Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2013 - page 60

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2013
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DOSSIER
non parlare del protrarsi di quel disallineamento tra mon-
do dell’istruzione e impresa che esorta a cambiamenti or-
mai non più prorogabili.
Le imprese, tuttavia, forti di una storia di successi ispirata
da una cultura imprenditoriale d’eccellenza, sono più del-
le altre nelle condizioni di poter reagire alla crisi, quando
non di uscirne addirittura rafforzate. Ma le opportunità di
crescita non sono uguali per tutti e, oggi più che mai, di-
venta essenziale saper osare, attuare strategie all’inse-
gna dell’innovazione, cercare nuovi mercati, razionaliz-
zare i processi interni. I dati ci dicono infatti che, anche
in tempi di crisi, chi si muove con lungimiranza e auda-
cia viene premiato.
In questo solco si collocano le politiche aziendali messe
in campo dai Cavalieri del Lavoro per favorire la cresci-
ta dei talenti e accompagnare il loro percorso di matura-
zione professionale all’interno di imprese di eccellenza.
I giovani costituiscono una risorsa preziosa e irrinunciabi-
le per le imprese dei Cavalieri del Lavoro. Innanzitutto in
termini quantitativi. In media, un terzo degli occupati, pa-
ri al 33,4% del totale, ha meno di 35 anni. In particolare,
oltre la metà delle imprese può vantare una componen-
te occupazionale giovanile superiore a un quarto del to-
tale: il 28,4% delle aziende ha infatti una percentuale di
occupati under 35 compresa tra il 25% e il 45%, mentre
in un altro 28,4% dei casi, i più giovani superano il 45%
della forza lavoro (fig. 1).
Se la presenza dei giovani all’interno delle imprese gui-
date dai Cavalieri del Lavoro è numericamente molto si-
gnificativa, quella di puntare su risorse ed energie fresche
sembra essere una ben precisa chiave strategica per le
aziende interpellate. Basti pensare che, nel corso dell’ulti-
mo anno, in un’azienda su tre tutti i neoassunti sono stati
giovani al di sotto dei 35 anni (33,3%) e, sempre in un’a-
zienda su tre, questi hanno costituito oltre la metà delle
nuove assunzioni (33,3%). Se si pensa che il 15,6% del-
L’INDAGINE CONDOTTA
nell’ambito dell’Os-
servatorio sulle medie imprese dei Cavalieri del Lavoro
offre un punto di vista interessante sullo stato di salute
delle imprese guidate dai Cavalieri del Lavoro e di come
esse, malgrado le difficili condizioni del mercato, valoriz-
zino i giovani talenti attraverso politiche aziendali lungi-
miranti. L’indagine svolta, infatti, da un lato conferma la
solidità del nostro sistema di medie e grandi imprese e la
loro capacità di restare competitive nel mercato; dall’altro,
tuttavia, evidenzia segnali di “affaticamento” derivanti dai
problemi con cui le imprese si confrontano. Che non deri-
vano solo dalle criticità congiunturali, ma hanno radici più
profonde, in quelle “incrostazioni” tutte italiane che non
da tempi recenti costituiscono un pesante fardello al fa-
re impresa: dalla complessità burocratica al carico fiscale,
dalle carenze infrastrutturali ai ritardi nei pagamenti, per
UNA
RISORSA
IRRINUNCIABILE
Giuseppe Roma, Direttore generale del Censis, spiega come le medie imprese
dei Cavalieri del Lavoro promuovano politiche ad hoc per inserire le nuove generazioni in azienda
e adottino strategie per la loro crescita professionale
Giuseppe Roma
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