Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2013 - page 64

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2013
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DOSSIER
giovani, aspetto questo che ritorna più volte nelle valuta-
zioni e che, come emerso anche dalle interviste realizzate,
per un verso è attribuibile alle modeste relazioni che le
università intrattengono con le imprese e per un altro al
tipo di approccio che si privilegia, sostanzialmente teorico.
Il 27,8% lamenta più in generale una scarsa preparazione
mentre più di un quarto degli interpellati (25,6%) chiama
in causa la difficoltà a sopportare carichi di lavoro eleva-
ti. A seguire troviamo la scarsa identificazione nei valori
e nell’immagine aziendale e lo scarso investimento sul
lavoro (un dato, quest’ultimo, che conferma la scarsa di-
sponibilità a fare gavetta indicata in precedenza), entram-
bi indicati dal 23,3% dei Cavalieri del Lavoro interpellati.
In ultimo, molto indietro, la mancanza di aspettative di
carriera (13,5%) (fig. 3). I fattori di difficoltà sono in parte
legati a caratteri generazionali, in parte ad attitudini tipi-
che italiane e in parte anche alle deficienze dei canali di
istruzione, mal raccordati al mondo dell’impresa e spesso
poco formativi. Tutti questi problemi, uniti alle pesantezze
fiscali e amministrative del sistema Paese, contribuiscono
a peggiorare la condizione occupazionale dei più giova-
Fonte: indagine Censis - Fed. Cavalieri del Lavoro, 2013
FIG. 3 - PROBLEMATICHE LEGATE ALL’INSERIMENTO DEI GIOVANI IN AZIENDA
(%)
ni, ormai definibile a ragione come “emergenziale”. Per
scardinare una tale situazione, tra le diverse ipotesi di in-
tervento rispetto alle quali si sono sondate le opinioni dei
Cavalieri del Lavoro, quella in assoluto più caldeggiata è
l’abbattimento del costo del lavoro (non limitatamente ai
giovani, ma da estendere a tutti i lavoratori), cui i Cava-
lieri del Lavoro assegnano un punteggio medio pari a 8,6
in una scala che va da 1 a 10 come massimo valore. Su-
bito dopo troviamo l’introduzione di incentivi specifici per
l’occupazione giovanile, come la detassazione totale del-
le assunzioni per un certo periodo di tempo (8,3), come
già attuato dall’attuale Governo, anche se limitatamente
ad alcune categorie di soggetti e, quasi sullo stesso pia-
no, la possibilità di rendere più agevole per le aziende il
ricorso a contratti flessibili (8,1).
Al quarto posto si collocano gli strumenti di stimolo all’im-
prenditorialità, come l’abbattimento del carico fiscale per le
imprese giovanili (7,6), seguite a stretto giro dall’aumen-
to della mobilità in uscita, ovvero la possibilità di licenzia-
menti più facili (7,5), quindi un rilancio della formazione
tecnico-professionale da operare a livello nazionale (7,1).
Mancanza di aspettative di carriera
13,5
Eccessive aspettative di natura economica
35,3
Bassa attitudine al lavoro tecnico/manuale
32,3
Scarsa preparazione
27,8
Scarsa identificazione nell’azienda
23,3
Difficoltà a sopportare elevati carichi di lavoro
25,6
Scarso investimento sul lavoro
23,3
Il totale non è uguale a 100 in quanto erano possibili più risposte
copertina 1...,54,55,56,57,58,59,60,61,62,63 65,66,67,68,69,70,71,72,copertina 3,...copertina 4
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