Oggi Vincenzo Farina avrebbe compiuto 37 anni. Non si può usare il verbo al presente, con lui, perché è morto 21 anni fa a causa di una leucemia, nel novembre del 2002, neanche diciassettenne. Il suo nome però sopravvive al passare del tempo, e fa anche cose concrete: oggi alle 18, per esempio, al Villaggio dell’accoglienza Trenta ore per la vita di Bari ci sarà un cantiere-evento organizzato dall’associazione A.Ge.B.E.O e Amici di Vincenzo onlus (curato dalla Fondazione Dioguardi) per celebrare la ricorrenza del compleanno di Vincenzo e per far conoscere a tutti quello che sarà il luogo dell’accoglienza per le famiglie dei piccoli pazienti oncologici. E un terreno confiscato alla mafie nei pressi dell’ospedale Giovanni Paolo II, che nel 2016 A.Ge.B.E.O ha ottenuto in concessione dal Comune, sarà una casa per i genitori dei bambini ricoverati.
“Finalmente siamo alla fase finale – commenta Michele Farina, padre di Vincenzo e presidente dell’associazione che porta il nome del figlio – In totale il villaggio costerà più di due milioni di euro, e poi bisognerà arredarlo”. Sono stati fondamentali gli aiuti pubblici – della Regione e del Comune – le raccolte fondi in tutta Italia, e Trenta ore per la vita. Ma si sta concretizzando un sogno importante, un aiuto concreto per persone in difficoltà. Michele ricorda ancora quando, dopo la morte del figlio, lui e sua moglie misero a disposizione quella stanza improvvisamente vuota di casa loro a mamme e papà che venivano da lontano per curare i loro bambini, e poi le oltre 600 famiglie ospitate nell’appartamento – anche questo confiscato alle mafie – di via Tommaso Fiore, avuto in concessione dall’associazione nel 2007.
Oggi però si visita un cantiere, che si trasforma in cantiere-evento con la direzione artistica di Francesco Maggiore e quella scientifica di Gianfranco Dioguardi: si comincia alle 18 – saranno presenti il sindaco Antonio Decaro e gli assessori della giunta comunale – e in programma ci sono musica dal vivo con Paride Losacco (violinista) e Mattia Vlad Morleo (compositore), una performance attoriale a cura di Marinella Anaclerio, con Loris Leoci e Massimiliano Di Corato e gli allievi della scuola di teatro Compagnia del Sole, Patrizia Aceto ed Emilio Lagrotta. Previsto inoltre l’intervento di Angelo D’Angelo, grande amico di Vincenzo Farina. A fare da scenografia all’evento sarà il ponteggio del cantiere che, allestito su progetto di Vincenzo D’Alba e grazie a Zamar, riproduce il boccascena di un teatro. In chiusura ci sarà un rinfresco a cura di Cristiana Papazissis, direttore tecnico di LikeApulia Aps. “È l’anniversario di Vincenzo – è la conclusione di sua padre Michele, che vede l’apertura del Villaggio sempre più vicina – ma serve a far capire che bisogna sacrificarsi tutti quanti, per aiutare gli altri”.
Articolo pubblicato il 14 marzo da La Repubblica di Bari