Civiltà del Lavoro, n. 2/2015 - page 20

CIVILTÀ DEL LAVORO
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mercato unico digitale. È un segnale sicuramente positivo
che la Bei abbia rispettato il suo impegno di prefinanziare
alcuni progetti, già prima che il piano diventi pienamente
operativo, e abbia selezionato, lo scorso 22 aprile, i primi
quattro progetti, che riguardano anche l’Italia, la quale
assieme alla Spagna riceverà la più alta quantità di fondi.
Quale ruolo e che compiti avranno i principali istituti
di credito nazionali nell’attuazione del Piano Juncker?
Gli istituti di credito potranno affiancare la Bei e il Fon-
do nella fase di co-finanziamento dei progetti, tornando
a svolgere quella funzione di finanziamento dell’econo-
mia reale che è venuta meno durante la crisi. Inoltre, con
la loro esperienza e conoscenza dei territori, gli istituti di
credito potranno contribuire a rafforzare il legame tra po-
tenziali investitori, imprese e progettazione, svolgendo un
fondamentale ruolo d’intermediari nel processo di valu-
tazione, finanziamento e implementazione dei progetti.
L’European Investment Advisory Hub è l’organo che
contribuirà alla selezione dei progetti destinatari dei
finanziamenti del Piano Juncker. A quali criteri si ispi-
rerà la scelta?
L’Investment Advisory Hub dovrà dare priorità non so-
lo alla qualità dei progetti, ma anche alla loro “velocità”
di completamento. L’obiettivo principale è, infatti, quel-
lo di finanziare i progetti che possono essere presentati
rapidamente all’opinione pubblica europea. Questo crite-
rio permetterà di dare priorità non solo a grandi progetti,
ma anche a interventi minori e, tuttavia, di fondamen-
tale importanza.
Con il Piano Juncker l’Unione europea punta a gettare
le basi per la ripresa economica, scommettendo su un
notevole contributo di investimenti da parte dei pri-
vati. Quali elementi possono incoraggiarci a pensare
che la direzione sarà quella auspicata?
Il piano rompe finalmente il tabù dell’austerità, ma occor-
re che i finanziamenti non si disperdano a livello locale in
progetti poco lungimiranti, bensì siano spesi prioritaria-
mente per opere infrastrutturali e per il rafforzamento del
L’
AUSTERITÀ
HA I GIORNI CONTATI
Il vice presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani ci spiega come l’Europa, attraverso
il Piano Juncker, abbia intrapreso con forza e convinzione una nuova politica per lo sviluppo.
Nel finanziamento dei progetti conteranno non soltanto la qualità, ma anche la velocità di
attuazione. E in questo percorso l’Italia può e deve fare di più.
Antonio Tajani
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