Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2013 - page 13

EDITORIALE
antonio d’amato
eletto
alla
guida
della
federazione
ANTONIO D’AMATO
è il nuovo presidente della
Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. Nominato
Cavaliere nel 2005 e alla guida del Gruppo Mezzogiorno
nell’ultimo quinquennio, è stato eletto per acclamazione
il 15 ottobre nel corso dell’Assemblea annuale dei Cava-
lieri del Lavoro, che si è svolta a Roma nella prestigiosa
cornice di Palazzo Colonna.
Presidente del Gruppo Seda, leader mondiale nella pro-
duzione di imballaggi alimentari, D’Amato è attualmente
anche Presidente onorario della Luiss, dopo esserne stato
Presidente dal 2001 al 2004. È stato Presidente di Confin-
dustria dal 2000 al 2004 dopo aver guidato i Giovani Im-
prenditori dal 1986 al 1990 ed essere stato Consigliere
incaricato per il Mezzogiorno dal 1996 al 1999.
Nel suo discorso D’Amato ha ringraziato per l’unanime
consenso ricevuto e ha sottolineato il ruolo che gli im-
prenditori e le imprenditrici insigniti di questo importan-
te riconoscimento rivestono nella società.
“In un momento così difficile e delicato per la vita del Pa-
ese – ha spiegato D’Amato – noi Cavalieri del Lavoro ab-
biamo una grande responsabilità, quella di continuare a
lavorare per le nostre imprese, ma con ancora più forza
ed energia al servizio del Paese, contribuendo alla sua
crescita non solo economica ma anche morale e civile”.
Nel ricordare che, a differenza della generazione uscita dal
dopoguerra, quella attuale – e soprattutto i giovani – te-
mono un futuro peggiore del presente, D’Amato ha spro-
nato a guardare avanti perché “noi possiamo contare sulle
migliori energie del Paese ed è da queste che dobbiamo
ripartire nel nostro sforzo di ricostruzione”.
Per questo motivo, accanto alle attività divenute ormai tra-
dizionali per la Federazione, l’obiettivo del prossimo trien-
nio, nelle intenzioni di D’Amato, diventa quello di costrui-
re un progetto per il rilancio della competivitità dell’Italia,
“perché solo un Paese che compete può crescere e solo
crescendo si può essere non solo più forti dal punto di vista
economico, ma anche più equi dal punto di vista sociale”.
Sin da subito D’Amato ha chiesto in tal senso un impegno
supplementare da parte dei Gruppi regionali della Fede-
razione, specificando che “abbiamo bisogno di richiama-
re a una partecipazione attiva tutti quei Cavalieri che fino
ad oggi non hanno trasferito il senso della loro esperien-
za – o del loro impegno con tutti noi – al servizio di quel-
lo che deve essere il riscatto del Paese”.
In merito a questo aspetto D’Amato porta in dote una si-
gnificativa esperienza maturata nel suo ruolo di presidente
del Gruppo Mezzogiorno dei Cavalieri del Lavoro.
Tra i principali eventi organizzati per stimolare il dibat-
tito, sono da ricordare infatti il roadshow “La Napoli che
produce”, realizzato nel 2008 con l’Associazione Stam-
pa Estera sul tema delle eccellenze imprenditoriali del
Mezzogiorno, e il Convegno Nazionale della Federazione
dei Cavalieri del Lavoro “Competere per crescere. Le sfi-
de dell’Europa, le opportunità per l’Italia”, che si è tenu-
to lo scorso anno a Napoli. Obiettivo dell’evento era apri-
re una riflessione sulle riforme strutturali necessarie sul
piano politico-istituzionale, su quello della competitività
e dei mercati finanziari, per restituire all’Europa e all’Ita-
lia un tasso di crescita sostenibile nel tempo. Il passaggio
di testimone alla guida della Federazione è avvenuto in
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