Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 14

CIVILTÀ DEL LAVORO
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e missioni economiche per incontri BtoB. Il nostro Padi-
glione sarà anche un brand formidabile che potrà aiutare
il made in Italy a penetrare in nuovi mercati. Per questo
ci siamo dati due grandi obiettivi molto concreti: forni-
re un supporto forte alle imprese italiane nel processo di
internazionalizzazione, facendo alzare le quote di export
del nostro comparto agroalimentare, e rilanciare il turi-
smo come fatto strutturale, in grado di restare nel tempo.
A proposito di turismo, sono convinta che dopo aver “as-
saggiato” le bellezze italiane all’Expo i milioni di visitatori
attesi saranno invogliati a intraprendere un vero “Grand
Tour” in tutto il Paese.
Durante la manifestazione ampio spazio sarà dato al
tema della responsabilità sociale d’impresa. Qual è il
legame con l’argomento dell’Expo e quali saranno le
principali iniziative?
Proprio in virtù del suo ruolo di capitale dei diritti e della
sostenibilità, Milano nel 2015 organizzerà un’Esposizione
davvero particolare. Sin dalla fase di candidatura, infatti,
abbiamo voluto che l’Expo italiana fosse anche un gran-
de evento di dialogo e solidarietà globale: questa è un’i-
dea forte, che già allora ha permesso a Milano di otte-
nere l’appoggio di tante nazioni di ogni parte del mondo.
La nostra città è la capitale del volontariato ed è ricca di
giovani pieni di energia e creatività che coinvolgeremo
nell’evento. Per questo, per la prima volta nella storia del-
le Esposizioni Universali, Milano 2015 riserverà al mondo
della società civile e del terzo settore una grande centrali-
tà. Una presenza che avrà il suo fulcro nella Cascina Triul-
za, ma che sarà diffusa in diverse parti del sito, a iniziare
dal Padiglione Italia presso il quale metteremo a disposi-
zione spazi per realizzare iniziative comuni. Cascina Triul-
za non sarà solo uno spazio riservato al terzo settore, sarà
anche un luogo in cui le organizzazioni della società civi-
le potranno dare visibilità e valore alle loro best practice
di collaborazione con le imprese, le istituzioni pubbliche
e le organizzazioni internazionali. Ricordo, tra l’altro, che
proprio durante l’Expo italiana verrà presentato nell’am-
bito della Conferenza internazionale “Last call to Europe
2020” un Manifesto, che è stato denominato “Milano Csr
Manifesto”, che esprimerà le priorità e gli impegni delle
imprese per realizzare gli obiettivi indicati dalla Commis-
sione Ue nella Strategia Europe 2020 in termini di occu-
pazione, ricerca e sviluppo, innovazione, clima ed ener-
gia, education, povertà ed esclusione sociale. Le imprese
possono dare un contributo decisivo per rilanciare una
crescita smart, sostenibile, inclusiva.
(s.t.)
Diana Bracco De Silva è stata nominata Cavaliere
del Lavoro nel 2002. È presidente e amministratore
delegato del Gruppo Bracco, multinazionale che opera
nel settore della salute con un export del 75%. È stata
Presidente di Federchimica e Assolombarda.
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