Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2014 - page 53

CIVILTÀ DEL LAVORO
IV • V - 2014
53
INCHIESTA
si propongono per nuove funzioni e nuovi ruoli attraendo
investitori e turisti. In realtà, abbiamo un’opinione pub-
blica molto tiepida sulle trasformazioni urbane e più in-
teressata a politiche per il sostegno al reddito familiare.
Le nuove Province di secondo livello gestite dai con-
siglieri comunali costeranno di meno e saranno più
efficienti oppure c’è il rischio che rimangano enti
costosi e poco efficienti?
Le Province sono le istituzioni meno costose, dove non ci
sono vitalizi né sovvenzioni ai gruppi politici. Aver aboli-
to l’elezione diretta significa togliere autorevolezza politi-
ca, certamente risparmiando certamente qualche decina
di milioni per le indennità di carica. Tuttavia, le funzioni
che finora hanno svolto le Province se rimarranno in ca-
po a un ente amministrativo, non dovrebbero provocare
variazioni di bilancio. Se invece nei diversi territori pre-
varrà l’idea delle libere aggregazioni di comuni, il rischio
vero è l’aumento dell’entropia istituzionale del sistema.
Il pericolo resta l’ulteriore frammentazione, che costitui-
sce un limite molto forte all’efficienza pubblica. In molti
campi – come la procedura per un’autorizzazione edilizia
o l’autorizzazione per l’utilizzo di un farmaco si riferiscono
– per gli operatori e per le imprese è molto faticoso inse-
guire le varie procedure diversificate su base regionale o
addirittura comunale.
Aggiungere anche “l’auto-organizzazione” dei territori pro-
vinciali potrebbe veramente portare a un ulteriore com-
plicazione assolutamente non auspicabile.
Prima della costituzione del nuovo Governo, lei ave-
va proposto di costituire un Ministero delle Città: è
ancora di questo parere e perché?
Sono fermamente convinto della necessità che vi sia-
no indirizzi generali per alcune politiche in grado di farci
uscire dalla recessione. Quella per rimettere in moto le
città è decisiva e quindi dovrebbe avere una specifica re-
sponsabilità ministeriale, nulla togliendo ovviamente al-
la centralità dei sindaci, ma per dare impulso a strategie
di sistema.
(p.m.)
I piccoli Comuni italiani, quelli sotto i 5mila abitanti,
sono 5.640 e rappresentano il 70% delle 8.057 real-
tà amministrative locali presenti nel nostro Paese. Il
restante 30% è rappresentato dai Comuni con più di
5.000 abitanti. Rispetto al 2013, il numero dei piccoli
Comuni è diminuito di 53 unità, di cui 19 in Lombar-
dia, 10 in Emilia Romagna e 8 in Toscana. I Comuni
meno popolosi d’Italia sono Moncenisio (To) e Pede-
sina (So), nei quali vivono solo 36 abitanti.
È questa la fotografia scattata dall’Atlante dei piccoli
Comuni 2014, realizzato da Ifel e dall’Anci.
Dal rapporto emerge che in Valle d’Aosta nessun Co-
mune oltrepassa la soglia dei 5.000 residenti, ad ec-
cezione ovviamente del capoluogo regionale Aosta.
In Molise i piccoli Comuni sono il 91,9% del totale dei
Comuni regionali ed in Trentino-Alto Adige rappre-
sentano l’89,2% dei Comuni. A seguire, le piccole re-
altà comunali piemontesi e sarde con percentuali pa-
ri, rispettivamente, all’88,7% e all’83,3% del totale
PICCOLI COMUNI: SONO 5.640
regionale. Percentuali lievemente più contenute, ma
comunque superiori alla media nazionale (70%), si
registrano anche per le piccole realtà amministrative
abruzzesi (81,6%), calabresi (79,0%), liguri (77,9%),
lucane (75,6%), marchigiane (72,0%) e del Friuli Ve-
nezia Giulia (71,0%).
L’incidenza minore di piccoli Comuni sul territorio re-
gionale si registra in Puglia: solo il 32,9% dei Comuni
presenti sul territorio conta fino a 5.000 abitanti. Me-
no della metà dei Comuni della Toscana e dell’Emi-
lia-Romagna è di piccole dimensioni (45,4% e 43,5%
rispettivamente), mentre in Veneto e Sicilia rappre-
sentano poco più della metà del totale regionale (ri-
spettivamente 53,2% e 52,3%).
Dall’Atlante emerge che un sesto della popolazione
residente in Italia vive in un piccolo Comune. Si trat-
ta di 10.156.040 persone, confermando come questi
territori rappresentino, dal punto di vista socio-de-
mografico, una realtà rilevante per il nostro Paese.
copertina 1...,43,44,45,46,47,48,49,50,51,52 54,55,56,57,58,59,60,61,62,63,...copertina 4
Powered by FlippingBook