CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2014
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INCHIESTA
così orientato a “cambiare verso”, può e deve cogliere in
tempo reale il segnale di forte vitalità che il turismo in
primis genera nel nostro sistema produttivo. Per questo è
importante che l’esecutivo metta in pratica al più presto
le indicazioni annunciate nel Def e attui la modifica del
Titolo V della Costituzione. Solo in questo modo si ridarà
centralità al turismo consentendo al governo di introdur-
re strumenti finanziari specifici che incentivino gli impren-
ditori alberghieri ad ammodernare le strutture: operazio-
ne che considero fondamentale in previsione dell’Expo.
Quanto alla presenza dei turisti stranieri, vanno studiate
strategie idonee per far sì che si generi un trend positivo.
Questo anche attraverso politiche di semplificazione: non
dimentichiamo che ogni anno milioni di persone chiedo-
no un visto per venire in Europa, ma a causa di difficoltà
burocratiche si perdono 10 milioni di turisti potenziali e
250mila posti di lavoro.
Pensando alla prospettiva dell’Esposizione Universale che
preme, va assolutamente appoggiata una drastica sem-
plificazione del rilascio dei visti turistici. L’Italia è tra i pa-
esi che hanno maggiore interesse a una semplificazio-
ne dei visti e guida la classifica dell’accoglienza dei turisti
extra europei con 43 milioni di pernottamenti negli hotel
italiani nel 2012, rispetto ai 37 milioni nel Regno Unito,
31 milioni in Spagna e 28 milioni in Francia. Serve inol-
tre una normativa, tempi e modalità uguali in tutta Eu-
ropa. Oggi alcuni paesi hanno regole più restrittive di al-
tri e questo ci penalizza, dal momento che l’Italia subisce
una forte concorrenza proprio da alcuni Paesi Ue, Francia
e Spagna in testa.
Ma non è tutto. Il Belpaese, a mio avviso, non può più
presentarsi al mondo in modo frammentato, al contrario
si deve cercare di puntare sul turismo in maniera cora-
le, promuovendo un unico “brand Italia” che esprima le
sue eccellenze attraverso il patrimonio artistico, culturale
ed enogastronomico. In attesa di una kermesse mondia-
le quale quella di Expo 2015, le strutture ricettive, fulcro
del sistema turistico, vanno ammodernate. Ma il miglio-
ramento del sistema ricettivo dovrebbe essere accompa-
gnato da una attenta qualificazione delle risorse umane.
L’obiettivo principale per il nostro paese in previsione
dell’Expo resta, comunque, quello di valorizzare e promuo-
vere il sistema delle imprese italiane nel mercato interna-
zionale e di attrarre investimenti. Il patrimonio artistico e
culturale dell’Italia rappresenta di per sé una grande sfida
anche per gli investitori stranieri. Ricordiamo sempre che
il turismo in Europa viene soprattutto per motivazioni cul-
turali: in un governo quale quello attuale, in cui il ministro
dei Beni culturali ha voluto avocare al proprio dicastero
anche le politiche del turismo, credo si possa finalmente
individuare la giusta via per sostenere una strategia nazio-
nale del settore. L’esperienza emozionale che la fruizione
di un paesaggio, di un’opera d’arte o di un monumento
storico provoca nel visitatore, rappresenta un valore as-
soluto anche per la nostra economia. Sta alle istituzioni e
alle imprese “fare sistema” producendo ricchezza con ciò
che di più prezioso offre la nostra Italia.
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Bernabò Bocca è stato nominato Cavaliere del Lavoro
nel 2005. È a capo del Gruppo S.I.N.A. Hotels, azienda
di famiglia, con dieci alberghi di lusso, tutti storici, tra
i quali il Grand Hotel Villa Medici a Firenze e l’Hotel
Bernini Bristol a Roma. È Presidente di Federalberghi
e Senatore della Repubblica.