Menu

SNTESI IN PRIMO PIANO – 3 giugno 2018

03.06.2018

IN EVIDENZA SUI MAGGIORI QUOTIDIANI

– La spinta di Mattarella: siamo affidabili
– Salvini: porti chiusi per le Ong
– Merkel a Conte: la Ue non sia unione di debiti
– Macron, patto con Conte in chiave anti Merkel
– G7 fallisce sui dazi di Trump
– Washington lavora a un vertice con Putin

PRIMO PIANO

Politica interna

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Breda Marzio 
Titolo: La spinta di Mattarella: siamo affidabili
Tema: 2 giugno

Ha avuto ragione lui, alla fine. E lo dimostrano certe frasi che vanno oltre lo scontato «grazie» con cui tanti cittadini gli si rivolgono, cantando l’Inno di Mameli, gridando «Viva la Costituzione» e cercando di stringergli la mano. Posto che il presidente della Repubblica abbia sofferto per le critiche e le polemiche degli ultimi tempi e culminate nello sconsiderato annuncio di avviare una richiesta d’impeachment dei 5 Stelle, è stato però confortato ieri dalla gente comune. Sergio Mattarella, con uno scatto d’orgoglio, dice che «i valori della Repubblica sono quelli dell’Europa». Per aggiungere subito dopo che «i valori di libertà, eguaglianza e giustizia fra gli uomini e il rispetto dei diritti di tutti e di ciascuno sono il fondamento della nostra società e i pilastri su cui si poggia la costruzione dell’Europa. È un fatto, comunque, che anche questo, per lui, pesa. E non come un esorcismo. Ma perché restituisce concretamente «l’immagine di un Paese coeso e affidabile, capace di assumere responsabilità nella comunità internazionale».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Giornale 
Autore:  Signore Adalberto 
Titolo: La festa di Mattarella: sorride per l’impresa dopo 87 giorni di pena – E il 2 giugno diventa la Festa di Mattarella
Tema: La festa di Mattarella

A vederlo attraversare il centro di Roma sulla Lancia Flaminia presidenziale che saluta ali festanti di cittadini, non si direbbe proprio che quella appena conclusa sia stata la settimana più difficile della vita politica di Sergio Mattarella. Una settimana in cui ha dovuto dimostrare che tipo di presidente della Repubblica essere. Cosa che ha fatto riuscendo ad arrivare in porto dopo una traversata di 87 lunghi giorni, tra accelerazioni, frenate, tatticismi e una valanga di critiche. Un successo per il capo dello Stato, che ieri ha festeggiato senza trionfalismi ma mostrando a più riprese un’espressione di evidente soddisfazione. D’altra parte, a quasi tre mesi esatti dalle elezioni, Mattarella è riuscito a chiudere un puzzle nel quale tiene insieme quelle che a suo avviso erano le priorità della legislatura. In primo luogo farla andare avanti, evitando un ritorno alle urne che avrebbe esposto l’Italia all’ottovolante dei mercati, compromettendo ancora di più la nostra credibilità internazionale.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Lopapa Carmelo 
Titolo: Salvini: porti chiusi per le Ong – Salvini: basta soccorsi delle Ong E prepara i blitz nei campi rom
Tema: Le prime mosse di Salvini

Matteo Salvini rientra a sorpresa al Viminale, in piena giornata festiva. E aziona già la “ruspa”, come aveva sempre sognato. Da domani è intenzionato a fare sul serio, dopo mesi di annunci. E le prime operazioni «a costo zero» hanno di mira proprio i centri di accoglienza migranti, le domande di asilo, le decine di campi rom irregolari a cominciare dai tanti dislocati nel Lazio. Il nuovo indirizzo politico è ormai segnato. «Per i clandestini è finita la pacchia, devono fare le valigie, con calma, ma se ne devono andare», è già uno slogan in cima al “contratto” di governo. Come la stretta annunciata sulle Ong che operano nel Mediterraneo e che hanno coadiuvato le operazioni di soccorso italiane in questi giorni di ripresa degli sbarchi: «Gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Buzzi Emanuele – Cremonesi Marco 
Titolo: Il retroscena – Da Castelli a Rixi, la corsa di «vice» e sottosegretari Rebus capigruppo
Tema: Def

