Civiltà del Lavoro, n. 1/2015 - page 15

CIVILTÀ DEL LAVORO
I • 2015
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L’Expo di Milano sarà una vetrina di assoluta impor-
tanza per Federalimentare. Con quali modalità sarà
presente e di quale messaggio si farà ambasciatrice?
Il nostro obiettivo è di accogliere i visitatori a “Cibus è
Italia”, il padiglione Expo di Federalimentare, per far loro
conoscere la storia, la tradizione, la qualità e il saper fare
delle 410 aziende e dei 1.000 marchi del food made in
Italy, al fine di mostrare al mondo la qualità del modello
alimentare italiano, unico al mondo per equilibrio nutri-
zionale, sostenibilità, legame con il territorio, gusto e si-
curezza e proporlo come soluzione per nutrire il pianeta
e valorizzare la produzione agricola mondiale.
Secondo le elaborazioni del Centro Studi Federalimentare,
su circa 1,2 miliardi di persone che nel mondo ogni anno
comprano un prodotto o una bevanda made in Italy, ben
720 milioni sono consumatori non episodici e già fideliz-
zati perché oggi c’è un’enorme domanda di food made
in Italy. Potenziando l’esportazione dei prodotti industria-
li italiani, riusciremo anche a esportare i valori e il know
how di un modello alimentare unico e vincente, che ac-
quista e lavora il 72% delle materie prime prodotte dall’a-
gricoltura italiana.
Avete previsto diverse attività sia per gli operatori com-
merciali che per i visitatori tradizionali. Quali obiettivi
puntate a raggiungere?
Vogliamo spingere l’export agroalimentare da 30 a 50 mi-
liardi di euro entro la fine del decennio. Anche per questa
ragione stiamo realizzando in collaborazione con l’Ice un
imponente programma di incoming di circa 1.000 opera-
tori da oltre 40 Paesi. Incrementare l’export attraverso un
mix di strategia “push”, rivolta ai buyer, e “pull”, rivolta
al consumatore finale, permetterebbe un aumento degli
occupati diretti e indiretti di circa 100.000 unità.
È un obiettivo che riteniamo ambizioso ma perseguibi-
le, anche grazie al coordinamento delle istituzioni com-
petenti nell’impiego delle risorse e nel contrasto dei
principali ostacoli alla competitività, come la lotta al-
la contraffazione, l’abbattimento delle barriere tariffa-
rie e non tariffarie e la realizzazione su vasta scala di
campagne educative rivolte ai consumatori esteri.
»
un
modello
alimentare
unico
Potenziare le esportazioni, diffondere i valori della nostra cultura alimentare, sensibilizzare circa
gli effetti deleteri dell’Italian Sounding. Questi gli obiettivi delle iniziative di Federalimentare
durante Expo 2015. Ne abbiamo parlato con il presidente Luigi Scordamaglia.
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