Civiltà del Lavoro, n. 2/2015 - page 23

CIVILTÀ DEL LAVORO
II - 2015
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Se i problemi burocratici fos-
sero risolti, quando potreb-
bero essere finanziati i primi
investimenti concreti?
Come detto, saranno favoriti i
progetti strategici per lo svilup-
po del Paese (infrastrutture, so-
stegno alle pmi e Mid-Caps) in
un'ottica di sostenibilità econo-
mico-finanziaria. I primi progetti
saranno finanziati già nel 2015.
Chi e come sceglierà gli in-
vestimenti su cui indirizzare
le risorse?
Il finanziamento dei progetti con
l'utilizzo della garanzia Feis a
supporto dei finanziamenti Bei
segue le normali procedure Bei. Il Governo ha messo in
piedi un gruppo di lavoro che coinvolge anche la Cdp per
facilitare il processo di selezione delle opere su cui con-
centrare le risorse (non solo finanziarie) in modo da ren-
derle cantierabili in tempi e costi ragionevolmente certi.
Questo è il passo fondamentale per poter contendere ai
nostri partner europei le risorse del Piano Juncker che sa-
ranno attribuite con criteri meritocratici sulla base della
sostenibilità economico-finanziaria senza quote di riser-
va per i singoli paesi.
Quali investimenti sono più necessari e urgenti per il
nostro Paese?
La definizione delle priorità è materia che attiene alle scel-
te politiche. Detto questo, e tenuto conto della necessità
di candidare buoni e sostenibili progetti, credo che l'in-
dividuazione delle priorità dovrebbe essere guidata da ri-
gorose analisi costi-benefici e valutazioni di fattibilità fi-
nanziaria al fine di concentrare gli sforzi per migliorare la
competitività del nostro sistema infrastrutturale (si pensi
ai settori della portualità e delle logistica), rimuovere "col-
li di bottiglia" nelle reti di tra-
sporto e i livelli di servizio of-
ferti dalle nostre città (si pensi
al trasporto pubblico locale, alla
banda ultralarga ed alla gestio-
ne del ciclo dei rifiuti).
Cdp, come azionista di Me-
troweb, è impegnata anche
nello sviluppo della banda
larga: le risorse del Piano
Juncker potrebbero essere
destinate anche a questa in-
frastruttura?
Certamente, è uno dei setto-
ri prioritari del Piano, sia a li-
vello Ue che nei singoli paesi e
in Italia. Stiamo lavorando con
altre Istituzioni e con la Bei per definire un modello di fi-
nanziamento che comporti anche una integrazione con
le risorse dei fondi strutturali europei che Governo e Re-
gioni hanno deciso di destinare alla incentivazione degli
investimenti privati per la realizzazione della rete di nuo-
va generazione.
(p.m.)
L'INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ DOVREBBE ESSERE
GUIDATA DA RIGOROSE ANALISI COSTI BENEFICI E
VALUTAZIONI DI FATTIBILITÀ FINANZIARIA AL FINE
DI CONCENTRARE GLI SFORZI PER MIGLIORARE LA
COMPETITIVITÀ DEL NOSTRO SISTEMA INFRASTRUTTURALE
Franco Bassanini
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