Il primo vero banco di prova politico per il governo pentaleghista sarà, ancora lui, il Def. Di qui, il grande fermento riguardo ai sottosegretari che affiancheranno il neo ministro all’Economia Giovanni Tria, così come ai presidenti delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. Da questo punto di vista, nella Lega assai citato è Alberto Bagnai, economista di rango anche se decisamente anti euro. Altro nome molto ripetuto, quello di Armando Siri, che è l’uomo della Flat tax. La partita delle nuove nomine governative dovrebbe coinvolgere 40-50 esponenti legastellati. Con qualche nodo da dirimere sulle competenze: telecomunicazioni, servizi segreti e Cipe. «Ci saranno delle conferme», dicono nei 5 Stelle per spiegare che chi è finito nel toto-ministri o ha lavorato a lungo su alcuni punti del programma avrà spazio. E circolano i nomi di Manlio Di Stefano (Esteri), Nunzia Catalfo o Lorenzo Fioramonti (Lavoro e Sviluppo economico) e Fabiana Dadone (Interno). Sottosegretario leghista assai probabile è il bresciano Guido Bonomelli, direttore generale di Infrastrutture lombarde.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  De Marchis Goffredo – Fontanarosa Aldo 
Titolo: Cdp, in pole c’è Sarmi E M5s vuole Gabanelli sugli schermi di Rai 1
Tema: Nomine

Il governo griIIino-leghista si prepara a riscrivere – in poche settimane – la mappa del potere con le nomine dei viceministri e dei sottosegretari, di alcuni burocrati di altissimo grado, dei vertici delle aziende di Stato, a cominciare dalla Rai. Per sottosegretari e viceministri, Giancarlo Giorgetti è già al lavoro sulle caselle leghiste. Di Maio invece conta sull’aiuto di Vincenzo Spadafora che conosce il mondo ministeriale e può individuare le persone giuste. I numeri del Manuale Centelli giallo-verde sono stabiliti. Ai 5Stelle toccheranno 20 sottosegretari e 5 viceministri. Al Carroccio 15 sottosegretari e 3 vice. La grillina Michela Montevecchi avrà un posto alla Cultura, che ha seguito per 5 annidi opposizione. Poltrona di platino quella di ad della Cassa Depositi e Prestiti, che può andare all’ex ad delle Poste Sarmi, molto stimato dal neo ministro Bongiorno.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Cazzullo Aldo 
Titolo: Intervista a Marco Minniti – «Non possiamo fare l’Ungheria del Mediterraneo» – «Non possiamo diventare l’Ungheria del Mediterraneo»
Tema: Intervista a Marco Minniti

Minniti, come si sente da ex ministro? «Liberato da una contraddizione: essere vincolato agli affari correnti, in un ministero dove non esistono affari correnti. Il terrorismo e il controllo dei flussi migratori non sono affari correnti». Salvini promette i respingimenti. Sono tecnicamente possibili? «E come si fa? I flussi migratori non si possono cancellare; si possono governare. E’ quel che abbiamo fatto. Siamo all’undicesimo mese consecutivo di riduzione degli arrivi. Rispetto al primo luglio del 2017 sono arrivati 122 mila migranti in meno». L’altra promessa di Salvini sono i rimpatri di massa. Sono tecnicamente possibili? «Furono un punto dirimente della campagna elettorale del centrodestra nel 2001. Finì con la più grande sanatoria della storia: circa 600 mila clandestini divennero regolari. Più o meno lo stesso numero delle persone che ora si vorrebbero espellere». 
Leggi l’articolo da:
 PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Il Fatto Quotidiano 
Autore:  Zanca Paola 
Titolo: Intervista a Riccardo Fraccaro – “Siamo noi i moderati della Terza Repubblica Ora nuovi referendum” – “È la Terza Repubblica: i moderati siamo noi Ora i referendum per ridare voce ai cittadini”
Tema: Intervista a Riccardo Fraccaro

