CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2013
Benito Benedini
UN
MESSAGGIO
DI
REALISMO
E
FIDUCIA
“RAPPRESENTATE
– come Cavalieri, si può dire, di
ieri, di oggi e di domani – l’impegno ad eccellere nella
formazione e nella piena esplicazione di quell’attitudine
laboriosa e di quel talento imprenditoriale che costitui-
scono una componente decisiva del patrimonio di capi-
tale umano e di capacità direttiva su cui ha potuto e de-
ve poter contare il nostro Paese per il suo sviluppo, per il
suo futuro”. Così ci ha salutati il 15 ottobre scorso in Qui-
rinale il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
alla cerimonia di consegna delle insegne ai 25 Cavalie-
ri del Lavoro nominati il 2 giugno scorso e degli attestati
ai 25 Alfieri del Lavoro, gli studenti più brillanti diplomati
quest’anno. E noi abbiamo riconfermato al Presidente la
nostra volontà di contribuire con la nostra laboriosità, il
nostro talento e direi anche il nostro ottimismo, alla cre-
scita civile ed economica del Paese. In un dibattito pub-
blico spesso isterico e irrealistico, che gonfia problemi ine-
sistenti e perde di vista i temi veri per il comune futuro,
la nostra è stata e dovrà continuare ad essere la voce del
realismo costruttivo, dell’impegno comune, della fiducia
concreta che non si rassegna. È ciò che abbiamo cerca-
to di fare in questi anni di mia Presidenza ed è il lascito
che vorrei consegnare al mio successore, Antonio D’Ama-
to che ha già dimostrato, da presidente del Gruppo Mez-
zogiorno, e prima da Presidente di Confindustria, le sue
qualità di leadership.
In questi anni abbiamo concentrato l’attenzione sui te-
mi collegati della competitività e della formazione, rilan-
ciando l’attività del Collegio
Universitario Lamaro Pozza-
ni, vera fucina di talenti per
il domani, rafforzando l’As-
sociazione degli ex alunni,
che sta diventando una vera
e propria rete di eccellenze
professionali, promuovendo
ricerche e indagini, in primo
luogo sulle nostre imprese, per migliorare gli strumenti di
dialogo con la Scuola e l’Università. La ricerca più recente,
realizzata insieme al Censis, presentata all’Accademia dei
Lincei, è diffusamente illustrata in questo numero della
nostra rivista. Alla competitività e alla formazione abbia-
mo dedicato gli ultimi due Convegni Nazionali di Napoli
nel 2012 e di Venezia nella primavera scorsa, dopo la se-
rie di Convegni del 2011 sugli aspetti economici dell’U-
nità d’Italia, il nostro contributo alle celebrazioni per il
150° anniversario dell’Unità d’Italia. Ai colleghi Cavalieri
rinnovo il ringraziamento per la grande partecipazione ai
Convegni nazionali e alle altre attività della Federazione.
Per contrastare il vaniloquio nazionale e restare aggancia-
ti ai veri temi rilevanti per lo sviluppo, abbiamo dedicato
parte di questo numero della rivista all’Agenda digitale e
alla banda larga, che può e deve diventare un vero mo-
tore di competitività e crescita per il nostro Paese, come
hanno detto il Presidente del Consiglio Enrico Letta e la
Commissaria Europea Neelie Kroes in un recente conve-
gno a Roma. “L’Italia – ha detto la Kroes – deve puntare
con convinzione sulla banda larga: 10 punti percentuali
in più di banda larga porterebbero ad un aumento del-
la crescita tra l’1 e l’1,5%. Con Internet si creano 5 posti
di lavoro ogni 2 persi e molto presto il 90% dei lavori ri-
chiederanno competenze internet”. L’Agenda digitale può
dunque dare quella scossa innovativa che serve al nostro
Paese, in ogni settore, dalla Pubblica amministrazione alle
Imprese, dal Fisco alla Sanità, per rinnovare in profondi-
tà strutture, procedure, abi-
tudini, mentalità di tutti noi.
I Cavalieri del Lavoro di ie-
ri, di oggi e di domani, so-
no come sempre pronti alla
sfida del futuro. E continue-
ranno a stimolare il Paese a
non rifugiarsi in vane recri-
minazioni e facili illusioni.
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EDITORIALE
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vogliamo contribuire con
la nostra laboriosità,
il nostro talento e anche
il nostro ottimismo,
alla crescita civile
ed economica del paese