Civiltà del Lavoro, n. 1/2014 - page 41

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2014
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INCHIESTA
Il tutto senza un reale beneficio per il sistema Paese in
termini di filiera tecnologica, visto che i pannelli proven-
gono principalmente dall’estero.
Inoltre, il nostro sistema tariffario fa sì che il carico dell'in-
centivazione pesi maggiormente sulle piccole e medie im-
prese. Guardando alla Germania, il costo complessivo per
l'incentivazione alle rinnovabili, che pure in termini as-
soluti è oltre il doppio rispetto a quello nel nostro Paese,
è sostenuto principalmente dalle utenze domestiche (la
cui bolletta è più cara rispetto all'Italia), mentre i consu-
matori industriali, in particolare quelli che consumano di
più, godono di sgravi che ne aumentano la competitivi-
tà. A questo proposito la Commissione Europea ha recen-
temente avviato un’indagine formale per valutare se tali
esenzioni possano costituire degli aiuti di stato illegittimi.
In Europa si parla da tempo di interventi volti a ridurre
il peso dell’incentivazione alle fonti rinnovabili sui clienti
finali. Nel nostro Paese il governo ha recentemente pro-
posto un meccanismo per ridistribuire gli incentivi alle
fonti rinnovabili su un orizzonte temporale superiore ri-
spetto a quello precedentemente stabilito. Con questo e
altri provvedimenti si potrebbe stimare una riduzione di
circa il 10% per le tariffe delle piccole e medie imprese.
Oltre a una possibile riduzione del peso degli oneri di
sistema, lo strumento su cui puntare per ridurre i costi
dell’energia è la razionalizzazione dei consumi attraverso
l’efficienza energetica. L’energia elettrica rappresenta il
vettore energetico più efficiente, economico, disponibile
e ambientalmente sostenibile; per questa ragione è ne-
cessario favorire uno spostamento dei consumi finali ver-
so questa forma di energia. Efficienza significa un utilizzo
ottimale delle risorse per risparmiare energia primaria,
con conseguenti minori importazioni di combustibili, im-
patto positivo sulla bilancia dei pagamenti, minori emis-
sioni di inquinanti e benefici in bolletta.
Affinché il nostro Paese possa esprimere appieno il po-
tenziale dell’efficienza energetica, è necessario agire ef-
ficacemente sulle barriere che finora ne hanno ostacola-
to lo sviluppo. Innanzitutto, modificando l’attuale sistema
di tariffe progressive crescenti in funzione dei consumi,
nato in un contesto – quello degli anni ’70 – figlio del-
la prima grande crisi energetica e volto a ridurre l’utiliz-
zo di energia elettrica. Tra gli altri interventi auspicabili,
l’applicazione di detrazioni fiscali calibrate in proporzione
ai benefici apportati dalle diverse tecnologie, la sempli-
ficazione dei processi autorizzativi per i piccoli interventi
in efficienza energetica e lo sviluppo di una forte filiera
nazionale attorno a prodotti e dispositivi, come pompe
di calore, cucine a induzione, illuminazione a LED, già al-
la portata di tutti e con livelli di maturazione tecnologica
adeguati a soddisfare le necessità dei clienti. La diffusio-
ne dei veicoli elettrici rappresenta in particolare un’op-
portunità fondamentale, non solo in termini di risparmio
energetico, ma anche per contrastare l’inquinamento at-
mosferico e acustico nelle aree urbane e il riscaldamento
globale. In Enel poniamo grande attenzione all’“e-mobi-
lity”, che crediamo sarà in grado di soddisfare una quota
rilevante e crescente della domanda di mobilità ed es-
sere una soluzione efficace e sostenibile per il trasporto
– urbano ed extraurbano – di persone e merci. Se imma-
ginassimo una filiera interamente italiana costruita intor-
no al tema dell’efficienza energetica, il volume d’affari
cumulato al 2020 potrebbe potenzialmente raggiunge-
re un valore di 350 miliardi di euro, con un’incidenza di 2
punti percentuali all’anno sul Pil e ricadute occupaziona-
li sul sistema industriale superiori a 200.000 nuovi occu-
pati. Enel sta attuando un nuovo modello di business che
punta a offrire un pacchetto di servizi chiavi in mano, per
assistere il cliente finale in tutte le fasi del processo, dal-
la scelta del prodotto più adeguato alle proprie esigenze,
alle pratiche autorizzative e all’accesso agli incentivi, fino
alla manutenzione post-installazione.
Fulvio Conti è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel
2009 per la sua attività nel settore dell’energia come
amministratore delegato e direttore generale di Enel,
guidandone l'espansione internazionale.
È vice presidente di Confindustria.
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