Civiltà del Lavoro, n. 1/2014 - page 38

CIVILTÀ DEL LAVORO
I - 2014
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INCHIESTA
STATI UNITI,
EUROPA
E IL
DIVARIO
ENERGETICO
I prezzi dell’elettricità nel Vecchio Continente sono oggi due volte superiori quelli americani,
quelli del gas tre-quattro volte. Morale: molte imprese targate Usa stanno rientrando a casa,
mentre molte europee stanno delocalizzando oltre Atlantico.
Ce ne parla il Presidente del Centro Studi Rie, Alberto Clò.
In una recente intervista a Bloomberg Tv l’Ad di Eni,
Paolo Scaroni, ha detto che l’Europa non può pensa-
re a un “rinascimento industriale” pagando l’energia
tre volte gli Usa, che stanno riducendo i costi energe-
tici grazie allo “shale gas”. È possibile una ‘rivoluzio-
ne dello “shale gas”’ anche in Europa?
Se uno dei perni del trittico alla base della Politica Energe-
tica Europea era di garantire la “competitività delle econo-
mie europee e disponibilità di energia a prezzi accessibili”,
può ben può dirsi che sia fallito. Nel decennio 2001-2012
l’“energy bill” europeo con l’estero è aumentato di oltre
La legge Destinazione Italia prevede una riduzione
dei costi energetici per le imprese del 10% circa. È un
obiettivo realistico e come potrebbe essere raggiunto?
A influire sul prezzo dell’energia pagato dalle imprese
concorrono diverse voci: alcune che dipendono da varia-
bili esogene (prezzi idrocarburi), altre dalla regolazione
interna, altre ancora dagli oneri parafiscali, soprattutto a
copertura dei sussidi alle rinnovabili. Le previsione di ri-
durre del 10% i costi per le imprese dipenderà dalle deci-
sioni che l’Autorità adotterà a valle della legge “Destina-
zione Italia”. Se sia o meno realistico, non è dato sapere.
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