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Ripartenza, Galateri Di Genola: Serve alleanza fra Stato e privati

28.04.2021

«La pandemia ci ha insegnato che non si può agire in ordine sparso: noi di Generali siamo in prima linea per aiutare la ripresa anche in una prospettiva di convergenza fra pubblico e privati». Il Cavaliere del Lavoro Gabriele Galateri di Genola è presidente di Generali, la più grande compagnia di assicurazioni italiana e fra le t0p3 in Europa. Domani a Trieste si tiene l’assemblea degli azionisti. In modalità Covid: tutti a distanza, tutti collegati. Un’assemblea particolare. «Sì, ma anche perché quest’anno si inquadra nel contesto speciale dei nostri “primi” 190 anni. La compagnia è nata per assicurare i traffici commerciali che partivano da Trieste nel 1831 e si è sviluppata alla grande: siamo un gruppo multinazionale con 7o miliardi di premi, presente in 5o paesi con oltre 7o mila dipendenti. Una storia vissuta nella società e con la società. Quando abbiamo affrontato l’anno della la pandemia, il Dna sviluppato ci ha permesso di essere una parte costruttiva e utile della società. Grazie al 90% dei dipendenti in lavoro da remoto l’operatività è stata continua e in sicurezza. Abbiamo lanciato il fonda ‘Straordinario internazionale di 100 milioni per sostenere le comunità in cui operiamo».

L’impatto del Covid?
«Le assicurazioni hanno dimostrato capacità di tenuta e resilienza importanti. Generali ha resistito in modo altrettanto importante, se non di più, come rilevano un risultato operativo 2020 di 5,2 miliardi e il solvency ratio al 224%. Numeri che dimostrano la capacità di affrontare i marosi con tranquillità, sicurezza, stabilità».

E la situazione oggi?
«Penso che il mondo abbia ripreso in mano la situazione quando i produttori dei vaccini sono riusciti a emergere con risposte credibili. E, dopo momenti di confusione e mancanza di coordinamento, i piani vaccinali in Europa procedono ora in modo più spedito. Si comincia a vedere la luce al fondo del tunnel».

Anche in Italia?
«Sì. Nei giorni scorsi a Milano è stato inaugurato uno dei centri vaccinali più grandi del Paese nel nostro Generali Square Garden a Citylife (ex Palazzo delle Scintille). L’hub è stato possibile grazie alla collaborazione fra Regione, Policlinico, noi, Monder e Cisco. La soluzione di tanti temi in futuro dovrà passare, e sarà un bene, attraverso la convergenza pubblico-privato».

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