Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 20

CIVILTÀ DEL LAVORO
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ro” sta nel fatto che essa coniuga impresa e lavoro. È la
festa degli imprenditori e dirigenti che hanno costruito e
guidato iniziative e attività di successo e insieme dei la-
voratori che vi hanno concorso in misura decisiva. Auguri
dunque ai nuovi insigniti, alle loro aziende e al persona-
le che ne hanno retto lo sforzo e reso possibili i risultati.
Questo è il messaggio di im-
pegno comune, il testimone
che viene raccolto dai giova-
ni Alfieri, anch’essi tra coloro
che si sono meglio distinti
nella gara per la formazione
e l’avvicinamento al mondo
dell’impresa e del lavoro.
L’Italia ha bisogno di voi, e
di tanti come voi, per po-
ter superare una condizio-
ne tuttora pesante, perfino
allarmante in termini di tas-
so di disoccupazione e ancor
più di disoccupazione gio-
vanile (allarmante in mo-
do particolare in una par-
te del Paese – chiamiamolo
pure chiaramente col suo
nome – nel nostro Mezzo-
giorno). Ma anche oltre il
mondo delle imprese, ol-
tre l’apporto delle imprese
e oltre la sollecitazione delle politiche da portare avan-
ti per la crescita e per il lavoro, conta quel fattore decisi-
vo indicato dal presidente D’Amato: l’emergere cioè nella
società e nei ceti dirigenti del Paese di una comune con-
sapevolezza della responsabilità da assumersi per realiz-
zare i processi di cambiamento.
Nessun profondo e organico cambiamento potrà compier-
si se prevalesse la tendenza di singoli settori della socie-
SONO MOLTO LIETO
di poter ancora oggi ospi-
tare le espressioni di ieri e di oggi di quel bell’universo
che è costituito dai Cavalieri del Lavoro. Siete in molti, di
diverse generazioni, vincitori del passato e, nella prati-
ca quotidiana, sempre vincitori del presente. Inutile dire
quanto mi congratuli con animo riconoscente per la stra-
da percorsa dagli impren-
ditori che hanno ottenuto
il riconoscimento, oggi per
la prima volta, di Cavalie-
re del Lavoro, e quanto sia
sempre colpito dalla novi-
tà che, di comune accor-
do, abbiamo introdotto an-
ni fa affiancando a dirigenti
e imprenditori ampiamente
sperimentati le nuove ener-
gie degli Alfieri del lavoro.
Ad essi permettetemi di ri-
volgere un fortissimo augu-
rio perché – in un momen-
to in cui sappiamo quale
sia il dramma dei giovani
che non riescono ad aprirsi
una strada – importante è
il messaggio che viene da
giovani che, attraverso duri
sacrifici, hanno almeno sa-
puto cominciare ad aprirsi
una strada destinata certamente al successo.
Saluto, più in generale, tutta questa assemblea che è co-
sì rappresentativa delle forze motrici del nostro Paese. 
Questa cerimonia è un’occasione importante per una ri-
flessione aggiornata sulle condizioni del Paese, sul ruo-
lo e sulle responsabilità dell’impresa. E non solo dell’im-
presa. Come ha ben detto il ministro Guidi, la peculiarità
dell’onorificenza italiana di “Cavaliere al Merito del Lavo-
RESPONSABILITÀ
SENZA
EGOISMI
Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica
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