Civiltà del Lavoro, n. 3/2014 - page 51

DOSSIER
CIVILTÀ DEL LAVORO
III • 2014
51
1949, Arzignano (Vi)
Industria conciaria – Vicenza
Veneto
GIANCARLO
DANI
C’È UN TOCCO
di made in Italy dietro l’ipertec-
nologico Ipad. Le pelli delle copertine utilizzate per il
prodotto simbolo della Apple provengono, infatti, dal
distretto conciario di Arzignano, dove hanno sede i cinque
stabilimenti di Dani, azienda specializzata nella lavora-
zione delle pelli nata nel 1950 come piccola conceria a
conduzione familiare. A guidarla, in qualità di presidente
e amministratore delegato, è Giancarlo Dani, uno dei
sei figli del fondatore nonché il principale artefice della
trasformazione dell’impresa da fornitrice in conto terzi a
primaria realtà nazionale del settore.
Due le divisioni in cui è articolata, Home Style & Fashion e
Automotive: la prima realizza pelli finite destinate ai prodotti
di fascia medio-alta per i settori
calzaturiero, dell’arredamento
e della pelletteria e vanta tra
i suoi clienti nomi del calibro
di Tod’s, Hermès, Versace, Ro-
che Bobois, Flexform e Walter
Knoll; la seconda fornisce pelli
finite e set tagliati a case au-
tomobilistiche europee quali
Bmw e Volkswagen. Questa
divisione nasce dall’acquisizio-
ne di un’azienda in difficoltà, la
Leather Gbr, rilevata nel 2009
insieme a tutto il personale.
Nel complesso oggi il grup-
po Dani impiega 670 perso-
ne, inclusi una cinquantina di
operai attivi presso una start
up di taglio e cucito aperta di
recente in Tunisia per suppor-
tare le forniture per i settori
automobilistico, ferroviario, aereo e navale. L’80% del
fatturato, che nel 2013 si è attestato sui 208 milioni di euro,
è realizzato grazie all’export con più di 50 paesi raggiunti
in tutto il mondo. Oltre agli stabilimenti di Arzignano,
l’imprenditore ha aperto due sedi commerciali all’estero,
una negli Stati Uniti e l’altra in Cina.
Sensibile ai temi ambientali, lo scorso anno Dani ha ade-
rito al progetto europeo Indeco, finalizzato a individuare
tecnologie per il risparmio energetico. Ha pertanto avviato
collaborazioni con diversi atenei italiani – Padova, Milano,
Napoli e Venezia – promuovendo all’interno della propria
azienda il programma “Eco.L.I.F.E”. Grazie a questo pro-
getto, ad oggi è l’unica conceria italiana ad avere ottenu-
to l’etichetta ecologica tedesca
“Der Blaue Engel” e la prima a
rilevare la cosiddetta “Carbon
Footprint”, ovvero l’impatto cli-
matico della lavorazione della
pelle finita.
Inclusa fra le 100 aziende “più
verdi” d’Italia nel Rapporto
GreenItaly 2012, l’impresa si
era inoltre aggiudicata l’anno
precedente il “Premio dei Pre-
mi”, consegnato dal presidente
della Repubblica per la Giorna-
ta dell’Innovazione.
Nel biennio 2007-2009 l’im-
prenditore è stato presidente
di Aicc, l’Associazione italiana
chimici del cuoio. Attualmente
è presidente di Utiac, che rap-
presenta gli industriali conciari
del distretto.
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