Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2013 - page 23

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2013
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L’Italia si trova in una fase in cui vengono poste le pre-
messe per un ritorno alla crescita che dovrebbe concre-
tizzarsi già a partire dai prossimi mesi. Alcuni segnali po-
sitivi, soprattutto legati a un recupero degli indicatori di
fiducia, sono già evidenti. Dobbiamo impegnarci tutti al
massimo per fare in modo che questi segnali produca-
no effetti più tangibili nel più breve tempo possibile. Da
questo punto di vista è cruciale il ruolo che possono svol-
gere imprenditori di successo come i Cavalieri del Lavoro.
È fondamentale che la crescita economica si rafforzi e so-
prattutto che sia in grado di creare nuova occupazione,
stabile e qualificata. Il principale problema che le nostre
società sono chiamate ad affrontare è infatti quello delle
opportunità per le giova-
ni generazioni. Il Governo
sta cercando di valorizzare
al massimo gli asset com-
petitivi dell’Italia. Sono sta-
te definite diverse misure
strutturali per facilitare il fi-
nanziamento delle impre-
se, soprattutto le Pmi, per
assicurare costi energetici
in linea con quelli sostenu-
ti dai nostri principali com-
petitor, per rilanciare gli in-
vestimenti, soprattutto nei
fattori qualificanti come la
ricerca e l’innovazione.
Mi soffermerò brevemente
su alcune di queste misure,
che spero siano apprezzate
dal mondo dell’impresa. È stato potenziato il Fondo Cen-
trale di Garanzia, attraverso una profonda revisione dei
criteri di accesso, per permettere l’ampliamento del baci-
no di imprese beneficiarie, includendo anche quelle che,
pur alle prese con contingenti e inevitabili difficoltà, re-
stano comunque sane e con reali prospettive di sviluppo.
È stato attivato un canale di finanza agevolata per il rin-
novo dei processi produttivi delle Pmi, attraverso la con-
cessione di finanziamenti agevolati per l’acquisto di mac-
chinari, impianti e attrezzature a uso produttivo.
Sono stati adottati provvedimenti mirati a rafforzare no-
tevolmente il ruolo dell’imprenditorialità nella creazione
di occupazione.
È stato in particolare allargato il perimetro delle imprese
di nuova costituzione che rientrano nell’ambito di appli-
cazione del regime di favore introdotto per le start up in-
novative ed è stato eliminato ogni vincolo anagrafico per
i soci che intendono costituire una Srl semplificata. Per ef-
fetto di queste misure oggi in Italia è possibile costituire
una società a costi pressoché nulli. Il Paese ha l’opportu-
nità quindi di compiere un balzo in avanti nelle classifi-
che internazionali sulla competitività, diventando di con-
seguenza più attrattivo per gli investitori esteri.
Su questa strada vanno ridotti tutti gli elementi che pena-
lizzano le nostre imprese rispetto alle concorrenti europee:
il maggior costo dell’energia elettrica, il peso eccessivo del
cuneo fiscale, la difficoltà nell’accesso al credito, l’ecces-
siva complicazione burocratica delle procedure.
Con l’approvazione del Piano “Destinazione Italia” abbia-
mo compiuto un altro pas-
so nella direzione giusta.
L’obiettivo è facilitare gli
investimenti esteri nel no-
stro Paese, semplificando
le procedure autorizzative,
rendendo più certo e sta-
bile l’ambiente fiscale e lo
stato di diritto e, infine, va-
lorizzando le tante risorse
che fanno dell’Italia un Pa-
ese speciale.
Si tratta del frutto di un la-
voro condiviso da parte di
molte amministrazioni: in
questo modo abbiamo in-
teso adottare un modo di
fare politica più vicino alle
concrete esigenze di tutti,
basato sull’ascolto delle richieste e delle sollecitazioni da
parte dei cittadini. Con questo spirito è partita la scorsa
settimana la consultazione pubblica che consentirà di de-
finire un pacchetto di interventi ampiamente condiviso.
Signor Presidente, illustri Cavalieri, l’impegno da parte del
Governo in favore del sistema produttivo del nostro Pa-
ese è massimo.
I risultati che siamo riusciti a ottenere in questi mesi, pur
tra tante difficoltà, ci confortano e ci inducono a proseguire
con ancora maggiore convinzione sulla strada intrapresa.
Sono convinto che, insieme, potremo inaugurare una nuo-
va stagione di sviluppo sostenibile, fondato su una rinno-
vata fiducia nelle istituzioni, sulla coesione sociale, sulla
collaborazione tra tutti i protagonisti del mondo del la-
voro. Da questo impegno dipende gran parte della spe-
ranza della nostra gente e del futuro del nostro Paese.
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