Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 42

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
42
INCHIESTA
CAMBIARE
LE
PROVINCE
E
UNIRE
I PICCOLI
COMUNI
Il ministro degli Affari regionali Maria Carmela Lanzetta spiega come sia finalmente in corso
“la prima vera riorganizzazione dei poteri pubblici da molti anni a questa parte”, che garantirà
una maggiore efficienza nei servizi ai cittadini e un risparmio sui costi.
vecchie Province non ci sono più, i nuovi enti saranno più
leggeri, più snelli, saranno delle agenzie al servizio dei
Comuni, cui la legge attribuisce come competenze princi-
pali la gestione delle strade provinciali e dell’edilizia sco-
lastica. Quanto al personale, mi sento di assicurare che il
processo di riorganizzazione in corso garantirà i diritti dei
lavoratori. Nessuno perderà il posto di lavoro.
Le nuove Città metropolitane potranno riattivare la
crescita delle Aree urbane che in tutto il mondo sono
uno dei principali motori dello sviluppo?
Questo è uno dei principali obiettivi della legge. Come
Il Governo ha avviato una riforma complessiva dei po-
teri locali: quali sono i capitoli principali e gli obbiettivi?
Sui nostri territori è finalmente in corso la prima vera ri-
organizzazione dei poteri pubblici da molti anni a questa
parte. Si tratta di una trasformazione radicale degli asset-
ti istituzionali, che punta a superare la vecchia geografia
amministrativa rendendola più funzionale alle nuove di-
namiche sociali e economiche.
In questa direzione va sia la spinta forte all’aggregazio-
ne dei Comuni minori in Unioni di Comuni, dalle più for-
ti potenzialità amministrative; sia la trasformazione delle
province in enti di secondo livello, che possono garantire
ulteriori economie di scala su alcune funzioni rispetto alle
stesse Unioni di Comuni; sia la creazione delle Città me-
tropolitane, che finalmente danno un livello di governo
ad aree che sfuggivano i tradizionali confini, ma rappre-
sentano realtà economiche e sociali già evidenti.
Che competenze avranno le nuove Province di secon-
do livello? C’è la speranza di una riduzione dei costi?
E come saranno redistribuiti i loro dipendenti?
Sul fronte della riduzione dei costi, che è un obiettivo mol-
to importante, si sono già visti i primi frutti. Basta pen-
sare al risparmio di più di 100 milioni di euro maturato
grazie al fatto che i cittadini non hanno votato per i nuo-
vi Consigli provinciali. Altri risparmi verranno nel medio
termine, quando la riforma andrà a pieno regime su tut-
to il territorio.
È un processo in atto, che prevede un cammino da percor-
rere insieme, Governo, Regioni ed enti locali, e i risultati
si vedranno alla fine del percorso, che prevede un cam-
biamento radicale non solo della geografia amministra-
tiva, ma anche della mentalità dell’amministrazione. Le
Maria Carmela Lanzetta
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