Civiltà del Lavoro, n. 1/2014 - page 15

CIVILTÀ DEL LAVORO
I • 2014
15
del Consiglio: “In queste prime settimane abbiamo spe-
rimentato il “metodo Renzi” – ha affermato – fatto di ra-
pidità, determinazione, rottura dei tradizionali schemi di
gioco”. “Se il presidente del Consiglio avesse seguito gli
schemi del passato – ha aggiunto – non sarebbe arrivato
da nessuna parte. La cosa più importante, di fronte all’an-
nuncio delle riforme dell’Irpef, dell’Irap, del contratto a
termine e dell’apprendistato è stato il radicale cambia-
mento di atteggiamento della Cgil: il segretario generale
Susanna Camusso non ha potuto che apprezzare queste
misure. È un risultato importantissimo, sul quale il Paese
non potrà fermarsi”.
Sul tema più specifico delle riforme è intervenuto Costan-
zo Jannotti Pecci, per il quale “bisogna rafforzare la fles-
sibilità del mercato del lavoro proseguendo sulla strada
avviata nell’ottobre 2010, quando sono stati attenuati gli
effetti dell’articolo 18 con il no all’automatica trasforma-
zione del contratto a termine in contratto a tempo inde-
terminato”. Secondo l’amministratore delegato del Grup-
po Minieri, è inoltre importante “affrontare con decisione
la riforma del Titolo V della Costituzione per razionalizza-
re le competenze statali e quelle regionali. Non bisogna
dimenticare che l’esplosione del debito pubblico ha coin-
ciso con l’avvento delle Regioni”.
Guarda espressamente ai modelli virtuosi scandinavi Giu-
seppe Donato, presidente di Skf Industrie: “Dobbiamo
»
di processo proprio per ridurre la necessità di lavoro e di
assunzioni. Per completare davvero la riforma del merca-
to del lavoro occorre tagliare il nodo gordiano del supera-
mento dell’articolo 18, per realizzare una flessibilità strut-
turale non solo in entrata, ma anche in uscita. Va anche
varata l’indennità di disoccupazione per tutti coloro che
perdono il posto di lavoro, finanziata con la riduzione di
spesa pubblica e con la fiscalità generale.
Solo queste riforme potranno indurre le imprese ad au-
mentare gli investimenti insieme all’occupazione, pun-
tando sulla ripresa e offrendo un’opportunità di lavoro
non solo ai giovani disoccupati, ma anche ai cinquanten-
ni che perdono il lavoro, i quali con le attuali rigidità non
potranno trovare nuove opportunità di occupazione e re-
steranno senza
coperture quando saranno terminati i pe-
riodi di cassa integrazione. Non è un caso – ha concluso
D’Amato – che i paesi anglosassoni, dove c’è minore ri-
gidità del lavoro in entrata e in uscita siano anche quelli
dove minore è la disoccupazione”.
Il dibattito
Al termine degli interventi da parte degli addetti ai la-
vori, si è sviluppato un dibattito fra i Cavalieri del Lavoro
presenti al workshop. Primo a intervenire è stato Franco
Bernabè, presidente di Gsma, il quale ha espresso un giu-
dizio positivo sul debutto di Renzi come neo presidente
copertina 1...,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14 16,17,18,19,20,21,22,23,24,25,...copertina 4
Powered by FlippingBook