Civiltà del Lavoro, n. 3/2014 - page 71

DOSSIER
CIVILTÀ DEL LAVORO
III • 2014
71
1964, Vicenza
Industria chimica/farmaceutica – Milano
Lombardia
ELENA
ZAMBON
VENTUNO FILIALI
sparse in 15 paesi nel mondo,
oltre 2.600 collaboratori – dei quali circa 910 solo in Italia
– e un fatturato che nel 2012 ha raggiunto i 550 milioni
di euro, l’ottanta per cento grazie all’export. Sono questi
i numeri del Gruppo Zambon, multinazionale del settore
chimico-farmaceutico con base a Bresso, in provincia di
Milano, ma nata in quel di Vicenza ben 108 anni fa quando
Gaetano Zambon avviò una piccola produzione artigianale
di composti galenici.
A guidare l’area farmaceutica, che oggi rappresenta circa
l’84% del fatturato, è Elena Zambon, nipote del fondatore
e presidente e consigliere di amministrazione di Zambon
Spa. Laureata in economia aziendale all’Università Boc-
coni, l’imprenditrice comincia
a lavorare nel 1989 presso la
banca d’affari Citibank N.A.,
dove segue le attività degli
investitori esteri sul mercato
italiano e successivamente
cura le valutazioni di rischio
per la clientela istituzionale.
Nel 1993 fa il suo ingresso
nell’azienda di famiglia, che
già a partire dagli anni Ses-
santa aveva intrapreso un
lungimirante processo di in-
ternazionalizzazione, aprendo
uno stabilimento in Svizzera, oggi in grado di produrre
fino a 98 milioni di pack all’anno. Zambon sviluppa questa
strategia e nel 1998 inaugura un secondo stabilimento
a San Paolo, al quale due anni dopo se ne aggiunge un
terzo ad Haikou, in Cina, destinato alla produzione per il
mercato locale.
In parallelo prosegue l’attività di ricerca per assicurare
sempre la massima innovazione nel campo delle materie
prime farmaceutiche. A tal fine collabora con le altre società
del gruppo, quali la ZaCh – Zambon Chemicals di cui è vice
presidente e la ZCube, specializzata nell’identificazione e
validazione di tecnologie ad alto potenziale negli ambiti
della somministrazione dei farmaci e dei dispositivi medici.
Inoltre, attraverso OpenZone
offre spazi, servizi e laboratori
per promuovere la nascita di
start up nel settore della ricer-
ca. Fra le iniziative più recenti
e apprezzate, a partire dal
2007 ha introdotto in azienda
un programma di welfare per
i collaboratori. Fa parte del Cda
del Fondo Strategico italiano
e da giugno scorso, infine, è
presidente di AIdAF, Associa-
zione italiana delle aziende
familiari.
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