Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2013 - page 28

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CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2013
Fabio Paini
SOGNO DI CREARE UN’AZIENDA
DI NEUROPROTESI
Ingegneria biomedica
al Politecnico di Milano.
Perché questa facoltà?
Sono da sempre appassionato
alle materie scientifiche e
tecnologiche, ma inizialmente
non avevo le idee chiare sul
corso da scegliere. Poi, grazie
a mio fratello che studia
Ingegneria informatica, ho cominciato a orientarmi meglio.
Pensavo a ingegneria dell’automazione dato che mi piace
creare congegni meccanici, ma un mio grande desiderio
è anche fare qualcosa di utile per gli altri. E così, quando
ho scoperto il mondo delle neuro-protesi, ho deciso per
ingegneria biomedica, che coniuga entrambi gli aspetti e
mi affascina molto per il legame che si stabilisce tra questi
oggetti e i meccanismi del cervello umano.
Come si vede fra 10 anni?
Vorrei dedicarmi alla ricerca, ma non per tutta la vita.
Dopo aver accumulato un bel po’ di esperienza, il mio
sogno è infatti quello di creare un’impresa specializzata
nello sviluppo – non solo produzione e vendita – di neuro-
protesi, una struttura che abbia al proprio interno anche un
laboratorio di ricerca nel quale innovare e proporre soluzioni
in grado di sostituire, ad esempio, gli arti danneggiati di un
paziente senza che ciò peggiori la sua qualità della vita.
Per fare questo spero di avere l’opportunità di trascorrere
qualche periodo all’estero, ancora non so bene dove ed
è per questo motivo che comincerò a guardarmi intorno
sin dal primo anno.
Il suo spiccato interesse per la ricerca è legato anche
a qualche esperienza particolare?
Lo scorso anno ho partecipato al progetto “Web Valley”,
un’iniziativa che la Fondazione trentina Bruno Kessler
promuove da diverso tempo e alla quale partecipano
sia studenti italiani, sia stranieri concorrenti dell’Intel-
Isef, un concorso di livello mondiale dedicato ai giovani
innovatori. Durante quelle tre settimane ho avuto l’onore
di conoscere molti ricercatori di diverse nazionalità, con
i quali abbiamo fatto lezione di informatica e biologia e
grazie ai quali ho scoperto molte cose su come si conduce
un progetto di ricerca.
Inoltre, ho appena concluso uno stage alla Ibm di Hursley,
in Inghilterra, nella quale insieme ad altri coetanei che
avevano partecipato come me alle Olimpiadi di Informa-
tica del 2012, abbiamo lavorato allo sviluppo di un’appli-
cazione software, con tanto di presentazione finale da-
vanti ai dipendenti dell’azienda.
In questa sua passione si ispira a qualche studioso?
In realtà no, perché il mio riferimento è Dio. Da creden-
te cattolico quale sono, è questo che mi motiva profon-
damente e mi spinge a desiderare di fare qualcosa che
possa aiutare gli altri.
Cosa fa nel tempo libero?
Mi piace programmare software e credo che continuerò
a farlo. Da poco tempo, poi, mi sono appassionato al di-
segno a matita; sono ancora a un livello elementare, ma
mi piacerebbe imparare.
Beatrice Riva
HO SCELTO I MIEI STUDI
GRAZIE ALLA PRIMAVERA ARABA
Lingue Orientali all’Uni-
versità di Cambridge. Una
scelta precisa e ponderata.
Come è nata?
Ho sempre avuto la passione
per le lingue straniere, ma
per l’università ero alla ricerca
di una sfida che potesse
ampliare le mie prospettive
sul mondo, al di fuori di un contesto esclusivamente europeo.
La “primavera araba” è stata la scintilla che ha acceso un
qualcosa, facendo nascere in me un interesse sempre
maggiore verso un mondo in apparenza immobile – per
come lo reputavo allora – ma in realtà culturalmente ricco
e complesso. Ho cominciato così a seguire gli eventi politici
della regione con più attenzione, maturando allo stesso
tempo la decisione di intraprendere lo studio dell’arabo
all’università.
E come mai proprio all’estero?
L’estate scorsa durante un soggiorno studio ho partecipato
all’Open Day dell’Università di Cambridge e ho avuto la
possibilità di sperimentare il loro metodo di insegnamento.
Oltre a lezioni frontali sono previste attività in gruppi di
studio, seminari di approfondimento storico sull’Ottocento e
copertina 1...,18,19,20,21,22,23,24,25,26,27 29,30,31,32,33,34,35,36,37,38,...copertina 4
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