Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 14

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
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CINQUE
RIFORME
PER
RECUPERARE CREDIBILITÀ
La portata e la gravità delle questioni che abbiamo di
fronte rappresentano una sfida e una responsabilità per
tutta l’Europa. Senza un’Europa che sappia svolgere sulla
scena mondiale un ruolo più responsabile e più incisivo,
non potrà esserci un nuovo equilibrio di pace e stabilità
nel mondo. Non potranno ridisegnarsi prospettive di cre-
scita economica, di benesse-
re e quindi di equità sociale.
Non potranno darsi rispo-
ste consapevoli alle grandi
questioni della sostenibilità
ambientale, della lotta alla
fame, all’emarginazione e
alle emergenze sanitarie.
Per questo occorre un’Euro-
pa più forte, più unita e più
competitiva. Più forte nelle
istituzioni, più unita sul pia-
no politico e più competiti-
va dal punto di vista eco-
nomico.
Nella costruzione di questa
nuova fase europea c’è bi-
sogno di un’Italia che sappia
svolgere un ruolo da prota-
gonista. Possiamo e dobbia-
mo farlo e non solo perché
siamo uno dei grandi Paesi
fondatori dell’Europa, ma anche perché per la nostra sto-
ria, per il nostro patrimonio culturale, per le nostre risor-
se imprenditoriali e per la nostra capacità di lavoro, siamo
ancora oggi una delle più grandi economie manifatturiere
del mondo occidentale.
Apprezziamo il fatto che il nostro Governo nel semestre
di presidenza europea si stia muovendo secondo questa
prospettiva. Concordiamo che, per rendere credibile e au-
torevole il suo sforzo, sia assolutamente indifferibile e ur-
SIGNOR PRESIDENTE
, Autorità, Signore e Si-
gnori, cari Colleghi, la manifestazione che oggi Lei, caro
Presidente, ospita in questo palazzo, casa di tutti gli ita-
liani, è il conferimento delle insegne di Cavaliere del La-
voro a 25 uomini e donne, imprenditrici e imprenditori,
che con il proprio impegno, la propria capacità di rischio,
con la loro vita di lavoro e di
impresa hanno contribuito
alla crescita non solo eco-
nomica ma anche sociale
e civile del Paese.
Vengono anche premiati
i 25 “Alfieri del Lavoro”, i
migliori studenti diplomati
delle scuole superiori, che
sono una concreta speran-
za per il futuro dell’Italia.
La cerimonia di oggi cade
in un momento delicato e
significativo per il nostro
Paese e per la nostra Eu-
ropa. Siamo impegnati a
fronteggiare una delle più
gravi crisi economiche e
occupazionali degli ultimi
decenni in un quadro mon-
diale di grande instabilità
anche politica. La stessa si-
curezza e la pace sono sempre più minacciate. I più pe-
ricolosi focolai di tensione sono proprio ai nostri confini.
Mai come ora abbiamo bisogno di più Italia e di più Eu-
ropa. Ella stessa lo ha più volte ricordato e non solo nei
tempi più recenti. Abbiamo bisogno non solo di nuove e
coraggiose politiche per rilanciare la crescita, ma anche di
riforme importanti per la nostre istituzioni politiche e so-
ciali perché “non possiamo più restare prigionieri di con-
servatorismi, corporativismi e ingiustizie”.
Antonio D’Amato, Presidente Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro
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