra amici di lunga data” Il loro sguardo si volge ai negoziati, che si protrarranno per tutto il 2020, per definire le relazioni future tra Gran Bretagna e Unione europea, riscordando ai partners inglesi che “se non si è membri non si possono conservare i benefici dell’adesione”. Ma viene ribadito comunque l’impegno .a costruire un nuovo partenariato tra amici di lunga data: “Insieme, le nostre tre istituzioni faranno tutto ciò che è in loro potere per garantirne il successo”. E rilanciano con forza le ragioni dello stare insieme in Europa: “gli Stati membri dell’Unione europea continueranno a unire le forze e a costruire un futuro comune. In un’epoca di accese lotte di potere e di turbolenze geopolitiche, le dimensioni sono importanti. Nessun paese, da solo, può arginare l’ondata del cambiamento climatico, trovare le soluzioni per il futuro digitale o esprimersi con voce autorevole nella crescente cacofonia mondiale. Insieme, invece, l’Unione europea pub farcela”.
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Testata:  Stampa 
Autore:  Francesco Grignetti
Titolo: Libia, Sarraj lascia scappare i migranti – Libia, si moltiplicano gli sbarchi in Italia Trattativa segreta con Tripoli sui flussi
Tema: Libia, la ripresa dei flussi migratori e la variabile turca

Si moltiplicano gli arrivi di migranti dalla Libia: rispetto a un anno fa, in piena era Salvini, sono incrementan del 1000% con oltre 1.200 persone sbarcate. La rpresa del flusso migratorio è dovuta in larga parte alla guerra che, nonostante la tregua, continua nel paese nordafricano, con continue scaramucce tra i due schieramenti e il blocco dei pozzi. Ma sarebbe anche l’effetto dell’ostentato disinteresse del governo Sarraj per il problema migratorio. Una rappresaglia visto che il governo italiano ha cambiato linea e ora ostenta una totale equidistanza tra il governo di Tripoli e il generale Haftar. Ieri il ministro Luigi Di Maio ha spiegato in Parlamento che sono in corso «trattative».per il rinnovo del  memorandum tra i due governi, stipulato ai tempi di Marco Minniti, che regola la cooperazione con Tripoli su molti piani, contrasto all’immigrazione clandestina compreso. Ma nelle more della trattativa si è inserita la variabile turca. Erdogan, che sta inviando armi e mercenari a sostegno di Tripoli, potrebbe avere interesse a far naufragare il riavvicinamento in atto tra l’Italia e il governo Sarraj
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Testata:  Stampa 
Autore: Maurizio Molinari
Titolo: Trappola maghrebina per Conte
Tema: Libia, la ripresa dei flussi migratori e la variabile turca
La ripresa dei flussi di migranti dalla Libia a pochi giorni dalla Conferenza di Berlino segnala – si legge nell’editoriale di Maurizio Molinari – una situazione profondmente mutata sullo scacchiere libico a causa del ruolo acquisito dalla Turchia. Con la crescente presenza militare turca sul territorio e nei mari antistanti le coste libiche, Erdogan punta a trasformare la Tripolitania in una propria enclave per controllare le fonti energetiche – gas e petrolio – e diffondere in Nordafrica il modello politico dei Fratelli Musulmani. Molinari adombra anche l’esistenza. mentre l’offensiva del generale Haftar viene  affievolendosi,di un patto fra Erdogan e Putin per dividersi la Libia, consentendo a Mosca di avere basi aeree e navali in Cirenaica. “Ce n’è abbastanza – osserva -per dedurre che Erdogan si è oramai insediato in Tripolitania e inizia a creare nuovi equilibri – sul terreno e nel Mediterraneo – consentendo al proprio alleato al-Sarraj una maggiore libertà di manovra, anche nella gestione dei migranti” Questi sviluppi – scrive – determinano.per l’Italia e il governo Conte “una situazione di emergenza strategica: servono mosse rapide ed efficaci per evitare di assistere impotenti alla formazione di un protettorato turco in Tripolitania destinato a mettere nelle mani di Erdogan i rubinetti dei flussi di migranti, delle risorse energetiche e dei rischi di terrorismo che hanno conseguenze immediate sul nostro Paese”.
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Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Guido Santevecchi
Titolo: L’Oms: «L’emergenza è globale»
Tema: Coronavirus, l’Oms dichiara l’«emergenza globale»,

A Ginevra l’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di dichiarare l’«emergenza globale», per l’epidemia da coronvirus esplosa in Cina. E, però,  una decisione tardiva, perchè i governi nazionali stanno già prendendo precauzioni senza attendere le linee guida dell’Oms. Intanto la Russia ha chiuso il confine terrestre con il paese asiatico. Mosca farà passare solo treni diretti per Pechino, senza fermate intermedie. È un nuovo colpo all’orgoglio della Cina, sempre più isolata..L’epidemia si sta diffondendo nel paese, con nuovi casi registrati anche nella capitale Pechino. Si parla di «seconda generazione di casi». Significa che nella capitale, lontana 1.100 chilometri da Wuhan, sono stati rilevati contagi tra persone che non erano state nella città ground zero dell’epidemia, messa in quarantena di massa e isolata da una settimana. Significa che a Pechino qualcuno è stato presumibilmente contagiato da chi era passato o venuto da Wuhan e a sua volta ha trasmesso il virus. I morti ieri sono saliti a 170 (38 in un giorno) e 7.771 i malati confermati.
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Testata:  Repubblica 
Autore:  Michele Bocci
Titolo: Virus, colpita l’Italia – Il virus sbarca in Italia
Tema: Coronavirus, primi casi in Italia

Il coronavirus colpisce l’Italia. Una coppia di turisti cinesi è ricoverata da mercoledì in isolamento all’ospedale Spallanzani di Roma e i test hanno rivelato che sono positivi al virus. È stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a dare ieri sera la notizia in una conferenza stampa a Palazzo Chigi. Il premier ha anche annunciato che il ministro della sanità Speranza «ha adottato un’ordinanza che chiude il traffico aereo da e per la Cina. Siamo il primo Paese Ue – ha sottolineato – ad adottare una misura cautelativa di questo tipo». E oggi il consiglio dei ministri prenderà «ulteriori misure in modo da mettere tutte le strutture competenti a disposizione, compresa la Protezione civile».
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PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE
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CORRIERE DELLA SERA
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LA REPUBBLICA
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LA STAMPA
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IL MESSAGGERO
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IL GIORNALE
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LIBERO QUOTIDIANO
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IL FATTO QUOTIDIANO
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