Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 44

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
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INCHIESTA
L’
INTERESSE
DEI
CITTADINI
AL
PRIMO POSTO
Servizi efficaci grazie a competenze suddivise in modo chiaro. Per Sergio Chiamparino,
presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, è questo lo scenario a cui
si guarda con la riforma costituzionale attualmente in discussione in Parlamento. Agevolando la
concertazione istituzionale e dicendo basta alla lotta tra poteri dello Stato.
in modo esclusivo allo Stato o alle Regioni – non possono
essere considerate come compartimenti stagni.
Il punto di vista deve essere quello dell’interesse dei citta-
dini e dell’efficacia dei servizi collegati a una data materia,
non quello di una lotta fra poteri dello Stato. Serve allora
uno strumento che agevoli la concertazione istituzionale.
Certamente il nuovo Senato sarà sotto questo profilo un’u-
tile camera di compensazione, ma va considerata anche
un’altra ipotesi: quella di una legge bicamerale che disci-
plini con puntualità e dettaglio le materie e le funzioni di
competenza attribuite allo Stato o alle Regioni.
Tra i punti della riforma anche l’annosa riduzione del-
le Province. La condivide? Ritiene che le loro funzioni
possano essere assorbite dalle Regioni?
È una scelta che condivido. La strada è stata intrapresa,
ma ora è urgente una fase rapida di riflessione nell’inte-
resse dei territori, delle imprese e delle persone.
Il ddl sulla riforma costituzionale è stato approvato
in prima lettura dal Senato. Se la riforma andasse in
porto, allo Stato andrebbe la competenza esclusiva in
materia di infrastrutture, energia, grandi reti di comu-
nicazione e commercio con l’estero. Cosa ne pensa?
A mio avviso il tema non è certamente quello della riven-
dicazione delle competenze, è piuttosto quello di come
saranno gestite sia a livello statale, che a livello regiona-
le. Ciò che non ha funzionato nell’attuale architettura del
Titolo V della Costituzione è l’esistenza di un’area piuttosto
ampia i cui i due livelli legislativi – Stato e Regioni – agi-
scono con competenza concorrente. Ciò ha dato luogo a
sovrapposizioni e a un aumento del contenzioso.
La riforma ha il merito di suddividere le materie attri-
buendole in modo puntuale a uno o all’altro dei due li-
velli. Resta, però, il fatto che molte materie – penso alla
sanità o all’ambiente, ma anche alle stesse infrastrutture
con riguardo all’impatto sul territorio, ancorché attribuite
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