Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 81

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
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DOSSIER
Studiare la globalizzazione con le sue logiche, insieme al-
la funzione estetica e d’uso percepita del prodotto che si
vuole proporre sul mercato estero, sono elementi fonda-
mentali che aiutano a orientare la promozione del famo-
so vino made in Italy.
Nel mercato del vino è molto importante diversificare il
prodotto rispetto alla concorrenza, soprattutto se si pen-
sa che non esiste un vino buono e uno cattivo ma esiste
un prodotto con certe caratteristiche e una comunicazione
dello stesso e quindi, in questo senso, la comunicazione
e il marketing sono gli elementi di successo.
Laddove il prodotto è forzatamente figlio del territorio da
cui nasce, e quindi ha una sua tracciabilità e una sua per-
sonalità ben definite ab origine, è più intuitivo l’elemento
geografico che lo diversifica. A questo punto l’analisi sul-
le leve di vendita migliori viene fatta nell’ambito marke-
ting/comunicativo, portando al consumatore le informa-
zioni che accompagnano la vita del prodotto fin dalla sua
incubazione sulla pianta.
La promozione verte sempre più sull’“esperienza virtua-
le” che il cliente può fare prima di comperare il prodotto,
ossia carpire la storia del territorio e delle persone che
hanno interagito con la bottiglia di vino attraverso stru-
menti sempre piu all’avanguardia di comunicazione ba-
sati su internet (social media, blog, video, ecc.), con un
occhio attento al feedback di chi è entrato in contatto con
il prodotto o la realtà aziendale.
Guerrieri Rizzardi, che ha le sue origini come produttore di
vino qualche secolo fa, ha puntato sull’estero già dai pri-
mi anni del ‘900 consolidando sempre più il rapporto con
i propri distributori in piu di 50 paesi. Per i prossimi anni
pensiamo di puntare molto sul rapporto emotivo cliente-
consumatore e azienda-territorio, con un occhio attento
a condensare il giusto numero di informazioni nel giusto
tempo che ha a disposizione il consumatore, in funzione del
supporto mediatico che sta utilizzando in quel momento.
È importante avere un link diretto con il consumatore fi-
nale e la strategia aziendale è indirizzata in maniera ben
determinata a tenere vivo questo link fidelizzando sem-
pre più il consumatore finale al marchio.
Per finire, ma in realtà per cominciare, è di grande aiuto
che il venditore partito dalla propria sede per il suo viag-
gio nel mondo a proporre i prodotti aziendali sappia par-
lare nella lingua del paese che visita o conosca almeno
l’inglese.
In questo contesto riveste un ruolo fondamentale Expo Mi-
lano 2015, occasione unica per le nostre aziende di av-
vicinare i clienti stranieri alla realtà produttiva Italiana e
soprattutto al nostro apparato politico di fare sistema nei
confronti dell’intero mondo.
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