Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 39

ALL’INTERNO DEL PERCORSO
di riforme istituzio-
nali avviato dal Governo “si richiede in particolare una profon-
da riorganizzazione dei vari livelli di Governo e un conseguente
ammodernamento della Pubblica amministrazione”. È la priorità
indicata dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel
messaggio inviato il 7 novembre scorso all’assemblea dell’Asso-
ciazione dei Comuni italiani (Anci) riunita a Milano.
Il Governo, ha detto il presidente del consiglio Matteo Renzi par-
lando agli ex colleghi sindaci, è “impegnato in una gigantesca
battaglia di riforme” finalizzata a ricostruire “la fiducia dei citta-
dini nella cosa pubblica”.
La “rifondazione” dei poteri locali prevede il superamento del
bicameralismo paritario con la trasformazione del Senato in Ca-
mera delle Regioni e delle Autonomie formata da presidenti e
consiglieri regionali e sindaci, la modifica delle competenze tra
Stato e Regioni (la riforma del Titolo V della Costituzione), la
trasformazione delle Province in enti tecnici di secondo livello
non più elette dai cittadini ma dai consiglieri dei Comuni che le
compongono, la creazione delle Città metropolitane nei Comu-
ni maggiori e l’accorpamento dei piccoli Comuni. E c’è anche chi
propone di metter mano pure alle Regioni, riducendone il nu-
mero e rivedendone in profondità le funzioni.
È una riorganizzazione ambiziosa dell’articolazione della Repub-
blica, un’occasione per qualificare la spesa pubblica e aumenta-
re l’efficienza degli enti territoriali, nel segno di una complessi-
va semplificazione della Pubblica amministrazione.
È un tema decisivo anche per lo sviluppo del Paese, che affron-
tiamo in questa inchiesta con interviste al ministro degli Affa-
ri regionali Maria Carmela Lanzetta, al sottosegretario a Palazzo
Chigi Graziano Delrio, al presidente del Piemonte e della Confe-
renza delle Regioni Sergio Chiamparino, al presidente della Cam-
pania e vice presidente della Conferenza delle Regioni Stefano
Caldoro, al sindaco di Torino e presidente dell’Anci Piero Fassino
e al direttore generale del Censis Giuseppe Roma.
Completano l’inchiesta gli interventi dei Cavalieri del Lavoro Fran-
cesco Rosario Averna, Giuseppe Donato e Umberto Quadrino.
PRIMO
PIANO
INCHIESTA
RITRATTI
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