Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 13

CIVILTÀ DEL LAVORO
I • 2015
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di problemi che l’umanità
deve affrontare nel nuovo
millennio.
Come è avvenuta la scel-
ta del concept di Padi-
glione Italia? E quali sa-
ranno le attività offerte
nel corso dei sei mesi?
Il concept del Padiglione
Italia ruota attorno all’idea
di “vivaio”, luogo e simbo-
lo dello sviluppo di nuove
generazioni. Collegato all’e-
vocativo simbolismo della
“foresta urbana” di Palaz-
zo Italia e dell’Albero del-
la vita, il nostro Padiglio-
ne sarà dunque uno spazio
protetto, di crescita, svilup-
po, formazione. Un laboratorio che aiuti i progetti e i ta-
lenti a “germogliare”.
La varietà della nostra proposta espositiva riflette proprio
la straordinaria ricchezza che caratterizza l’Italia.
Il Cardo, che corre tra i vari padiglioni uniti in un idea-
le “Grand Tour”, assumerà la dimensione di una grande
via italiana, multiterritoriale e multiprodotto con piazzet-
te, spazi d’incontro e di scambio, un palco per gli eventi,
un’area a rotazione che ospiterà tutte le regioni italiane e
tanti eventi dell’Anci, oltre a padiglioni tematici realizzati
dai nostri grandi partner. Da quello di Coldiretti, che illu-
strerà il ruolo del paesaggio collettivo e il prodotto agri-
colo italiano dal campo alla tavola, a quello voluto dal Mi-
paf, che racconterà la storia della vite e i territori del vino;
da quello di Confindustria, che affronterà la sfida della si-
curezza alimentare e il problema del rapporto tra indivi-
dui, a quello dell’Unione europea, il cui spazio espositivo,
dedicato al bellissimo tema del grano e del pane, sorge-
rà proprio davanti a Palazzo Italia. Senza dimenticare gli
spazi dedicati alle tipicità gastronomiche italiane: il caffè,
l’olio, l’acqua, la birra, la pasta e la pizza.
Venendo a Palazzo Italia, filo conduttore della mostra del-
le identità italiane saranno il Vivaio e le Potenze, che rap-
presentano le nostre “guideline”. Un modo per valorizza-
re il passato e parlare anche di futuro. “Annaffieremo” il
nostro Vivaio con le eccellenze dei nostri territori che tut-
to il mondo ci invidia: la potenza del saper fare (dall’a-
gricoltura all’artigianato, all’industria, sempre con la cifra
della creatività, dell’innovazione e del gusto), la potenza
della bellezza (dei panora-
mi e dei capolavori artistici
espressi dai nostri territori),
la potenza del limite (inte-
sa come la capacità, tipica
dell’Italia, di adattamen-
to alle difficoltà, di pruden-
za rurale e di saggia atten-
zione alla sostenibilità), la
potenza del futuro (che è
la quintessenza del nostro
concept del vivaio).
Per quanto riguarda le at-
tività, sottolineo che Pa-
diglione Italia organizzerà
oltre 2.000 eventi in col-
laborazione con tantissimi
interlocutori, tra cui anche
i Cavalieri del Lavoro, che
realizzeranno un grande con-
vegno durante il semestre espositivo. Cito poi altri tre fo-
cus specifici: il primo dedicato all’innovazione tecnolo-
gica, con il ricchissimo palinsesto degli eventi scientifici
organizzati in collaborazione con il Cnr e tante università
italiane; il secondo dedicato al mondo della scuola che
coinvolgeremo insieme al Miur; e il terzo dedicato al ruolo
della donna, cui Padiglione Italia ha riservato uno spazio
nell’ambito del progetto internazionale “Women for Expo”,
dove verranno valorizzati i progetti sociali e imprendito-
riali delle donne per le donne e dove verrà sottoscritta,
sotto l’egida della Farnesina, la Grande Carta delle Donne.
Il sistema delle imprese avrà tante occasioni per riac-
cendere i motori. In che modo si sta operando affin-
ché questa opportunità abbia un respiro nazionale?
Per l’Italia l’Expo 2015 può rappresentare una straordina-
ria opportunità di crescita, un’occasione unica per attrarre
investimenti esteri e per creare migliaia di posti di lavoro.
In un momento congiunturale difficile, l’Expo è uno stra-
ordinario progetto di rilancio anticiclico. Il tema permet-
terà all’Italia di valorizzare le nostre numerosissime ec-
cellenze produttive, tecnologiche e scientifiche in settori
con un alto potenziale di crescita legati proprio allo svi-
luppo sostenibile, alle energie rinnovabili e, naturalmen-
te, all’industria alimentare.
Il Padiglione Italia sarà la “porta d’ingresso” del Paese,
una straordinaria piattaforma di relazioni internazionali:
durante il semestre dell’Esposizione a Casa Italia arrive-
ranno oltre cento capi di Stato, con delegazioni ufficiali
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