“Siamo sempre rimasti aperti. Abbiamo fatto grandi sacrifici ma l’impegno di tutti è stato fortissimo per servire il mercato mondiale della farmaceutica e dell’alimentare nell’emergenza. Abbiamo stretto un buon accordo con i sindacati — in larga parte rappresentati dalla Fiom — per lavorare in sicurezza. Bisognava rifornire clienti come Pfizer, Abbott, Bayer, Sanofi, solo per citarne alcuni nel mondo del pharma. Ma anche Nestlé, Unilever e J&J nell’alimentare. Ora il fattore tempo è fondamentale, bisogna che l’Italia riparta in fretta”.