Sanlorenzo, una delle principali società di costruzione di yacht e superyacht, punta sempre più sull’Asia-Pacifico e si prepara a rilevare entro il 3o giugno uno dei più rilevanti intermediari nautici in Oriente. L’azienda italiana in una nota comunica di aver sottoscritto un Memorandum of understanding «non vincolante» con Mike Simpson «per valutare l’ingresso nel gruppo Simpson Marine e in altre società collegate», da tempo rivenditori locali delle imbarcazioni di lusso. «L’operazione di acquisizione, ove realizzata, consentirà a Sanlorenzo di incrementare la propria presenza diretta in un territorio di importanza strategica quale l’Asia-Pacifico», sottolinea il comunicato. A supportare le negoziazioni sono lo studio legale Musumeci, Altara, Desana e Associati (per Sanlorenzo) e lo studio Howse Williams (per Mike Simpson).
La mossa di Sanlorenzo, secondo gli addetti ai lavori, ha l’obiettivo di gestire direttamente il mercato in cui opera — e il rapporto coni clienti —aprendo così una ulteriore divisione locale a Hong Kong, che si aggiungerà a quella di Miami, delle Baleari e prossimamente del Principato di Monaco. Simpson Marine ha 12 uffici in Asia e altri 10 centri di fornitura dei servizi. Non è al momento chiaro se Sanlorenzo voglia entrare da subito con il i00% o lasciare inizialmente una piccola quota a Mike Simpson. In un report di marzo gli analisti di Kepler Cheuvreux stimano che l’investimento per l’acquisizione dovrebbe aggirarsi sui 10-15 milioni di euro. Secondo la relazione finanziaria 2022 Sanlorenzo ha registrato nell’Asia-Pacifico 109,27 milioni di euro di ricavi, in aumento del 22,5% rispetto al 2021, in particolare grazie «alle vendite in Australia e a Hong Kong», si legge.
Nel complesso il gruppo guidato dal presidente-amministratore delegato Massimo Perotti ha chiuso l’anno passato con 740,7 milioni di euro di ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht (con l’obiettivo di toccare gli 810-83o milioni nel 2023 e il miliardo nel 2025), un Ebitda rettificato di 130,2 milioni e un risultato netto di 74,2 milioni. Le tre big italiane della nautica — Sanlorenzo, AzimutBenetti, Ferretti — nel 2022 hanno realizzato quasi la metà degli yacht di tutto il mondo, calcola il «Global order book» di Boat International: per la precisione il 47,6% di 1.024 imbarcazioni di oltre 24 metri di lunghezza.
Articolo pubblicato il 12 aprile dal Corriere della Sera