Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 77

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
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DOSSIER
te, attraverso le sinergie e le contaminazioni più diverse. 
Confidiamo nei benefici che questo appuntamento por-
terà non solo alla moda, ma a tutti i settori e le industrie
che tengono alta la bandiera del made in Italy nel mondo.
Abbiamo bisogno di progetti speciali, stimoli e ispirazio-
ni molteplici.
Questo sia dal punto di vista dell’Export business, delle
potenziali partnership e collaborazioni con i paesi esteri,
sia nell’ottica della creatività, che parte sempre dal con-
fronto, dallo scambio e dalla condivisione.
Non è un caso che abbia dedicato la mia nuova collezio-
ne estiva all’“Etnico Italiano”; perché il miglior modo per
supportare il made in Italy è continuare a viverne l’essen-
za e comunicarlo. Una linea “ready to wear” ricercata e
completa, a sua volta affiancata da una collezione esclu-
siva di accessori, che svelano tutta la loro raffinatezza at-
traverso l’uso di pellami classici o più elaborati, passando
per le texture stampate d’ispirazione esotica e per i mix
materici della pelle con altri materiali, distinguendosi per
le tecniche di lavorazione e conceria, eseguite e trasferi-
te su silhouette, idee, colori e proporzioni estremamen-
te accattivanti.
Un’estetica che parte dunque dall’eccellenza, dalla sapien-
za e dalla cultura italiana per raccontare un appeal e una
vocazione assolutamente contemporanei e cosmopoliti.
Ricerca e sperimentazione si aggiungono poi come in-
gredienti imprescindibili dell’identità Patrizia Pepe, il cui
approccio è quello di volersi rinnovare continuamente,
captando le nuove esigenze e richieste del consumato-
re, con uno sguardo sempre rivolto alla nostra storia e al-
la nostra eredità.
Inoltre, tra le attività che stiamo portando avanti per pro-
muovere non solo il marchio ma il suo messaggio prin-
cipale di qualità e bellezza, spicca l’importantissima stra-
tegia che come azienda stiamo sviluppando sul piano
retail, con l’apertura mirata di negozi monomarca nelle
capitali più importanti del mondo, dalla Russia al Medio-
riente fino alla Cina.
Credo che anche queste operazioni, complesse ma ne-
cessarie, descrivano quanto crediamo nel nostro stile e
nei nostri prodotti, investendo con forza sulla loro inter-
nazionalizzazione.
E ricordano quanto quella delle aziende italiane debba es-
sere una sfida tenace e costante, guidata dalla voglia di
continuare a puntare sui valori del made in Italy e dell’i-
talianità, per costruire e consolidare giorno dopo giorno
il rapporto di stima e di fiducia con il consumatore finale,
ovunque esso sia.
Patrizia Bambi
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