Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 16

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
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Federica Guidi, Ministro dello Sviluppo Economico
se è un buon imprenditore. L’imprenditore vuole essere
libero. E, se è libero, può creare ricchezza per sé e per il
Paese. Le vostre vicende individuali ci raccontano la sto-
ria collettiva di un’Italia che rischia, investe, crea, svilup-
pa e si sviluppa. Di un’Italia per cui il termine “progres-
so” ha un significato molto concreto.
Quella di oggi è certamente un’occasione per celebrare le
virtù professionali di 25 nuovi “campioni” dell’imprendi-
toria italiana, ma è anche un tributo all’impegno sociale
e civile profuso da chi non confina il proprio ruolo a una
sfera meramente economica: nel momento in cui crea oc-
cupazione e distribuisce ricchezza, infatti, l’attività d’im-
presa assume un ampio significato etico.
Un buon imprenditore non è soltanto colui che genera
profitti, ma è anche una persona che non si ferma all’og-
gi e che sa guardare a lungo
termine, che ha la tenacia
e il coraggio di tenere duro
nei momenti di difficoltà. Il
valore “etico” dell’impresa
risiede nell’alta responsabi-
lità sociale che le è propria:
verso la comunità così come
verso i dipendenti. Il lavo-
ro dei collaboratori è infatti
la più preziosa delle risor-
se di un imprenditore: an-
che nelle più tecnologiche
delle nostre imprese, perfi-
no nei settori a maggior in-
tensità di capitale, l’efficacia
di un’impresa dipende dalla
qualità delle persone che ci
lavorano. Dall’abilità dell’im-
prenditore nello scegliere e
SIGNOR PRESIDENTE
della Repubblica, illustri
ospiti, desidero innanzitutto formulare un saluto partico-
lare e un ringraziamento sincero a Lei, Signor Presiden-
te della Repubblica e all’istituzione che rappresenta, per
l’attenzione che ha voluto dedicare a questo importante
appuntamento. Desidero, altresì, salutare la Federazione
Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e il suo presidente, An-
tonio D’Amato, perché attraverso il vostro costante impe-
gno viene tenuto alto il prestigio dell’Ordine al “Merito
del Lavoro”, valorizzando il ruolo etico-sociale del lavoro
stesso come fondamentale componente del patrimonio
del capitale umano. Infine, voglio sentitamente congratu-
larmi con i nuovi Cavalieri del Lavoro per il conferimento
di quest’alta onorificenza della Repubblica.
Oggi viene assegnato un pubblico riconoscimento a chi,
grazie all’ingegno impren-
ditoriale e all’operosità nel
lavoro, ha saputo incarna-
re valori vincenti riuscen-
do a coniugare il successo
personale con il benesse-
re della comunità. L’aspet-
to più peculiare di questa
onorificenza consiste pro-
prio nel coniugare impre-
sa e lavoro: sia nel senso
che non c’è lavoro senza
impresa, sia nel senso che
l’imprenditore è anche, e
soprattutto, un lavoratore.
Il valore aggiunto dell’im-
prenditore è proprio quello
di sapersi e volersi prende-
re un rischio. L’imprenditore
non vuole essere protetto,
AGLI
IMPRENDITORI
DICO:
INVESTITE
E
RISCHIATE
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