Civiltà del Lavoro, n. 1/2014 - page 24

CIVILTÀ DEL LAVORO
I • 2014
24
DOSSIER
FOCUS
PRIMO
PIANO
INCHIESTA
RITRATTI
traverso l’introduzione di una serie di regole – che si sono
a loro volta aggiunte a una regolamentazione del diritto
del lavoro già articolata – che hanno rivisitato le tipologie
contrattuali esistenti (tra lavoro subordinato e lavoro au-
tonomo) e l’art. 18 (diritto di reintegra in caso di licenzia-
mento), oltre che (parzialmente) il processo del lavoro.
La review dei contratti (a termine, a tempo parziale, di ap-
prendistato, di collaborazione a progetto e i.v.a.) avrebbe
dovuto nelle intenzioni contrastare fenomeni di flessibili-
tà “insani” (a tutela dei lavoratori, in ispecie, dei giovani)
e incoraggiare le imprese na-
zionali e straniere ad avvia-
re nuovi contratti di lavoro e
quindi arginare la crescente
disoccupazione.
Il bilancio degli effetti sorti-
ti da questa legge finora non
presenta una inversione di
trend della domanda di la-
voro da parte delle imprese.
Il gruppo industriale Atlantia,
che ho il pregio e l’onore di
presiedere, testimonia in que-
sti ultimi anni la sostanziale
tenuta occupazionale nel mer-
cato domestico e l’apertura
verso nuovi mercati interna-
zionali che per la loro situa-
zione congiunturale consento-
no di effettuare occupazione
aggiuntiva, seppur mirata a spe-
cifiche professionalità.
Per preservare la competitività del Gruppo Atlantia si è
proceduto in due direzioni.
La prima è consistita nel realizzare nuovi e importanti
progetti rivolti agli utenti per mantenere e migliorare la
qualità dei servizi erogati.
IL MOMENTO
socio-economico che il Paese attra-
versa, e in particolare i dati sulla occupazione, che evi-
denziano un trend ancora negativo (gli ultimi dati Istat,
riferiti a dicembre 2013, riferiscono di una percentuale
di disoccupazione pari al 12,7%, in calo di 0,1 punti per-
centuali in termini congiunturali, ma in aumento di 1,2
punti nei dodici mesi precedenti) richiedono interventi,
rapidi e decisi.
Alle istituzioni sono demandati i necessari interventi di
contenimento della pressione fiscale e contributiva cui
sono attualmente assoggetta-
te le imprese e i lavoratori,
elemento fondamentale per
poter ridare competitività al
Paese Italia.
La riforma del mercato del
lavoro deve coniugare l’esi-
genza di un sistema di regole
che garantisca equità e tute-
le, fondamenti di democrazia
e libertà del nostro ordina-
mento, e l’esigenza di coglie-
re le sfide di competitività,
produttività e redditività al-
le quali il contesto europeo
e mondiale ci chiama.
La legge 92/2012, la più re-
cente delle riforme del mer-
cato del lavoro, pensata e in-
trodotta in un momento di
grave tensione economica, a po-
chi mesi da una riforma pensionistica che ha innalzato
l’età pensionabile, ha individuato la risposta alle difficol-
tà occupazionali principalmente attraverso gli interventi
di “flessibilità”.
Abbiamo più volte sentito parlare, da parte dei relatori di
questa legge, di flessibilità “buona”, che si è realizzata at-
PER UN GIUSTO
EQUILIBRIO
TRA
LEGGE
E COMPETITIVITÀ
di Fabio Cerchiai, Presidente Atlantia
Il confronto con l’estero vede l’Italia penalizzata da un sistema normativo di difficile applicazione
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