Civiltà del Lavoro, n. 3/2014 - page 9

CIVILTÀ DEL LAVORO
III • 2014
telemaco
tra
riforme
e
crescita
“IN EUROPA
c’è una generazione nuova, la genera-
zione Telemaco che ha il compito di raccogliere l’eredità
dei padri fondatori dell’Unione” ha detto il premier italia-
no Matteo Renzi al Parlamento europeo nel discorso di
presentazione del semestre di presidenza italiana il 2 lu-
glio scorso. Telemaco era il figlio di Ulisse a cui, come ri-
corda Dante, né la furbizia né il favore degli dei evitaro-
no un’odissea di dieci anni per tornare alla sua Itaca dopo
i dieci anni della guerra di Troia.
Fuor di metafora, tocca ai nostri Telemaco aprire un nuo-
vo ventennio nella storia europea, dopo la speranza su-
scitata dall’euro e la delusione e le sofferenze della crisi.
Renzi ha parlato di orgoglio e coraggio: l’orgoglio di esse-
re comunque l’area più sviluppata del mondo, che ha sa-
puto garantire alle ultime generazioni settant’anni di pa-
ce e benessere, ma che oggi appare annoiata e delusa;
e il coraggio di rilanciare gli ideali europei al proprio in-
terno e al proprio esterno, verso i popoli che chiedono li-
bertà e benessere a est come a sud, dall’Ucraina al Me-
dio Oriente all’Africa.
C’è sintonia tra questa impostazione e le indicazioni emer-
se dal convegno dei Cavalieri del Lavoro “Riformare l’I-
talia e l’Europa per competere e crescere”, che abbiamo
tenuto a Palermo e a cui dedichiamo gran parte di que-
sto numero di Civiltà del Lavoro. Durante il convegno ab-
biamo presentato il manifesto “Rilanciare l’Europa: dalle
radici al futuro” con una serie di indicazioni programma-
tiche che possono essere riassunte nello slogan “più Eu-
ropa, ma diversa”. Vogliamo più Europa e siamo soddi-
sfatti che, anche grazie al risultato elettorale dell’Italia
alle consultazioni europee del 25 maggio scorso, l’onda-
ta dell’euroscetticismo, che si è abbattuta soprattutto su
Francia e Gran Bretagna, sia stata complessivamente con-
tenuta. Ma per sconfiggere l’euroscetticismo vogliamo an-
che un’Europa profondamente diversa, che sappia inserire
nel proprio quadro istituzionale nuovi elementi di demo-
crazia partecipata, dopo l’indicazione del presidente del-
la Commissione. Cosa di cui i Governi hanno tenuto con-
to eleggendo il candidato del partito che ha ottenuto la
maggioranza relativa nel nuovo Parlamento, il popolare
lussemburghese Junker, il quale nel discorso al parlamen-
to europeo ha promesso un piano di investimenti da 300
miliardi di euro nei prossimi tre anni. Ma questo deve es-
sere solo il primo passo per ricucire un rapporto di fiducia
e speranza tra i popoli europei e le istituzioni dell’Unio-
ne, afflitte da un eccesso di burocratismo.
Dobbiamo rilanciare la competitività dell’intera Europa,
non solo dei Paesi più fragili, prendendo a modello i si-
stemi economici e sociali più dinamici, a cominciare da-
gli Stati Uniti. Dobbiamo mettere in comune politiche per
la manifattura, le infrastrutture, il mercato del lavoro, la
ricerca e l’innovazione, l’ambiente. E dobbiamo rafforzare
la politica estera e di difesa comune, valorizzare al massi-
mo le produzioni europee con una politica internazionale
commerciale comune e garantire all’Unione una maggio-
re libertà dai condizionamenti geopolitici con una politica
energetica comune.
L’Italia, grazie ai risultati elettorali e al dinamismo del Go-
verno di Renzi (non esente da qualche inesperienza, co-
me nel caso della prematura candidatura Mogherini ad
Alto Rappresentante della politica estera dell’Unione),
che ha saputo instaurare una relazione intensa con la Can-
celliera Merkel, può giocare un ruolo significativo nel ri-
lancio dell’Europa. Ma deve farlo innanzi tutto realizzando
rapidamente le riforme strutturali di cui parliamo da de-
cenni, da quelle istituzionali a quelle dell’economia, del-
la giustizia e della pubblica amministrazione. Il Governo
l’ha capito e ci sta provando. Speriamo che lo capiscano
anche tutti coloro che – associazioni, sindacati e singole
personalità – possono ostacolarne o agevolarne l’azione.
EDITORIALE
9
Copertina 1...,Copertina 2,1,2,3,4,5,6,7,8 10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,...Copertina 4
Powered by FlippingBook