Civiltà del Lavoro, n. 3/2014 - page 76

VITA
ASSOCIATIVA
CIVILTÀ DEL LAVORO
III - 2014
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La prima domanda è d’obbligo: a che punto siamo con
la ricostruzione?
Il Comune dell’Aquila, passata l’emergenza, ha ricevuto 2
miliardi di euro per la ricostruzione privata sotto forma di
finanziamento agevolato. Grazie a questi fondi in un an-
no e mezzo abbiamo ricostruito, partendo dalla periferia,
tutte le abitazioni classificate B e C, il che ci ha permes-
so di far tornare a casa 25.000 persone. Posso aggiunge-
re che si è trattato di una ricostruzione virtuosa, abbiamo
risparmiato il 22% rispetto a quanto chiedevano i cittadi-
ni. A dicembre 2012 abbiamo ricevuto dal Governo altri
fondi e abbiamo fatto ripartire la ricostruzione, abbiamo
speso 110 milioni di euro al mese, ci sono migliaia di can-
tieri in tutto il comune, ma a giugno finiranno i soldi e i
cantieri non potranno concludersi. Ci sono ancora 15.000
persone che non possono tornare nelle proprie case, so-
prattutto nel centro storico.
E per la ricostruzione pubblica?
Già dal 2009 ho affidato la gestione degli appalti per la
ricostruzione pubblica al Provveditorato interregionale per
le opere pubbliche e alla Direzione regionale per i Beni
culturali e paesaggistici dell’Abruzzo. Gli scandali di gen-
naio di quest’anno, che hanno reso necessario l’interven-
to e la vigilanza della Procura della Repubblica in merito
alla gestione della ricostruzione, sono una conseguenza
della mancanza di regole certe e stringenti. Io avevo più
volte denunciato fenomeni di degenerazione come su-
bappalti non dichiarati, speculazione o infiltrazioni della
Camorra, anche nelle trasmissioni televisive o scrivendo
al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’inte-
resse di questo Governo, con cui c’è un confronto conti-
nuo, su questo tema mi conforta. Dal 2009 auspico che
vengano definite regole stringenti anche per la ristruttu-
razione pubblica, indicate linee guida e concepita una li-
bertà di mercato regolata.
Il centro storico si è ripopolato?
Il centro storico è tutto un cantiere. A settembre, grazie
alla collaborazione con la Sovraintendenza per i Beni Ar-
chitettonici e Paesaggistici con la quale abbiamo restau-
rato Palazzo Rivera, il Sindaco, il Vice Sindaco e la Giunta
Comunale, torneranno al centro della città, con eviden-
te risparmio del canone d’affitto che stiamo pagando co-
me quasi tutti gli uffici pubblici le cui sedi sono inagibili.
Sta anche riaprendo qualche negozio, a tal proposito ho
chiesto al Governo una norma per riportare i canoni di af-
fitto dei locali commerciali del centro storico ai livelli del
2009. Stiamo facendo in modo di alzare le tasse per tutti
gli appartamenti liberi ed agibili che si trovano in centro,
perché sia un incentivo a rimetterli in uso. Stanno par-
tendo anche i lavori per i sottoservizi, per far diventare
L’Aquila una città smart. Passeranno nel sottosuolo il si-
stema idrico integrato, le tubature per il gas metano, l’e-
lettricità, le linee telefoniche e quelle per la banda larga,
che raggiungeranno tutti gli edifici favorendo la compe-
titività del territorio.
Cosa si sta facendo per rilanciare il turismo?
In realtà più che “rilanciare” posso dire che il Comune
dell’Aquila lo sta “lanciando”, perché sta mettendo in at-
to delle politiche di valorizzazione turistica che la Regio-
ne non ha mai realizzato. Il prossimo anno ospiteremo la
grande adunata degli Alpini, nella nostra città arriveran-
no 500.000 persone: sarà una grande opportunità e una
un
cantiere
a
cielo aperto
Parla Massimo Cialente, sindaco de L'Aquila
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