Civiltà del Lavoro, n. 2/2015 - page 13

La nuova Commissione europea ha inaugurato
i cinque anni di lavoro che l’attendono con un
messaggio politico di maggiore ottimismo e
fiducia. Il Piano Juncker, che dovrebbe mobilitare
risorse per complessivi 315 miliardi di euro,
è lo strumento attraverso il quale il Vecchio
Continente proverà ad agganciare la ripresa e
a sfruttare a suo vantaggio alcuni dei fattori
esogeni per adesso favorevoli: l’indebolimento
dell’euro sul dollaro e il calo del costo del prezzo
del petrolio.
Nelle pagine a seguire le interviste a Jyrki
Katainen, vice presidente della Commissione
europea, ad Antonio Tajani, vice presidente del
Parlamento europeo, Sandro Gozi, sottosegretario
alla presidenza del Consiglio dei ministri con
delega agli Affari europei, e Franco Bassanini,
presidente della Cassa Depositi e Prestiti.
Concludono gli interventi i Cavalieri del Lavoro
Rainer Stefano Masera e Gianluca Grimaldi.
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PIANO
INCHIESTA
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