Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 33

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CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
FRANCESCHINI:
TRE TABÙ DA SUPERARE
“Stiamo lavorando su un terreno sul quale è possibile co-
struire occupazione”. Esordisce così Dario Franceschini,
ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo,
sottolineando l’assoluta necessità per il nostro Paese di
investire nel settore della cultura, considerandolo uno dei
fattori economici trainanti al pari degli altri.
“Non è solo un valore morale, è anche un valore econo-
mico”, ha affermato il ministro, stigmatizzando il fatto che
al di là dei colori politici non vi è mai stato un investimen-
to forte in questo settore.
La “rivoluzione copernicana” di Franceschini comincia dal
superamento di 3 tabù: il primo riguarda la presunta con-
trapposizione tra la tutela e la valorizzazione.
“Valorizzare – spiega ancora il ministro – non significa dis-
sacrare. Si tratta di un dibattito ideologico assurdo, anche
perché le esperienze all’estero che vengono poi portate co-
me casi di successo si basano proprio sulla valorizzazione”.
Un primo successo in questa direzione è stato compiuto
grazie al fatto che i musei statali godranno finalmente di
un’autonomia contabile e amministrativa e saranno distin-
ti dalle soprintendenze.
Il secondo tabù riguarda la possibilità di combinare insie-
me cultura e turismo.
Secondo il ministro la risposta deve essere certamente
positiva: “Siamo ancora la prima meta desiderata dai tu-
risti stranieri e dobbiamo essere capaci di abbinare la cul-
tura al resto dell’offerta, ad esempio enogastronomica”.
Il terzo tabù, infine, è riassumibile nell’opposizione “pub-
blico versus privato”.
“Il privato che entra nella gestione del patrimonio pubbli-
co – spiega Franceschini – è stato visto come una dissacra-
zione. Il fatto di garantire il 65% del credito di imposta al
privato che con un atto di liberalità contribuisce al recu-
pero del patrimonio pubblico vale sia per chi contribuisce
con un euro, sia per chi contribuisce con 10 milioni di euro.
A breve pubblicherò sul sito del ministero i cento interventi
possibili per stimolare i privati e le imprese a intervenire.
Penso – conclude infine il ministro – che questa sia la di-
rezione giusta. È una grande carta per la competitività
italiana”.
BRACCO: COGLIAMO
AL VOLO EXPO 2015
“Vedere sfilare stamane i Cavalieri del Lavoro affiancati da-
gli Alfieri è stato emozionante. Restituisce lo stesso senso
di futuro che noi abbiamo messo alla base di Expo 2015”.
Così Diana Bracco, presidente Expo 2015 e commissario
generale di sezione per il Padiglione Italia, aprendo l’in-
tervento su quella che per l’Italia sarà la manifestazione
internazionale più importante del 2015.
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