L’articolo pubblicato su Corriere Economia del 1 ottobre 2019
Ogni anno i Cavalieri del Lavoro nominano i loro «eredi», gli Alfieri del Lavoro: sono i venticinque migliori studenti d’Italia, che vengono premiati al Quirinale dal presidente della Repubblica. Il criterio di selezione è legato ai risultati scolastici, su indicazione dei presidi delle scuole di tutto lo Stivale, e non può essere scelto per ricevere l’onorificenza più di uno studente per provincia. Quest’anno i prossimi studenti eccellenti del Paese verranno premiati il 22 ottobre dal capo dello Stato Sergio Mattarella, e riceveranno la Medaglia del Presidente della Repubblica.
Il collegio universitario
Oltre al premio Alfieri del Lavoro, i Cavalieri offrono anche agli universitari eccellenti la possibilità di vivere nel collegio universitario dei Cavalieri del Lavoro «Lamaro Pozzani», studiando a Roma gratuitamente. I giovani ammessi al collegio possono inoltre usufruire di programmi didattici integrativi, corsi di lingue, incontri con le istituzioni e scambi internazionali con atenei di altri Paesi. Ogni anno vengono ammessi 70 giovani studenti tramite un’accurata selezione per verificarne il merito, e da quest’anno possono partecipare dottorandi internazionali iscritti o che svolgono attività di ricerca presso le università romane. L’idea si deve a Enrico Pozzani, che è stato presidente della Federazione dei Cavalieri del lavoro dal 1944 al 1966, ed è diventata realtà grazie alla donazione del terreno e dell’edificio da parte di Antonio Lamaro.
I CAVALIERI DEL LAVORO
I Cavalieri del Lavoro sono le personalità che si sono distinte nel mondo del lavoro, suddivise per i cinque settori: agricoltura, industria, commercio, artigianato e attività creditizia. L’onorificenza fu istituita nel 1901 e viene conferita ogni anno in occasione della Festa della Repubblica. Nel 1914 è nata la Federazione nazionale dei Cavalieri del Lavoro, che riunisce tutti i premiati nel corso degli anni.
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