Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 10

CIVILTÀ DEL LAVORO
I • 2015
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UNA
SPINTA
ALLA
RIPRESA
DEL
PAESE
Ci sono tutte le opportunità per fare di Expo l’emblema della ripresa nazionale. Sarà una
immensa vetrina per il nostro Paese, per le sue produzioni di qualità, per il Made in Italy anche
al di là del settore agroalimentare, per le nostre eccellenze artistiche e ambientali.
I PASTORI
nomadi mongoli che si sono organizzati
in 700 “gruppi di utenti”, che rappresentano 40 mila fa-
miglie, per recuperare milioni di ettari di pascoli degra-
dati; gli agricoltori nigeriani che si sono riuniti in coopera-
tiva per sviluppare le loro coltivazioni; i piccoli produttori
di caffè del Guatemala; i produttori di latte in Tanzania;
gli organizzatori della Banca del cibo per gli indigenti nei
Paesi sviluppati. Saranno loro i protagonisti di Expo 2015
che sarà inaugurato alle 12 del primo maggio dal Presi-
dente della Repubblica Sergio Mattarella e per 184 giorni,
fino al 31 ottobre, trasformerà Milano e l’Italia nelle ca-
pitali mondiali dell’alimentazione, del cibo, dell’”energia
per la vita”. “Expo – ha detto il Presidente del Consiglio
Matteo Renzi il 13 marzo, durante la sua ultima visita al
cantiere rivolgendosi ai 4800 operai al lavoro - non è
semplicemente una fiera: è una gigantesca occasione di
bellezza, è una strepitosa occasione culturale, sarà l’Expo
al mondo con il maggior numero delegazioni straniere, la
più alta concentrazione di idee, per dire che l’Italia non è
solo terra del passato, ma del futuro. Expo è una grande
cattedrale laica, il luogo in cui l’Italia riflette su se stessa,
accetta la sfida del futuro e fa cose belle: la parola chia-
ve è bellezza, questo luogo sta diventando bello grazie
al vostro lavoro. Facciamo vedere al mondo di cosa è ca-
pace l’Italia. Sul New York Times è uscito un articolo che
dice che Milano è la prima destinazione da visitare nel
2015 e nel giro di due mesi i biglietti venduti all’estero
sono più che raddoppiati. Insomma, ormai è chiusa la pa-
gina dello scandalo. Se Expo diventa questo, sarà la più
grande sfida del 2015 del nostro Paese. E la vinceremo”.
Ma Expo non è solo i padiglioni dalle architetture avve-
niristiche dei 140 Paesi partecipanti; i mega stand do-
ve Fedalimentare-Confindustria, Coldiretti, Confagricoltu-
ra, Federvini e Alleanza delle Cooperative metteranno in
mostra l’enorme ricchezza enograstronomica del nostro
Paese alle migliaia di delegazioni di operatori stranieri;
le decine di ristoranti dove i 20 milioni di visitatori atte-
si potranno assaggiare le ricette e i piatti tipici di tutto il
mondo. Expo è anche il progetto di far fare un decisivo
passo avanti alla lotta contro la fame e la denutrizione,
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