Una fabbrica di cellule nel cuore dell’Ematologia del Sant’Orsola per curare i tumori del sangue: linfomi, leucemie e presto anche i mielomi. È il progetto cui sta lavorando Francesca Bonifazi, la dottoressa che ha curato tra gli altri l’ex allenatore del Bologna, Sinisa Mihajlovic. Le prime cellule “Car-T” potrebbero essere pronte nel 2025, fornendo un’arma in più ai medici che lottano contro il tumore, tra l’altro prodotta da un’università pubblica, mentre quelle fabbricate oggi dalle case farmaceutiche costano in media 300 mila euro a ciclo.
«Si tratta di cellule, linfociti in particolare, che vengono ingegnerizzate, modificate geneticamente, per ricercare l’antigene del tumore e combattere quindi la malattia dopo l’infusione – spiega Bonifazi – Oggi questa terapia è consentita con prodotti autogeni, cioè sviluppati dalle cellule del paziente stesso, per alcuni tipi di leucemia. C’è un progetto del ministero per costituire 6 Cell Factory in Italia, noi abbiamo tutte le carte in regola per essere scelti e ospitare una di queste 6 fabbriche». L’edificio che ospiterà la fabbrica è già in costruzione, nel nuovo padiglione di Ematologia che sarà realizzato anche grazie al contributo dell’imprenditrice Isabella Seragnoli. Mentre la ricerca compie passi avanti, rimane fondamentale trovare donatori di midollo osseo.
«La prima forma di terapia cellulare è proprio il trapianto – spiega Bonifazi – perché il sistema immunitario del donatore riconosce e sconfigge le cellule tumorali. Oggi molte persone guariscono grazie al trapianto». Con la pandemia le iscrizioni al registro dei donatori di midollo osseo sono crollate del 60%, per questo adesso ci sarà anche una clinica mobile dell’Admo che cercherà di reclutarne il più possibile.
Articolo pubblicato il 13 ottobre da “La Repubblica di Bologna”