Di mani, lui, non ne ha strette tantissime. La sua compagna è incinta e, dopo una giornata così impegnativa, ai giardini del Quirinale, hanno preferito stare soprattutto seduti. D’altronde, Riccardo Fraccaro, neo ministro ai Rapporti con il Parlamento e alla Democrazia diretta è uomo di poche parole. E dei grillini in giacca e cravatta è pure uno degli antesignani. “Cinque anni in Parlamento ci hanno fatto crescere, nelle istituzioni abbiamo imparato a entrare in meccanismi per nulla banali. Ci è servito a capire quando è giusto alzare la voce e quando conviene mediare”. Si è ribaltato il mondo. “In effetti, nella Terza Repubblica, i moderati siamo noi. E il capo è Luigi Di Maio, che per portare a casa il risultato ha ritirato la richiesta di impeachment. “Un capolavoro politico. Credo che il suo gesto sia segno di grande saggezza”.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Economia e finanza

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Caizzi Ivo 
Titolo: Merkel a Conte: pronta a lavorare con il governo ma la Ue non sia unione di debiti
Tema: Conte, prima telefonata con Merkel

Il premier Giuseppe Conte ha reso note sue cordiali telefonate con la cancelliera tedesca Angela Merkel e con il presidente francese Emmanuel Macron. Conte ha aggiunto di aver concordato con Merkel «un incontro bilaterale» al G7 in Canada e di «andare quanto prima a Berlino». La cancelliera ha confermato di volere andare «incontro al governo italiano in modo aperto, per lavorare con loro» , ma ha escluso che la «solidarietà» possa «sfociare mai in una unione dei debiti». Anche il presidente filo-Berlino della Commissione europea, il lussemburghese Jean-Claude Juncker, si è adeguato e ha lanciato aperture all’esecutivo di M5S e Lega, che nell’Europarlamento lo hanno contestato duramente per anni. «Non sono d’accordo a dare lezioni a Roma», ha detto Juncker, che pur guida un’istituzione impegnata a raccomandare politiche ai governi Ue.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Martinelli Leonardo 
Titolo: La strategia di Macron: patto con Conte in chiave anti Merkel – La strategia di Macron: patto con il governo Conte in chiave antitedesca
Tema: Lo scacchiere europeo

Da venerdì i francesi sono di nuovo molto attivi con gli italiani a livello diplomatico. Ieri Macron ha parlato al telefono con Conte. «Il governo dovrà cimentarsi da subito sui negoziati in corso sul bilancio europeo, sulla riforma del diritto d’asilo e sul completamento dell’unione bancaria», aveva detto Conte, dopo aver ottenuto per la prima volta l’incarico. Come? «Operando le alleanze opportune». Macron da mesi sta insistendo per completare l’unione bancaria con Angela Merkel, che da quell’orecchio non ci sente. Non perde occasione per ricordare ai tedeschi che devono ridurre il loro surplus commerciale con gli altri Paesi europei, argomento che potrebbe interessare pure Conte. Perfino sulle questioni di bilancio, il desiderio di aumentare quello generale dell’Ue di Macron, così da alimentare nuovi investimenti, è un’idea che non piace a Berlino ma che potrebbe non dispiacere a Roma.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Pesole Dino 
Titolo: L’analisi – Iva e deficit, gli addendi della prossima manovra
Tema: La prossima manovra

E’ una manovra a geometria variabile, quella che attende il neonato governo Conte da qui alla legge di Bilancio di metà ottobre. Gli addendi sono da comporre all’interno di un puzzle che al momento, tra clausole Iva da disattivare per 12,4 miliardi, spese indifferibili da finanziare (circa 4 miliardi) e correzione del deficit (10 miliardi), parte da una base di 25 miliardi. Ma potrebbe lievitare fino a 40 miliardi qualora si decidesse di cominciare a onorare alcune delle promesse elettorali, confermate nel “Contratto di programma”. Partiamo dall’Iva. Finora tutte le forze politiche si sono dichiarate a favore della sterilizzazione degli aumenti che scatteranno dal prossimo anno, con l’Iva che passerebbe dal 10 al 12% e dal 22 al 24,2 per cento. Ipotesi alternativa, che potrebbe fare breccia nel governo anche sulla base delle sollecitazioni giunte sia dalla Banca d’Italia che dalla Commissione Ue, è che si possa aumentare l’aliquota ordinaria di un punto, aprendo in tal modo lo spazio (attorno ai 4 miliardi) per finanziare il primo “modulo” della flat tax.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Titolo: Al vertice G7 Stati Uniti senza alleati
Tema: G7

