Civiltà del Lavoro, n. 1/2013 - page 96

VITA
ASSOCIATIVA
CIVILTÀ DEL LAVORO
VI • 2013
96
È STATO UNO
dei più grandi inventori e imprendi-
tori della storia del nostro Paese, non deve dunque sem-
brare azzardato il paragone con Steve Jobs: Marconi, era,
agli inizi del secolo un brand affermatissimo e legato ad
un prodotto, la radio, assolutamente innovativo e tecno-
logicamente avanzato, proprio come i moderni smartpho-
ne. Questa l’immagine che del grande inventore è stata
delineata alla presentazione del libro “Wireless. Scienza,
amori e avventure di Guglielmo Marconi” di Riccardo Chia-
berge organizzata di recente al
MAXXI B.A.S.E. di Roma. Si trat-
ta dell’ultima biografia dell’in-
ventore della radio che met-
te in luce alcuni aspetti inediti
dell’uomo Marconi, come la vi-
ta sentimentale, il rapporto con
i genitori, l’avventura in Inghil-
terra per trovare il capitale per
finanziare la sua scoperta e le
controversie legate ai brevetti.
Giovanna Melandri, Presidente
della Fondazione MAXXI, ha de-
scritto Guglielmo Marconi come
un giovanissimo ragazzo lonta-
no dalla scienza (non era infat-
ti laureato) ma interessatissimo
all’applicazione quotidiana che,
con grande intuito e l’ossessione
per la sua scoperta, gli ha de-
dicato tutta la sua vita fino ad
occuparsi degli aspetti produtti-
vi che da essa scaturivano, con
grandi capacità imprenditoriali.
Tanto che il suo talento venne premiato nel 1902 con la
nomina a Cavaliere del Lavoro.
Ricordiamo che proprio alla figura di questo grande italiano
la Federazione ha dedicato il Convegno nazionale del 2009.
Il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo,
Massimo Bray ha infatti ricordato come Marconi seppe
mantenersi sempre alla testa della sua invenzione, per-
fezionandola, modificando gli apparecchi già in circola-
zione e investendo nella ricerca. Seppe anche affidare al-
la scuola e all’università il pensiero di uno sviluppo delle
sue scoperte fino a dar vita a diverse società, per questo
è considerato un precursore del moderno modo di essere
imprenditore. Questa circostanza ha in alcuni casi gene-
rato una simpatia per Tesla (che si contese con Marconi
la paternità della radio), che era un genio pirotecnico ma
esponente di un atteggiamento
antiscientifico che invece non ap-
partenne mai a Marconi.Duran-
te il confronto è stata ricordata
anche la scarsa lungimiranza nel
negare il finanziamento per por-
tare avanti il progetto che ebbe
lo Stato Italiano, al quale invece
il giovane inventore aveva offerto
il brevetto in esclusiva. Fu grazie
al sostegno economico del padre
e a quello morale e affettivo del-
la madre che lo accompagnò in
Inghilterra, che il progetto otten-
ne il giusto successo. L’autore del
libro ha infatti provocatoriamen-
te ricordato: “il wireless lo dob-
biamo alla Regina Vittoria”. Chia-
berge nel raccontare le avventure
sentimentali di Marconi, in parti-
colare quello per una suffragetta
inglese che si batteva per il dirit-
to di voto alle donne, ha voluto
mettere in luce un aspetto importante del personaggio:
la sua indole rivoluzionaria. “Quella che viviamo noi og-
gi è l’era di Marconi, l’epoca della comunicazione in mo-
vimento. Lui invece ha vissuto nell’epoca della corrente
elettrica, quando già quella era una novità” ha sottolineato
Chiaberge per mettere in evidenza quanto rivoluzionaria
e geniale possa essere stata la sua scoperta.
Chiara Santarelli
Il suo talento gli valse nel 1902 la nomina a Cavaliere del Lavoro
MARCONI
, INVENTORE
E IMPRENDITORE
RIVOLUZIONARIO
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