Civiltà del Lavoro, n. 3/2014 - page 19

CIVILTÀ DEL LAVORO
III • 2014
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Bernabe
COMBATTere
le DIFFIDENZe
VERSO L’IMPRESA
Gli Stati Uniti e la Cina sono due paesi straordinariamen-
te forti ed entrambi guidati da un alto senso del pragma-
tismo. Conoscere le loro caratteristiche vincenti è fonda-
mentale per competere e Franco Bernabè, presidente di
GSMA, intervenendo al primo panel “L’Europa da costru-
ire” ne offre un ritratto puntuale. Nello specifico gli Sta-
ti Uniti possono contare su cinque fattori: il basso costo
dell’energia (66 dollari per megawattora a fronte dei 140
pagati dalla Germania e i 290 dell’Italia); la grande attrat-
tività del sistema educativo, capace di conquistare i mi-
gliori cervelli da tutto il mondo; la supremazia tecnologi-
ca; lo spessore del mondo finanziario e la flessibilità del
tasso di cambio, che nonostante un’economia molto forte
consente loro di avere un rapporto euro/dollaro a 1,40.
Anche la Cina ha dalla sua parte molti e ben conosciu-
ti elementi di vantaggio, ma Bernabè esalta soprattutto
lo straordinario realismo con cui la classe dirigente cine-
se affronta le debolezze interne del paese, non restando
prigioniera della propria ideologia. E l’Europa? “Per anni
si è vantata, e giustamente, dei propri valori, del proprio
welfare”, che tuttavia, afferma Bernabè, “domina la strut-
tura della spesa pubblica europea”, assorbendo nel caso
dell’Italia il 30% delle risorse solo per pensioni, sanità e
trasferimenti. Ma quello che l’imprenditore non “perdo-
na” a Bruxelles sono le scelte (e i continui cambiamen-
ti) in materia di politica ambientale, che hanno contribu-
ito a far salire il prezzo dell’energia elettrica; scelte che,
a suo avviso, sono anche frutto della mancata compren-
sione dell’orizzonte verso il quale si stava muovendo la
maggiore parte dei paesi in tema di approvvigionamen-
to energetico, sostenendo il ritorno allo sfruttamento di
fonti fossili ed in particolare il carbone.
In generale, però, secondo Bernabè il problema di fondo
è che l’Europa nutre una sostanziale diffidenza nei con-
fronti dell’impresa, che cerca di irreggimentare con leg-
gi e normative. Negli ultimi anni “l’Europa si è occupata
prevalentemente di regolazione del mercato e di tutela
dei consumatori – spiega – ma ha di fatto rinunciato al-
la politica industriale”, che paesi come Cina e Usa, inve-
ce, hanno continuato a fare. Da qui il monito conclusivo:
“L’Europa stia attenta a non perdere il patrimonio più im-
portante che ha, perché essa vive solo se le sue impre-
se crescono”.
Franco Bernabè
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