Al G7 di Whistler, in Canada, tutti gli alleati degli Stati Uniti hanno attaccato l’amministrazione Trump per aver imposto dal 1° giugno dazi sull’acciaio e l’alluminio e hanno evocato uno scontro davanti al Wto. Il segretario americano al Tesoro, Steven Mnuchin, è stato bersagliato delle critiche alla riunione dei sette ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali. Fra l’altro, i dazi complicano gli sforzi degli Stati Uniti per ottenere la cooperazione degli alleati nella sfida alla Cina sulle sue pratiche commerciali sleali. A Whistler il ministro delle finanze Taro Aso, rappresentante del Giappone i cui produttori di acciaio e alluminio pagano dazi negli Usa già dal 23 marzo, ha definito «profondamente deplorevole» l’azione degli Stati Uniti. «Questo non succede spesso alle riunioni del G7, ma si è assistito al confronto “Stati Uniti contro tutti”». Ue e Canada hanno avviato le procedure contro gli Usa presso l’Organizzazione mondiale del commercio.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Rampini Federico 
Titolo: G7 fallisce sui dazi di Trump ma anche l’Europa è divisa
Tema: G7

Tutti contro l’America dei dazi. È l’immagine che esce dal G7 dei ministri economici in Canada: un’Amministrazione Trump isolata e accerchiata, che compatta gli altri nella condanna del protezionismo. La realtà è un po’ più ambigua: dietro le apparenze già s’intravvedono spaccature nel fronte europeo. La Cina sta a guardare, e gioca una partita separata nei prossimi giorni. Di certo ogni apparenza di una global governance, di un concerto tra le principali economie di mercato, è saltata nel summit canadese vicino a Vancouver. Il fiasco è nei fatti: i rappresentanti delle sette maggiori nazioni (Usa, Giappone, Germania, Francia, Inghilterra Canada e Italia) non trovano neppure quel minimo comune denominatore che si traduce di solito in un comunicato finale.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Stampa 
Autore:  Zatterin Marco 
Titolo: Intervista ad Alan Krueger – “Il reddito di cittadinanza? Sarebbe più utile in Kenya” – “Reddito di cittadinanza più utile in Kenya L’Italia investa in lavoro e in produttività”
Tema: Intervista ad Alan Krueger

Alan Krueger è convinto che il reddito di cittadinanza possa avere senso solo nei Paesi in cui i più vivono sotto i livelli di sussistenza, ad esempio in Kenya. «In Italia o negli States non funzionerebbe», stima l’ex capo dei consiglieri economici di Barack Obama. Per tre motivi: non è facilmente realizzabile, può disincentivare la ricerca di un lavoro e poi costa caro. Sarebbe meglio, assicura il professore di Princeton, ragionare in termini di «opportunità di cittadinanza», dunque su come rafforzare diritti elementari quali l’assistenza sociale e l’istruzione. «Lo “universal basic income” non sarebbe la mia prima scelta di governo – spiega -, però i politici non sempre ascoltano i consigli degli economisti: loro devono fare compromessi».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Di Caro Paola 
Titolo: Intervista a Renato Brunetta – Brunetta: «Non si può creare occupazione se la crescita è sotto il 2% Si parta dalla flat tax»
Tema: Intervista a Renato Brunetta

Non è più «il momento della campagna elettorale, dei giochetti, degli imbrogli, delle chiacchiere, delle facce feroci e dei selfies. II Paese ha diritto alla trasparenza, al buongoverno, alla correttezza. E noi saremo in Parlamento a pretendere testi, tabelle, relazioni tecniche, okay della Ragioneria sui provvedimenti di questo governo illegittimo moralmente e politicamente che rappresenta un salto nel buio». La premessa di Renato Brunetta, che del programma economico di FI è stato l’estensore, fa capire come gli azzurri non faranno sconti al nuovo esecutivo. E questo perché la scelta delle «priorità» nell’azione economica è «decisiva». «Con una crescita sotto il 2% è impossibile creare nuova occupazione, sarebbero inutili palliativi. Si parta dalla flat tax, con aliquota al 23% e non con due al 15-20 che creano solo squilibri. La si finanzia con l’abolizione delle detrazioni, è pienamente realizzabile, come sa anche il mio amico Tria».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Societa’, istituzioni, esteri

