Civiltà del Lavoro, n. 3/2014 - page 11

CIVILTÀ DEL LAVORO
III • 2014
Luigi Roth
il
laboratorio
lombardo
USO QUESTO SPAZIO
per aggiornare gli amici
della Federazione su un “laboratorio” che si sta sviluppan-
do ormai da quasi un anno in Lombardia e che sta por-
tando avanti alcune idee e progetti concreti, pensati sia
per valorizzare l’ambito locale, sia per sviluppare temi in
sintonia con le strategie nazionali. Abbiamo iniziato qua-
si in sordina, per cercare di capire quale tipo di impegno
i membri del Consiglio lombardo si sarebbero sentiti in
grado di prendere e abbiamo sviluppato dei “grandi temi”
facendo proposte concrete per capire come svilupparli nel
tempo. Un tempo lungo un mandato, ma anche relativa-
mente breve, vista la relativa vicinanza con la scadenza
del Convegno nazionale della Federazione, momento nel
quale ci siamo prefissati anche di tirare le fila del percor-
so e rendere visibili i primi risultati.
Il percorso è iniziato, appunto, da quattro temi: competiti-
vità, imprenditorialità, identità e comunicazione. Per cia-
scun tema un Gruppo di lavoro, costituito da alcuni mem-
bri del Consiglio che ha elaborato idee e – naturalmente
– una strategia per svilupparlo, così come alcune proposte
operative. Si tratta, per la differente complessità di alcuni
argomenti, di proposte che verranno realizzate in tempi
diversi: alcune sono sostanzialmente già pronte, altre si
svilupperanno in tempi più lunghi.
Il primo Gruppo, quello sulla competitività, sta esplorando
due differenti materie: da un lato il rapporto università-in-
dustria, con tutte le sue implicazioni in termini di capacità
delle università di dialogare con le imprese e di possibili-
tà per le imprese di innovare attraverso delle connessio-
ni con il mondo della ricerca. Dall’altro lato il tema della
semplificazione, su cui il Paese sta giocando una partita
importante, propedeutica allo sviluppo dell’economia e
al rilancio dell’immagine dell’Italia a livello internaziona-
le. Anche il Gruppo di lavoro sull’imprenditorialità si sno-
da in due capitoli: uno ha elaborato un progetto già in fa-
se operativa per la formazione degli studenti universitari
su temi trasversali, utili per il mondo del lavoro e a pre-
scindere dalle differenze tra le facoltà; il secondo capito-
lo, quello sul passaggio generazionale, sta elaborando un
progetto che unisca l’analisi delle nostre realtà, incontri
di approfondimento e la possibilità di erogare degli stage
all’interno del mondo dei Cavalieri del Lavoro.
Il Gruppo che sta indagando il tema dell’identità è alla ri-
cerca dell’espressione di quello che ritiene essere un te-
ma chiave, oggi, per i Cavalieri del Lavoro, e cioè quello
della loro unicità: perché la rete dei Cavalieri del Lavoro
rappresenta un insieme “unico” di persone, di esperien-
ze, di competenze e di valori? Ultimo la comunicazione,
che con il nuovo sito regionale e con Ergonews prosegue
i suoi lavori, raccontando ciò che succede nei Gruppi di la-
voro e cercando di dare notizie utili e non banali ai mem-
bri del proprio Gruppo.
L’obiettivo dei Gruppi, ora, è avvicinare le idee a chi le può
realizzare e a chi può attivare le reti di relazioni necessarie
a farle crescere. Anche perché siamo convinti che anche
idee tradizionali possano essere rese più innovative, attra-
verso l’uso di metodi e processi non convenzionali, e pos-
sano essere riconfigurate in una contemporaneità in rapida
evoluzione, con l’obiettivo di sviluppare valore aggiunto.
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