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Washington lavora a un vertice con Putin
Tema: Vertice Usa-Russia

“Viaggi e telefonate preparatorie. La portavoce di Trump conferma. I temi sul tavolo: Iran, Siria, spie”. Diplomazie al lavoro per organizzare un vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, scrive il Wall Street Journal, sorprendendo un po’ tutti. Secondo il quotidiano l’ambasciatore statunitense a Mosca, Jon Huntsman, sarebbe di recente rientrato a Washington per riferire sui preparativi in corso da diverse settimane. Sarah Sanders, portavoce della Casa Bianca, ha confermato sostanzialmente le confidenze di Yuri Ushakov, consigliere di Putin: il 20 marzo scorso, Trump telefonò al presidente russo; si congratulò per la sua rielezione e, con l’occasione, lo invitò negli Usa. «I due leader hanno discusso di un meeting bilaterale da tenersi in “un futuro non lontano”, ipotizzando diverse sedi, tra cui la Casa Bianca», ha detto Sanders nel briefing con i giornalisti.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Messaggero 
Autore:  Pompetti Flavio 
Titolo: Prove di disgelo Trump-Putin all’ombra del vertice con Kim
Tema: Disgelo Trump-Putin

All’ombra del negoziato per il summit da Nobel per la Pace il 12 giugno a Singapore tra Trump e Kim, la diplomazia di Washington sta lavorando da mesi ad un possibile incontro tra il presidente degli Usa e Vladimir Putin. È il Wall Street Journal a rivelarlo, ora che le trattative tra i due paesi stanno entrando nella fase cruciale, e che potrebbero partorire una data. Il lavoro di avanscoperta è stato fatto dall’ambasciatore Jon Huntsman che Trump ha inviato a Mosca all’inizio del suo mandato. Ora l’incarico è passato alla squadra dei diplomatici che dovranno definirne i dettagli. I punti principali dell’agenda sarebbero già a fuoco: i due politici si siederebbero a discutere della soluzione da adottare per la pacificazione della Siria, passerebbero in rassegna la situazione in Ucraina e le relative sanzioni ancora vigenti contro la Russia.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Sole 24 Ore 
Autore:  Bongiorni Roberto 
Titolo: Sulla Libia il takeover di Macron – Il takeover diplomatico di Macron sulla Libia
Tema: Libia

La sfida diplomatica che si sta giocando sulla Libia somiglia a una partita a scacchi. Un vincitore ancora non c’è. Ma uno dei due giocatori, l’Italia, sta perdendo pezzi importanti. Se c’è un Paese che negli ultimi mesi si è distinto per il suo dinamismo questa è la Francia. II vertice organizzato martedì a Parigi da Emmanuel Macron è un’iniziativa sostanzialmente unilaterale che scalza l’Italia dal suo tradizionale ruolo di interlocutore privilegiato e sancisce il ruolo della Francia come il più influente mediatore per la Libia. L’intesa raggiunta tra i più importanti leader libici, peraltro senza una firma ufficiale e senza il consenso di 13 importanti milizie della Tripolitania, è una dichiarazione di intenti che attende la prova dei fatti. E’ dunque prematuro dare per acquisita la riunificazione dell’ex regno di Muammar Gheddafi. Aver fissato per il 20 dicembre le prossime elezioni tradisce più l’ostinazione francese di trovare una rapida soluzione a una crisi che dura da sette anni piuttosto che tracciare una transizione onnicomprensiva e duratura.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Messaggero 
Autore:  Del Vecchio Paola 
Titolo: Sanchez, un giuramento da premier laico
Tema: Spagna

Se la nuova era politica in Spagna comincia dai gesti, i primi del neo premier Pedro Sanchez ricalcano quelli emblematici del suo predecessore e consigliere José Luis Rodriguez Zapatero. Niente crocifisso e bibbia ieri mattina per il giuramento laico sulla Costituzione davanti al re Felipe VI. E’ il primo presidente spagnolo che prescinde dai simboli religiosi nella cerimonia, alla quale era presente anche Mariano Rajoy, sfiduciato venerdì dal voto alla Camera dei 180 deputati, che hanno sostenuto la mozione socialista. Nel programma col quale arrivò un anno fa alla segreteria del Psoe, Sanchez puntava su «uno stato pienamente laico e aconfessionale», sancito nella Magna Carta. Il suo primo atto, secondo molti, ha messo in allarme la chiesa sul possibile declino dei suoi privilegi.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Repubblica 
Autore:  Flores D’Arcais Alberto 
Titolo: Google, i dipendenti in rivolta fermano l’intesa col Pentagono – “A Google non facciamo i cattivi” Stop al contratto con il Pentagono
Tema: Google

“La società forniva tecnologia per l’uso militare dei droni. Ma in migliaia si sono appellati ai valori fondanti del gruppo”. Ci sono voluti tre mesi ma alla fine, tra proteste e auto-licenziamenti, i dipendenti di Google hanno vinto la loro battaglia: il gigante digitale di Mountain View non rinnoverà il contratto con il Pentagono. Il progetto a cui stavano lavorando insieme le migliori menti “tecnologiche” della Difesa e gli ingegneri di Google Cloud si chiama “Project Maven”, per sintetizzare potremmo definirlo l’intelligenza artificiale al servizio dell’uso militare dei droni. Quando a marzo il sito Gizmodo (specializzato in tecnologia e scienza, ma che non disdegna analisi politiche) aveva rivelato agli americani che Google aveva siglato un accordo con il Pentagono non erano mancate le polemiche.
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Avvenire 
Autore:  Palmas Francesco 
Titolo: Google fa obiezione sui droni intelligenti per obiettivi militari – Droni e robot: Google «disarma» il Pentagono
Tema: Google «disarma» il Pentagono

Stavolta qualcosa è andato storto. Secondo fonti della Bbc, Google non rinnoverà più il contratto con il dipartimento della Difesa statunitense, in scadenza a marzo 2019. Sarebbe stata Diane Greene, amministratore delegato del gruppo, a comunicarlo al personale, nel pomeriggio di venerdì. La questione è tuttavia aperta. Per il sito Gizmodo, il colosso di Mountain View lavorerà ancora con il Pentagono, fornendogli tecnologie per selezionare le immagini captate dai droni e dai satelliti militari. Staremo a vedere. Sappiamo per certo che parte degli scienziati civili teme l’automatizzazione estrema dell’intelligenza artificiale applicata alle armi, viatico all’abbassamento della soglia morale degli attacchi armati. La verità è che il Pentagono è, per così dire, «alle strette».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

Testata:  Corriere della Sera 
Autore:  Sarcina Giuseppe 
Titolo: Intervista ad Armando Varricchio – L’ambasciatore negli Usa: «Noi prioritari per Trump le felicitazioni di Pompeo»
Tema: Intervista ad Armando Varricchio

La Festa della Repubblica alla Casa Bianca. Venerdì 1° giugno una larga delegazione della comunità italiana è stata accolta dal Segretario di Stato, Mike Pompeo. «Un evento di grande importanza per il nostro Paese», dice Armando Varricchio, 56 anni, ambasciatore a Washington. Ma anche l’occasione per un messaggio atteso a Roma: «Pompeo mi ha comunicato il forte apprezzamento perla formazione del governo e gli auguri al ministro degli Esteri Moavero». I rapporti tra Ue e Stati Uniti sono al minimo storico. «Le tensioni sulla politica commerciale riguardano negoziati che seguiranno il loro corso. L’Unione europea ha risposto utilizzando gli strumenti a sua disposizione. Ma tutto questo accresce la necessità che si continui a lavorare insieme. L’Italia viene vista come un riferimento essenziale all’interno dell’Ue. È considerata come un partner con cui discutere come migliorare e rendere sempre più efficienti le regole del commercio».
Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone

PRIME PAGINE

IL SOLE 24 ORE

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

CORRIERE DELLA SERA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

LA REPUBBLICA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

LA STAMPA

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

IL MESSAGGERO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

IL GIORNALE

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

LIBERO QUOTIDIANO

Leggi l’articolo da: PC/Tablet   SmartPhone 

SCARICA L'APP